Non ce l’ha fatta Duccio Dini, il 29enne travolto in scooter nella giornata di ieri da due auto che, per le strade di Firenze, hanno dato vita a un folle inseguimento culminato in un incidente nei pressi di un semaforo che ha coinvolto anche altre vetture: alle 19 di oggi, infatti, il ragazzo, ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Careggi, è stato dichiarato morto al termine della lunga procedura, durata oltre sette ore, di accertamento della eventuale attività cerebrale. Nella struttura sanitaria, Duccio era arrivato già in fin di vita e in gravissime condizioni e, stando a quanto si apprende, la sua famiglia ha già dato il proprio consenso alla donazione degli organi e all’espianto parteciperà anche un medico legale indagato dalla Procura del capoluogo toscano: inoltre, è stata la stessa Procura a iscrivere, per la sua morte, nel registro degli indagati tre persone, tutte di etnia rom, alle quali ora viene contestata un’accusa che non è più di lesioni gravissime ma di omicidio volontario con dolo. Delle tre persone, due sono giù finite in manette nella giornata di ieri, mentre un’altra era stata solamente denunciata a piede libero. (agg. di R. G. Flore)
AVVIATO ESITO ACCERTAMENTO MORTE CEREBRALE
È iniziata dopo le 12.30 la procedura di accertamento di morte encefalica per Duccio Dini, il 29enne fiorentino travolto nella giornata di ieri mentre andava in scooter da due auto guidate da cittadini rom che, dopo essersi insultato nel parcheggio di un supermercato, hanno dato inizio a una scellerata corsa nelle vie cittadine con tanto di sparatoria, terminata al semaforo di un incrocio. Il ragazzo era stato infatti ricoverato d’urgenza in condizioni gravissime presso l’Ospedale di Careggi e al momento è in fin di vita nel reparto di terapia intensiva e la suddetta procedura dovrebbe durare circa sei ore: a differenza del 29enne, sono stati invece più fortunati due bambini, rispettivamente di 6 e 8 anni, che si trovavano in quel momento a bordo col padre in una delle altre auto coinvolte nell’incidente causato dai quattro uomini di etnia rom, due dei quali sono già stati arrestati dalle forze dell’ordine e sui quali pesano già delle accuse gravissime (agg. di R. G. Flore)
ARRESTATI DUE ROM
Sembra essere stata chiarita la vicenda che ieri ha tenuto con il fiato sospeso la città di Firenze in seguito ad alcuni colpi di pistola esplosi durante un inseguimento tra auto nella zona periferica di viale Canova. Le due auto coinvolte avrebbero travolto uno scooterista che attualmente sarebbe in gravissime condizioni, come riporta Il Tirreno online. A far scatenare la lite tra tra membri del medesimo nucleo familiare che vive nel campo nomadi del Poderaccio sarebbe stata la presunta accusa a carico di un uomo di aver abbandonato la compagna. Quelloavvenuta ieri, dunque, sarebbe stato un vero e proprio regolamento di conti poi trasformatosi in una folle corsa conclusasi con un ferito grave, l’arresto di due uomini e la denuncia di altri due. A finire in manette sono stati Amet Remzi e Mustafa Dehran, rispettivamente di 65 e 36 anni ed accusati di aver causato l’incidente che ha coinvolto l’uomo di 29 anni, fiorentino, ora ricoverato in prognosi riservata a causa di un grave politrauma. Tamponate anche due altre auto ferme al semaforo. Sugli spari, in realtà, non ci sarebbe ancora conferme ufficiali da parte dei Carabinieri. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SPARI UNA FAKE NEWS?
Si va via via ricostruendo la dinamica della scena da far-west verificatasi intorno alle 12:30 di oggi a Firenze, sfociata forse in una sparatoria al culmine di una lite fra rom. Come riportato da La Repubblica, tutto avrebbe avuto inizio da un’accesa discussione avvenuta tra un uomo di 58 accusato da una famiglia di etnia rom di avere abbandonato la sua compagna, loro parente. Presto i toni si sarebbero surriscaldati e l’uomo a bordo di una macchina avrebbe fatto per allontanarsi dal parcheggio del centro commerciale dell’Isolotto, tallonato però da altre due vetture. Da qui avrebbe avuto inizio un inseguimento a velocità folle, che alla fine ha lasciato sull’asfalto 5 macchine e soprattutto un centauro fiorentino di 29 anni, travolto insieme ad una donna mentre si trovava in attesa al semaforo. Il giovane è adesso ricoverato in gravi condizioni al Careggi. Per il momento non trova conferma l’evidenza di una sparatoria: possibile che i testimoni abbiano confuso gli spari con lo scoppio di alcuni pneumatici o che al limite sia stata utilizzata una scacciacani. (agg. di Dario D’Angelo)
FIRENZE, INSEGUIMENTO IN STRADA DOPO LITE FRA ROM
Firenze, sparatoria e inseguimento dopo lite: travolto scooterista. Minuti di paura a Novoli, in viale Canova: nella periferia di Firenze è successo il caos: una lite all’interno di un nucleo familiare che vive nel campo rom del Poderaccio si è trasformata in una sparatoria e in un inseguimento tra automobili. Nessuna persona per fortunata è stata raggiunta dai colpi di pistola, mentre l’inseguimento ha causato un incidente: una persona a bordo di uno scooter è stata trovolta da una delle due autovetture. Secondo quanto riportato dai colleghi di Tg Com 24, le condizioni dello scooterista sono gravi: in questi minuti il ragazzo è all’ospedale fiorentino di Careggi. Sul posto sono arrivati i carabinieri e un’ambulanza del 118: le forze dell’ordine hanno bloccato due persone e si cercano le pistole che hanno scatenato il far west tra le vie di Firenze…
FIRENZE, NARDELLA: “SONO SCONCERTATO”
Grande paura a Firenze per la sparatoria che ha visto protagonisti membri di clan rom rivali, ora finiti nel mirino dei militari. Due di loro sono stati bloccati dalle forze dell’ordine, che ora sono alla ricerca degli altri responsabili. Sulla vicenda è giunto anche il commento di Dario Nardella, sindaco di Firenze: “Sono sconcertato. E’ un fatto inaccettabile. Siamo al fianco del ragazzo nostro concittadino ferito e della sua famiglia”. Il primo cittadino del capoluogo di provincia toscano ha poi sottolineato: “Mentre ringrazio le forze dell’ordine che hanno agito con straordinaria professionalità e hanno subito assicurato alla giustizia i responsabili, rivolgo un appello al ministro guardasigilli perché sia assicurata la certezza della pena e chi ha sbagliato paghi fino all’ultimo giorno. Vogliamo giustizia, senza sconti”, le sue parole ai microfoni di Repubblica. Attese novità nelle prossime ore, soprattutto per quanto riguarda le condizioni dello scooterista travolto da una delle due automobili, vittima innocente di un regolamento di conti.