Il Ministro dell’Interno esulta per la chiusura del caso-Malta dopo la decisione del premier spagnolo di accogliere la nave Aquarius in Spagna presso il porto di Valencia: «Evidentemente alzare la voce, cosa che Italia non faceva da anni, paga. Vittoria. 629 immigrati a bordo della nave Aquarius in direzione Spagna. Primo obiettivo raggiunto», ha spiegato in una conferenza stampa Matteo Salvini, al centro delle polemiche politiche di mezza Europa. Dopo il rifiuto di Malta e la chiusura dei porti dell’Italia, sarà la Spagna che si prenderà cura dei 629 migranti, ma la polemica non si sgonfia: «Stiamo lavorando come ministero dell’Interno, siamo lì da 9 giorni e cerchiamo di recuperare anni di dormite altrui. Uno dei fronti é quello dei costi che gli italiani devono sostenere per l’esercito di finti profughi. Stiamo lavorando sulla cifra 35 euro per ogni migrante, voglio che rientri nella media europea, perché tutti i Paesi europei spendono di meno e anche noi vogliamo spendere di meno. Sono curioso di vedere se tutti queste cooperative, questi solidali con meno di 35 euro continueranno a esserlo», ha aggiunto Salvini, prima si precisare sulle ultime ore della spinosa vicenda umanitaria e diplomatica.



«Nelle ultime ore avevamo, e giustamente, su mia iniziativa, dato la disponibilità alla nave Aquarius di trasbordare uomini e donne che erano a bordo, e questo lo dico a tutti i fenomeni che da ieri mi accusano di cattivismo, di razzismo, di fascismo: il nostro obiettivo è continuare a salvare vite umane facendolo prima della partenza in Mediterraneo. La Aquarius, per altro non aveva risposto, alla faccia di emergenze in corso che non erano tali, alla nostra nostra disponibilità di prendere donne incinte e bambini, ma il problema si è risolto grazie a buon cuore Spagna». (agg. di Niccolò Magnani)



SPAGNA, PREMIER SANCHEZ: “ACCOGLIAMO NOI L’AQUARIUS A VALENCIA”

Importanti aggiornamenti sul tema migranti e il caos Aquarius. Interviene la Spagna con il nuovo premier Sanchez che ha annunciato che Valencia accoglierà il carico con 629 migranti. “E’ nostro obiettivo evitare una catastrofe umanitaria, dobbiamo offrire un porto sicuro a queste persone”, il commento dell’esponente di spicco del Partito Socialista spagnolo. Grande bagarre politica sul tema migranti, con lo scontro tra Matteo Salvini e Malta sull’imbarcazione Ong Aquarius che ha spaccato l’opinione pubblica e, in parte, il Movimento 5 Stelle, come dimostrato da caso Nogarin. Dopo Laura Boldrini, ecco il commento del Partito Democratico. Maurizio Martina, segretario reggente dei dem, ha commentato così tramite il proprio profilo Facebook: “Il nostro Paese sino a qui ha saputo unire sicurezza e accoglienza. Gli sbarchi si sono ridotti dell’80% dall’anno scorso, non c’è nessuna emergenza ora. L’Italia non va lasciata sola e oggi più che mai non servono drammatici braccio di ferro tra Paesi ma soluzioni coordinate. Chiudere i porti in questo modo può portare solo a gravi rischi umanitari. Il presidente Conte assuma un’iniziativa di fronte a quello che sta accadendo dopo le scelte di Salvini”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



M5S, CASO FILIPPO NOGARIN

Aquarius, Salvini chiude porto: M5s spaccato su Malta. Decisamente scottante la questione migranti, governo M5s-Lega di fronte al primo test probante. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, insieme a quello dei Trasporti Danilo Toninelli, ha disposto la chiusura dei porti alla nave di migranti Aquarius. Una decisione che ha trovato contrari molti sindaci, come De Magistris, pronti ad aprire il porto contro il parere del Viminale. E scoppia la lite interna in casa Movimento 5 Stelle: “Siamo pronti ad aprire il porto di Livorno e accogliere la nave Aquarius con il suo carico di 629 vite umane. Ho già dato la nostra disponibilità al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e ne ho parlato con il presidente della Camera Roberto Fico”, le parole su Facebook del sindaco di Livorno Nogarin. Il post è stato poi cancellato, ma non è passato inosservato agli utenti del web. E proprio il presidente della Camera Roberto Fico, secondo voci di palazzo, sia contro la decisione del leader del Carroccio. “So che volete polarizzare questa visita su questo aspetto, ma non mi va di andare allo scontro. Sto monitorando la vicenda della nave della Ong con a bordo 629 migranti, è partito un carico con beni di prima necessità. Intanto due navi con personale medico sono partite per dare soccorso all’imbarcazione”, queste le sue parole in visita alla baraccopoli di San Ferdinando. Clima di tempesta, opposizione contro Salvini ma non solo… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

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“NO ITALIA A SEA WATCH 3”

Polemica migranti, parte 2: Salvini questa mattina sui social ha fatto sapere che anche un seconda nave dopo l’Aquarius non sarà accettata nei porti italiani, “sconfinando” nella competenza del Ministro Toninelli. «Anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l’ennesimo carico di immigrati, da portare in Italia. L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c’è chi dice no: chiudiamo i porti», ha scritto il Ministro dell’Interno che nelle scorse ore ha sollevato un caso diplomatico-umanitario nei confronti di Malta e della Libia. Mentre l’Unione Europea tenta di arrivare ad un accordo – con nelle prossime ore importanti novità in merito – anche il Ministro del Lavoro Di Maio interviene sulla vicenda e sostanzialmente difende la scelta di Salvini: «L’Europa deve battere un colpo, questa vicenda dimostra che siamo stati lasciati soli. Mentre noi siamo stati disposti per anni ad accogliere migliaia di migranti, Malta non è disponibile ad accogliere centinaia. Questa Europa non è solidale e o l’Ue diventa solidale o è un problema per il Paese». Stupisce, ancora, il silenzio del premier Conte che dovrebbe prendere in mano la situazione ma dopo 24 ore “latita” ancora.. (agg. di Niccolò Magnani)

MELONI, “SERVE UN BLOCCO NAVALE”

Grande caos politico dopo i fatti delle ultime ore. Matteo Salvini, ministro dell’interno, ha chiuso i porti ad Aquarius, nave con a bordo migranti, e si è aperto lo scontro con Malta. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha commentato così la vicenda, proponendo una via di uscita: “La questione si risolve andando in Europa il 28 e il 29 di giugno al Consiglio europeo e chiedendo all’Europa una missione europea che produca un blocco navale al largo delle coste della Libia. Il problema non è capire dove facciamo sbarcare queste persone che partono dalla Libia, il problema è stabilire come si impedisce a quelle persone di partire dalla Libia. Non c’è altra soluzione. Dopo di che, l’altra questione che va risolta è quella delle Ong: la soluzione non è dire ‘chiudiamo i porti e non le facciamo attraccare’, la soluzione è dire ‘quelle navi le facciamo entrare in porto, le sequestriamo, denunciamo gli equipaggi per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e per tratta di essere umani. Vediamo quante navi Soros si compra quando gliele cominciamo a sequestrare”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

BOLDRINI: “SALVINI ISOLERA’ L’ITALIA”

Sta facendo discutere la decisione del neo ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di chiudere italiani all’attracco della nave Aquarius con 629 migranti a bordo recuperati nell’ultimo week end al largo della Libia. Una nave che ad oggi Italia e Malta si rimpallano senza una soluzione sul destino delle persone a bordo. La decisione ha sorpreso lo stesso equipaggio della nave della Ong francese dal momento che alle operazioni di salvataggio avevano preso parte anche tre motovedette della nostra Guardia costiera che, da Roma, aveva coordinato diversi interventi. Dopo lo stop di Salvini è intervenuta su Twitter anche Laura Boldrini che non ha nascosto il suo sdegno. La deputata di Leu ha scritto via social: “Salvini chiude i porti. Poi chiuderà le strade. Poi ci chiuderà in casa. Dopodichè, quando non avrà più nulla da chiudere se non i suoi vergognosi profili social, avrà raggiunto il suo obiettivo: un Paese isolato, riportato ai tempi di sua nonna. #IncompetenzaAlPotere #Aquarius”. Un attacco durissimo che si inserisce in un contesto di tira e molla con La Valetta ancora in fase di stallo. E dopo la lettera di Salvini al governo maltese, con l’invito a far attraccare in porto la Aquarius è arrivata anche la replica del portavoce dell’esecutivo di Malta che ha invece fatto sapere che quei migranti non sono loro competenza. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

PREMIER CONTE CONTRO EUROPA

Italia vs Malta per Aquarius: pugno duro del ministro dell’interno Matteo Salvini dopo il mancato intervento de La Valletta per lo sbarco della nave di migranti. Sulla questione è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, che ha commentato su Facebook: “Questa sera a Palazzo Chigi si è tenuto un vertice assieme a Luigi Di Maio e Matteo Salvini durante il quale si è discusso delle emergenze di queste ore sul fronte immigrazione alla luce della vicenda Aquarius e dei risultati del G7. Al premier maltese Joseph Muscat – che ho contattato personalmente – ho chiesto in maniera esplicita di farsi carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficolta che si trovano sull’Aquarius. Muscat, pur comprendendo la situazione, non ha assicurato però alcun intervento”.

Continua il primo ministro italiano: “Si conferma l’ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell’Europa, a intervenire e a farsi carico dell’emergenza. L’Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l’emergenza immigrazione. Il problema è stato posto da me anche nel corso del G7 a tutti i partner europei ai quali ho anticipato che i flussi migratori devono essere gestiti in maniera condivisa anche per ciò che riguarda tutte le iniziative volte a prevenire le partenze. Il regolamento di Dublino va radicalmente cambiato: abbiamo il dovere di modificarlo sia nell’interesse dei cittadini italiani sia nell’interesse delle tante donne, bambini e uomini che si ritrovano ad affrontare viaggi in situazioni così emergenziali da mettere a rischio la propria vita. In ogni caso, al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell’Aquarius che dovessero averne necessità, è stato disposto l’invio di due motovedette con medici a bordo pronti a intervenire”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“NOI SALVIAMO VITE, VOI NEL TORTO”

Con una nota congiunta contro Malta, il ministro dell’Interno Matteo Salvini e quello delle Infrastrutture Danilo Toninelli, dopo il no all’approdo della nave Aquarius nei porti italiani spiegano la posizione del nostro Paese sul caos migranti scoppiato in queste ultime ore. Nel comunicato, si legge:”La nostra Capitaneria di Porto ha scritto reiteratamente all’autorità de La Valletta affinché, per la prima volto dopo molto tempo, Malta fosse messa di fronte alle sue responsabilità. Ed è nostra intenzione che risponda ufficialmente alla nostra richiesta di apertura dei suoi porti per il salvataggio delle centinaia di naufraghi presenti sulla nave Ong Aquarius. L’isola non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati. Il Mediterraneo è il mare di tutti i Paesi che vi si affacciano e non si può immaginare che l’Italia continui ad affrontare da sola questo fenomeno gigantesco in solitudine. Ecco perché chiediamo al governo di La Valletta di accogliere la Aquarius per un primo soccorso ai migranti a bordo. Noi continueremo a salvare vite umane, altri restano nel torto”. (agg. di Dario D’Angelo)

LA PRIMA REPLICA DI MALTA A SALVINI

Il Governo de La Valletta manda la prima risposta ufficiale dopo la lettera del Ministro Salvini e non è affatto “positiva”: «il salvataggio della nave Aquarius è avvenuto nell’area di ricerca e salvataggio libica ed è stato coordinato dal centro di coordinamento a Roma». Secondo Malta, dunque, non spetta al loro Governo occuparsi di quel naufragio rimandando al mittente per ora la richiesta italiana: «Malta non è né l’autorità di coordinamento, né ha competenza su questo caso», ha spiegato un portavoce del governo maltese sul sito di Malta Today. Non solo, secondo l’ambasciatrice maltese in Italia, Vanessa Frazier – intervistata da Tg Com24 – il Governo di La Valletta ha dato disponibilità alla nave di sbarcare quando era vicino al porto dell’isola: «Abbiamo dato autorizzazione ma il capitano ha deciso di non approdare a La Valletta a causa delle avverse condizioni atmosferiche», conferma l’ambasciatrice. (agg. di Niccolò Magnani) 

SALVINI, “NAVE AQUARIUS NON IN ITALIA MA A MALTA”

Con una decisione senza precedenti da quando è iniziata l’emergenza migranti Matteo Salvini dà subito un’impronta forte alla propria strategia da Ministro dell’Interno e decide di prendere di petto il dossier degli sbarchi. A 24 ore dall’approdo di circa 500 migranti tra Reggio Calabria e Pozzallo, il leader della Lega annuncia la chiusura dei porti per la nave Aquarius, l’imbarcazione che batte bandiera Gibilterra e in queste ore è in viaggio nel Mediterraneo con 600 naufraghi a bordo provenienti dal Nordafrica, in particolare dalla Libia. La nave tra poche ore transiterà in prossimità delle coste di Malta e se l’isola-Stato deciderà di non accogliere l’imbarcazione non sarà comunque l’Italia a far attraccare Aquarius nei propri porti. Una decisione molto forte da parte di Matteo Salvini, concordata con il Ministro delle Infrastrutture, il grillino Danilo Toninelli, e destinata a suscitare non poche polemiche.

LA LETTERA A MALTA

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha comunicato la decisione di non far approdare nei porti italiani la nave Aquarius attraverso una lettera indirizzata alle autorità maltesi, le stesse con le quali nelle ultime ore era andato in scena un botta e risposta derivato dalle accuse del leader del Carroccio, che aveva sostanzialmente dichiarato come a La Valletta si preferisse respingere i migranti contando sull’intervento dell’Italia. Alla lettera di Salvini, che ha definito quello maltese il “porto più sicuro” e quindi quello più adatto ad accogliere la nave battente bandiera Gibilterra, non è ancora arrivata una risposta ufficiale. Come riportato da Il Corriere della Sera, a bordo della nave vi sono migranti partiti dalla Libia e soccorsi nell’ambito di diverse operazioni nel corso della notte. Tra loro in particolare 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.