Dopo molti mesi dalla diffusione social dell’hashtag #salviamoElisa, per la piccola Elisa è arrivato il donatore di midollo osseo compatibile. La bimba di Pordenone insieme alla sua famiglia quindi, dopo cinque mesi di battaglie potrà tirare un sospiro di sollievo insieme alla famiglia, venendo salvata da morte certa. Colpita da una pesante forma di leucemia dal 2016 è uscita dall’isolamento della camera sterile dove ha passato la metà dei suoi primi tre anni di vita. La bambina ha ricominciato la sua vita da una stanza del reparto del Bambino Gesù di Roma. L’annuncio della vittoria di Elisa è stato diffuso su Facebook dal papà. Ed infatti, anche per merito del suo appello che negli ultimi tempi è avvenuto un notevole boom di iscrizioni all’Admo, l’associazione dei donatori di midollo osseo: 29mila nuovi donatori nel 2017, rispetto ai 24mila dell’anno passato. “La strada è ancora lunga”, ha annunciato Lorenzo Pardini, papà di Elisa, su Facebook. Proprio sulla stessa pagina l’uomo lo scorso ottobre aveva lanciato la straziante richiesta d’aiuto per trovare un donatore compatibile per la figlia.



La piccola Elisa esce dall’isolamento dopo il trapianto

Dopo l’appello del papà di Elisa, sul web era partita una mobilitazione internazionale, che aveva interessato anche personaggi famosi come Fiorello e Anastacia. Alla fine il donatore è saltato fuori e il suo atto d’amore arriva direttamente dall’estero e la bimba è stata sottoposta al trapianto del midollo. “Finalmente… dopo quasi 5 mesi di camera sterile Elisa ,Sabina ed io, siamo usciti e ci siamo trasferiti in una stanza di reparto (sempre qui all’ospedale)”, si legge nel post che immortala i sanitari del reparto. “Questi due ragazzi, – continua papà Lorenzo – sono solo alcuni degli “angeli”che con grande professionalità e umanità hanno seguito con i loro colleghi insieme ai medici tutto l’iter farmacologico e terapeutico per portare la bimba ad un discreto stato di salute”. Per poi concludere con i ringraziamenti: “Grazie Prof. Locatelli e grazie ai medici che lavorano con lei instancabilmente… Grazie al Bambino Gesù…Grazie veramente di cuore… e adesso andiamo avanti!”.

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