Orrore a Lauria, in provincia di Potenza: in un bosco è stato trovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione avvolto nel cellophane. Il macabro ritrovamento è avvenuto tra le sterpaglie del bosco “Canicella”, da parte di un uomo mentre stava passeggiando. Stando a quanto riportato dal portale Ondanews, il cadavere rinvenuto apparterrebbe ad un uomo, con jeans e resti di un giubbino. Dopo il macabro ritrovamento è stata la stessa persona ad allertare prontamente le forze dell’ordine e, nella fattispecie, i carabinieri della Compagnia di Lagonegro, che sono giunti sul posto insieme agli uomini del Comando Provinciale di Potenza, guidati dal Colonnello Daniele Scardecchia. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini dei vigili del fuoco, il magistrato di turno alla procura di Lagonegro e il medico locale per tutti i primi accertamenti del caso. Secondo le primissime informazioni ci sarebbe un ulteriore particolare macabro legato al ritrovamento del cadavere nel bosco Canicella poiché pare fosse sprovvisto della testa.
IPOTESI MARIANO DI LASCIO: È SUO IL CORPO?
I Carabinieri giunti prontamente sul luogo del drammatico ritrovamento hanno subito avviato le indagini procedendo con la raccolta ed il sequestro di tutti gli oggetti. Inutile negare come in tanti, dopo la diffusione della notizia relativa al ritrovamento del cadavere, abbiano prontamente pensato a Mariano Di Lascio, l’uomo di 42 anni di Lauria misteriosamente scomparso il 21 novembre dello scorso anno da contrada Pecorone, ovvero poco distante dallo svincolo per l’Autostrada A2 del Mediterraneo. Chiaramente sul corpo rinvenuto avvolto cellophane saranno compiuti tutti gli accertamenti del caso, in primo luogo al fine di procedere con l’identificazione. L’esame del Dna è stato già disposto dal magistrato di turno e, solo dopo i risultati si potrà confermare o meno l’atroce dubbio legato alla scomparsa di Di Lascio in merito al quale, subito dopo la denuncia di sparizione presentata dalla famiglia, fu aperto un fascicolo d’inchiesta da parte della Procura di Lagonegro che tuttavia non ha prodotto, ad oggi, alcun risultato apprezzabile.