Saranno giovedì prossimo i funerali di Duccio Dini, alle ore 10 nella chiesa di Santa Maria a Cintoia: Firenze, con il sindaco Nardella, celebrerà lutto cittadino per l’intero giorno mentre però le esequie saranno tenute in forma strettamente privata come ha spiegato la famiglia Dini all’Ansa. «I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata: telecamere e fotografi non saranno ammessi all’interno della chiesa. Un modo questo con il quale la stessa famiglia vuole anche evitare ogni forma di strumentalizzazione», spiegano i parenti di Duccio, sotto choc per quanto successo in questi folli ultimi giorni. Alle ore 21 di giovedì gli amici hanno deciso di organizzare una fiaccolata «silenziosa e senza alcun simbolo o slogan», come riporta Repubblica Firenze: il percorso ancora da stabilire dovrebbe partire dalla sede del Quartiere 4 e si fermerà sotto casa di Duccio, «Un modo per ricordarlo nella sua semplicità e onestà» confermano gli amici del ragazzo investito e ucciso dai clan rom per le strade fiorentine. Nell’ordinanza firmata oggi da Nardella si dispone che tutti gli esercizi commerciali abbassino «le saracinesche per 10 minuti dalle 10 alle 10.10 e a osservare nei luoghi dove si terranno eventi pubblici di spettacolo o intrattenimento un minuto di silenzio e di riflessione su quanto accaduto in via Canova». (agg. di Niccolò Magnani)



GOVERNATORE ROSSI, “CHIUDERE I CAMPI ROM”

Subito dopo la tragedia della morte di Duccio Dini, il sindaco di Firenze Dario Nardella era intervenuto con forza per provare a calmare gli animi esagitati contro i rom protagonisti dell’orrendo inseguimento in piena città che ha causato la morte del giovane scuterista. «Firenze non è una città razzista e non bisogna esasperare i toni da campagna elettorale sul dolore della povera gente»: oggi, intervenendo ancora sulla difficile gestione delle tensioni in città anti-nomadi, il primo cittadino del Pd ha aggiunto «se i ministri vogliono collaborare per il bene di Firenze, noi saremo disponibilissimi. Firenze ha bisogno di sentire lo Stato vicino. Ma – ha ricordato il sindaco – la campagna elettorale è finita: se qualcuno pensasse di usare il dolore per Duccio per farne ancora, compirebbe qualcosa di grave e brutto per tutta la città. Non lo merita Firenze, non lo meritiamo noi, non lo merita Duccio, la sua famiglia, i suoi amici». In precedenza tanto lui quanto il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, avevano espresso critiche fortissime ai campi rom ricettacolo di illegalità e situazioni di profondo disagio tanto per le famiglie nomadi quanto per la comunità cittadina. «I campi rom devono essere smantellati con soluzioni abitative alternative, e deve essere favorita l’integrazione di chi è per bene. I criminali devono essere assicurati alla giustizia e devono pagare. Nessuna vendetta e nessuna discriminazione però è accettabile», ha spiegato a Palazzo Strozzi il Governatore di LeU, con Nardella che conferma «Come abbiamo già smantellato il campo nomadi dell’Olmatello faremo anche con quello del Poderaccio: abbiamo già demolito 30 case, e oggi ho riunito d’urgenza la giunta. Metterò a punto un piano per accelerare la demolizione del Poderaccio». (agg. di Niccolò Magnani)



200 MANIFESTANTI TENTANO SPEDIZIONE PUNITIVA

Nuovi aggiornamenti da Firenze, Poderaccio: la manifestazione per ricordare Duccio Dini, ragazzo di ventinove anni morto ieri dopo essere stato investito da una automobile guidata da un rom, si stava per trasformare in una spedizione punitiva. Come sottolineato dai colleghi del Corriere Fioretino, circa 200 persone hanno tentato di raggiungere l’insediamento dei rom: al grido di “via la m***a da Firenze”, i manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine alla fine di via dell’Argingrosso. Clima di altissima tensione, con offese pesanti e il lancio di una bottiglia verso il campo rom. Presenti tantissime bandiere italiane, con le persone che hanno invocato l’intervento delle ruspe e di Matteo Salvini, leader della Lega e neo ministro dell’Interno. A sedare gli animi l’intervento di Luigi Ciatti, padre del giovane Niccolò ucciso in discoteca a Lloret de Mar: l’uomo ha chiesto ai manifestanti una protesta pacifica, così da non passare dalla parte del torto. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



FIRENZE, MORTE DUCCIO DINI

Firenze, morte Duccio Dini: proteste al campo rom. La vicenda di domenica ha scatenato la rabbia di amici e conoscenti del giovane fiorentino, investito mentre era in scooter da una automobile lanciata a folle velocità in viale Canova: alla guida un membro di una famiglia rom residente al Poderaccio, inseguita da un’altra vettura dopo un folle inseguimento con tanto di colpi di pistola. Il ragazzo è stato immediatamente trasportato all’ospedale fiorentino di Careggi ma per il ventinovenne non c’è stato nulla da fare: ieri, alle 12,30, è stata avviata la procedura di accertamento di morte encefalica per il ragazzo. La famiglia del ragazzo ha dato il proprio consenso alla donazione degli organi. Per la tragica vicenda sono stati arrestati due rom ma in questi minuti è in corso un corteo di protesta al campo che ospita le famiglie che hanno dato vita alla sparatoria e all’inseguimento da far west…

PROTESTE AL CAMPO ROM: IL VIDEO

Come riportato dai colleghi de Il Giornale, ieri sera si è svolta una manifestazione tra le vie di Firenze: tricolori, fiori bianchi e applausi per ricordare un ragazzo di ventinove anni, colpevole solo di essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Il corteo è stato organizzato da alcuni esponenti locali di Fratelli d’Italia, nel punto in cui si è verificata la tragedia: presenti circa 300 persone, richiesto lo smantellamento del campo rom. Ma non sono mancati i momenti di tensione: spintoni e slogan duri nei confronti dei rom, con una parte di manifestanti che si è diretta verso il campo del Poderaccio e sono stati scanditi cori ben noti, da “vendetta, vendetta” a “ruspe, ruspe”. Pochi minuti fa è giunto anche il commento di Giorgia Meloni: “Il mio pensiero corre alla famiglia di Duccio, il giovane di 29 anni che a Firenze è stato ucciso a causa di un folle inseguimento tra auto guidate da rom del vicino campo del Poderaccio. Grazie agli esponenti locali di Fratelli d’Italia, che da anni denunciano il lassismo della sinistra e chiedono risposte su degrado e sicurezza: ieri sera hanno saputo gestire momenti molto critici nati dal corteo sceso in piazza per ricordare il ragazzo scomparso. Noi saremo sempre a fianco degli italiani per combattere l’abusivismo e l’illegalità: tolleranza zero contro chi delinque e fuori dall’Italia chi non rispetta le nostre regole. Basta zone franche!”.