Tra migranti, governo italiano, litigi europei e sbarchi non consentiti le ultime ore hanno riportato in auge una quantità di “false notizie” e mezze verità di cui avremmo sinceramente fatto volentieri a meno: le bufale poi, quelle, non ci abbandonano mai. È il caso ad esempio di Giobbe Covatta, simpatico comico napoletano che da anni rappresenta – in tempi non sospetti – l’Amref come testimonial e autentico sostegno ai bambini in difficoltà in varie parti dell’Africa. Ebbene, da qualche giorno su Facebook circolano alcune presunte dichiarazioni proprio di Giobbe Covatta sul caso della nave Aquarius che ha riaperto prepotentemente la disputa sul tema dell’immigrazione: «Quando vedo sbarcare questi con ‘sti fisici, capisco che l’Europa non ha capito niente della situazione in Africa. Ci sono milioni di persone che non riuscirebbero ad affrontare una passeggiata di cento metri, tanto sono malridotti, figuriamoci una traversata. Senza contare che col costo di un imbarco, ci vivrebbero in mille per un mese», compare in numerosi siti la scritta con tanto di foto a corredo di Covatta a “dimostrazione” che le parole sono proprio le sue.



LA SECCA SMENTITA DI GIOBBE COVATTA

«Stiamo facendo ponti d’oro a gente che non lo merita, quando basterebbe investire una metà di ciò che si spende all’anno per sistemare questi trecentomila, per salvarne milioni in Africa. Ma capisco che certe realtà è meglio non vederle, soprattutto perché non fanno comodo agli interessi politici ed economici di nessuno», termina il presunto scritto di Covatta che darebbe così ragione a coloro che rifiutano in toto l’accoglienza dei rifugiati e disperati all’interno dei nostri confini. «Questo è Giobbe Covatta, attore, lui passa più tempo in Africa ad aiutare le popolazione di quanto sta a casa, leggete cosa dice perbenisti e buonisti del ca**o». Ecco, tutto giusto (insulti a parte) tranne un punto: che non è stato Giobbe Covatta a dire quelle frasi, nella maniera più assoluta. È una “bella” fake news e il comico partenopeo ha voluto con un video diffuso su Facebook smentire il tutto con innata simpatia e ironia: «Internet è una bellissima cosa perché chiunque può scrivere tutto, ma una caz**ata rimane sempre tale e rimarrà sempre su Internet». Non solo, rilancia ancora Covatta, «A me piacerebbe vedere il primo imbecille che si è inventato sta cosa: mi piacerebbe sapere chi è perché così lo querelo e poi perché mi piacerebbe aprire un dibattito con un cretino di questo genere per capire cosa scatta come meccanismo mentale in quella “testa” lì».



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