Devastata, completamente irriconoscibile: grumi rossi le ricoprono ovunque il viso. La causa secondo i medici che la curano: un linfoma cutaneo a cellule T al quarto stadio, quello finale. Lei è Kim Debling, una donna inglese di 34 anni anni che ha appena avuto un secondo figlio. E proprio dopo questa nascita è stata colpita nuovamente da un tumore, dopo che ne aveva già vinto uno durante la prima gravidanza. Una sfortuna incredibile verrebbe da dire, un caso rarissimo, alla donna secondo i dottori restano pochi mesi ormai. E lei commenta: “Sono felice che i miei figli siano così piccoli che non ricorderanno nulla di me, in questo modo sarà loro risparmiato il dolore del ricordo”, ha detto al quotidiano inglese Daily Mail.I bambini hanno rispettivamente sei e un mese di vita. La donna coraggiosamente ha accettato di far pubblicare le foto che la ritraggono in queste condizioni. Ex controllore del traffico per l’aviazione militare inglese, Kim Debling era stata colpita da linfoma non Hodgkin, la stessa malattia che l’ha colpita nuovamente. “Nessun personaggio Disney è diventato un eroe senza perdere un genitore, non voglio che i bambini mi conoscano, sarebbe ancora più doloroso per loro perdermi. Vorrei sapere solo cosa penseranno di me quando non ci sarà più”, ha commentato ancora, forse un modo per soffrire meno lei stessa, cosciente come è che fra pochi mesi avrà perso tutto.



DUE GRAVIDANZE E DUE TUMORI

Rimasta incinta tramite fecondazione in vitro dopo aver sposato un collega militare della Raf, i due avevano prestato servizio in zone di guerra come l’Iraq e l’Afghanistan.  Il trattamento medico durante la prima gravidanza non aveva fortunatamente colpito il feto, così che il 27 agosto 2016 era nata Rose in buona salute. A febbraio del 2017 scopre di essere risata incinta, questa volta in modo naturale: “Avevamo sempre desiderato una grande famiglia con i bambini vicini per età, quindi non avrei potuto essere più felice quando ho scoperto che aspettavo Harvey”. Ma quasi contemporaneamente scopre che il linfoma sta tornando. Il bambino nasce anche questa volta in ottima salute, il 31 ottobre, ma i medici le dicono che solo un trapianto di cellule staminali può eventualmente salvarle la vita. Ma anche con il trapianto i medici le danno al massimo cinque anni di vita. “Ma per quanto mi resti da vivere, cercherò di essere la miglior madre possibile” sono le sue parole. 

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