Nonostante la Grotta del Santuario di Lourdes sia stata dichiarata sicura dopo l’alluvione che ha colpito la cittadina francese, meta continua di pellegrinaggi di fedeli della Madonna, i visitatori vengono lasciati fuori in attesa che la situazione venga riportata alla normalità e soprattutto in attesa che passino le condizioni eccezionali di maltempo che si sono abbattute su Lourdes. Dopo aver superato la soglia critica nella giornata di mercoledì, il livello del Gave continuerà a salire nelle prossime ore, le a città bassa di Lourdes si sta attrezzando per far fronte all’alluvione e andare incontro al minor numero di danni possibili. Gli esperti parlano di un accumulo di pioggia che nel giro di ventiquattro ore ha raggiunto i livelli di un mese intero, visitatori e pellegrini saranno tenuti comunque in condizioni di sicurezza negli alberghi e nelle località attrezzate in attesa che le acque si ritirino. (agg. di Fabio Belli)
ALLUVIONE CONTINUA
L’acqua di Lourdes è famosa in tutto il mondo perché santa e perché richiama la viva memoria delle apparizioni della Vergine Maria alla giovanissima Bernadette: ora però il maltempo si sta accanendo contro il Santuario e la Grotta dove avvennero le prime apparizioni e l’acqua presente è più pericolosa che santa. A vedere le immagini impressionanti che arrivano dalla Tv di Lourdes si può osservare come l’alluvione su quell’area della Francia sia sempre più ingente con i livelli del fiume Gave de Pau – ormai uscito ampiamente dal letto a Lourdes – che spaventano sempre di più. I pellegrini presenti rivolgono preghiere incessanti affinché non si arrivi alle situazioni già vissute in passato – nel 2013 l’ultima gravissima alluvione – mentre le autorità hanno messo in sicurezza la Grotta di Bernadette e le zone più prossime al fiume. Come spiega il sito ufficiale del Santuario mariano più visitato al mondo, il personale è intervenuto già alle 3.00 del mattino per prendersi cura della grotta. È stato installato un sistema anti-alluvione composto da sacchi tubolari pieni d’acqua sovrapposti l’uno all’altro fino all’altezza desiderata; per ora l’accesso alla Grotta è impossibile, come si può evincere, mentre l’accesso al Santuario è permesso solo in alcune parti.
NON ANCORA AI LIVELLI DEL 2013
Per fortuna ancora non si è arrivati ai livelli paurosi del 2013 quando precisamente il 18 giugno il fiume uscì dal suo letto con inondazioni che avevano portato il livello dell’acqua fino a 4,5 metri: morirono all’epoca due persone annegate in quella furia devastante, con i lavori di ristrutturazione che costarono 1,8 milioni di euro. Purtroppo pare che non tutto sia stato eseguito a “puntino” visto come gli argini non abbiano di nuovo retto all’alluvione e si sta cercando di capire come porre un freno all’avanzata della pioggia mista al letto del Gave de Pau. Allagamenti in tutta la cittadina, estesi anche fino al dipartimento dei Pirenei Atlantici con un centinaio di persone evacuate immediatamente per la minaccia dell’acqua nella notte fra martedì e mercoledì. Nel 2013 un mini tornado distrusse case, strade e purtroppo anche vite in uno scenario apocalittico che stona con la normale tranquillità di Lourdes e dintorni. Intanto le Sante Messe e i momenti di preghiera nella città francese vengono dirette all’emergenza in atto, con la viva speranza che possa risolversi tutto senza danni o vittime come avvenuto nel recente passato.