Nella vicenda del senegalese fermato alla stazione Centrale di Milano è stato fondamentale l’intervento di due guardi dell’ATM, l’azienda del trasporto pubblico milanese, che si sono accorti dello strano modo di camminare dell’africano, che nascondeva in realtà un fucile ad aria compressa di tipo Winchester nella gamba dei pantaloni. A tradirlo, oltre al modo di camminare, è stato anche un pezzo di fucile che spuntava dai suoi pantaloni. Si è parlato a lungo delle misure di sicurezza in stazione a Milano, anche per il diffuso allarme terrorismo che ormai da anni affligge le principali città italiane. In molti però hanno anche elogiato la prontezza dei controlli dell’ATM che ha evitato episodi spiacevoli: la stazione Centrale viene costantemente monitoraa anche grazie a una diffusa rete di telecamere. (agg. di Fabio Belli)
M5S: “MAGGIORI CONTROLLI”
Il caso del senegalese armato di fucile ad aria compressa e fermato ieri sera in Stazione Centrale a Milano ha ovviamente sollevato le polemiche e l’attenzione anche da parte della fazione politica. Ad intervenire nelle passate ore, dopo la diffusione della notizia, è stato il consigliere comunale del Capoluogo lombardo del M5s, Simone Sollazzo, che come riporta Askanews ha commentato: “L’ultimo episodio accaduto in Stazione Centrale, pur non essendo responsabilità diretta del sindaco e della giunta, è sintomatico del clima di insicurezza presente in alcune zone di Milano, Stazione Centrale”. La questione sicurezza, dunque, resta un tema delicato a Milano e lo stesso esponente dei pentastellati si è voluto rivolgere all’assessore alla sicurezza, Anna Scavuzzo, chiedendo di aumentare i controlli nelle zone considerate più critiche in quanto “è ormai evidente che quelli presenti non siano più sufficienti”. Il consigliere M5s ha poi ribadito che è quasi certo che il nuovo governo “saprà ascoltare le necessità di Milano e sarà pronto a stanziare i fondi di cui la città ha bisogno”. Il senegalese 30enne fermato ieri e considerato regolare sul territorio italiano è stato denunciato per procurato allarme. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
UN FERRO NERO SPUNTAVA DAI JEANS
Hanno visto uno strano ferro di colore nero che spuntava da sotto i jeans di un senegalese. Due vigilantes dell’Atm, il servizio di trasporto pubblico milanese, si sono accorti nella serata di ieri, poco prima delle 22:00, presso la stazione Centrale di Milano. Il 30enne migrante si è giustificato dicendo che fosse una semplice stampella, ma le due guardie non si sono fatte trarre in inganno ed hanno continuato a seguire l’africano, riuscendogli poi ad alzare la maglietta. A quel punto la scoperta shock: un fucile a canne lunghe infilato nei jeans, con le due estremità fuoriuscenti: appunto la canna, che lambiva il pavimento, e il calcio, che invece era attaccato al fianco del ragazzo. Il giovane stava uscendo dalla metro linea M2, e stavo andando a piedi verso piazza Duca D’Aosta, e una volta raggiunta la destinazione è stato fermato dalla polizia, precedentemente allertata dai due vigilantes. Il fucile, che visto dal vivo incute timore nonostante sia ad aria compressa, è stato sequestrato e il giovane denunciato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FACEVA FINTA DI ZOPPICARE…
Faceva finta di zoppicare, e invece, aveva un fucile ad aria compressa infilato nella gamba dei jeans. E’ accaduto nella serata di martedì presso la stazione Centrale di Milano. Come riportato da vari organi di informazione, a cominciare dal Corriere della Sera edizione online, un ragazzo di origini senegalesi zoppicava vistosamente. Quell’andare un po’ altalenante ha attirato l’attenzione di due vigilantes dell’Atm, che hanno così fermato il ragazzo, chiedendogli lumi a riguardo. «Come va, tutto bene? Ti serve aiuto?», le parole delle due guardie, e il giovane ha replicato: «Mi sono fatto male, ho la gamba steccata, ma tutto a posto», riavviandosi quindi verso l’uscita.
IL VIDEO DEL SIPARIETTO
Peccato però che tale versione non abbia convinto i due vigilantes che hanno deciso di fare un controllo, vedendo qualcosa che spuntava da sotto la maglietta. E’ stata quindi avvisata la pattuglia della polizia in piazza Duca d’Aosta, e una volta uscito dalla stazione, il ragazzo è stato fermato senza farsi vedere e non allarmare così i passanti. Il senegalese nascondeva nei jeans un fucile ad aria compressa tipo Winchester, a canne lunghe. 30 anni e regolare in Italia, al momento dell’arresto il giovane non ha opposto resistenza, anche se non ha dato nessuna spiegazione su quel trasporto bizzarro. Le forze dell’ordine lo hanno denunciato a piede libero con l’accusa di procurato allarme.