Alessandra Appiano ci ha lasciati lo scorso 3 giugno 2018 e parenti, colleghi e amici continuano a ricordarla. Ieri vi abbiamo riportato la struggente lettera del marito Nanni Delbecchi, ma c’è da segnalare un altro evento. Come rivelato da Jo Squillo a Tg Com 24, l’installazione artistica Wall of Dolls 2018 sarà dedicata alla scrittrice morta: “Abbiamo deciso di dedicare questa 5° edizione di ” WALL OF DOLLS – il Muro delle Bambole”, l’installazione artistica nata a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne, alla nostra amica giornalista, scrittrice, Alessandra Appiano che ci ha lasciato pochi giorni fa. Noi tutte siamo rimaste molto colpite dalla sua sconvolgente scomparsa, una donna bella, brava, sempre disponibile e sempre attenta con i suoi interventi intelligenti a favore delle donne. Ancora siamo incredule di quanto è accaduto. La ricorderemo leggendo brani dei suoi libri e con la proiezione di alcuni video delle sue partecipazioni ai vari talk show dove puntualmente ci deliziava con le sue parole di scrittrice elegante e moderna”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CHI E’ NANNI DELBECCHI
Lunga, tenera e ricca d’amore la lettera scritta da Nanni Delbecchi a Alessandra Appiano, moglie che è scomparsa lo scorso 3 giugno 2018. La scrittrice, vincitrice del premio Bancarella, è stata ricordata da amici e colleghi ma fino a oggi l’uomo non aveva proferito parola. Il Fatto Quotidiano nelle scorseore ha pubblicato uno struggente testo del giornalista, che ha ricordato e speso parole al miele per la donna che gli è stata accanto per oltre quindici anni. Ma chi è Nanni Delbecchi? Il nome è suonato perlopiù sconosciuto a molti utenti del web, ma in realtà parliamo di uno dei giornalisti di punta del panorama italiano: firma de Il Fatto Quotidiano, Delbecchi è stato uno degli allievi del decano Indro Montanelli. Ma non solo: vanta una lunga lista di romanzi scritti, tra i queli ricordiamo “La coscienza di Mike” e “Guida al Giro el Mondo”. Inoltre, è noto per essere stato il primo giornalista italiano a intervistare il fondatore di Ikea Ingvar Kamprad. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“SENTIVA L’INELUTTABILE TRASCORRERE DEL TEMPO”
Nella sua lettera aperta, il marito di Alessandra Appiano, Nanni Delbecchi, ha voluto rendere un ritratto a 360 gradi di ciò che era la scrittrice e giornalista. Una donna buona, innanzitutto, dispensatrice di energia ma anche molto fragile. Dalla sensibilità innata come pochi e dall’intelligenza sopraffina. Di lei, l’uomo che le è stato accanto per 25 anni, ha voluto ricordare anche le sue tristezze e le malinconie, “accentuate da una natura cui si alternavano spleen ed euforia”, dice. Proprio come una vera attrice, la Appiano era duplice anche nel suo lavoro: “capace di tormentarsi per tre mesi sul «non ho più niente da dire» e poi di buttar giù di getto un romanzo nei tre mesi successivi”, ricorda il marito nella sua lettera aperta. “Sentiva come pochi l’ineluttabile trascorrere del tempo e aveva i suoi momenti di crisi; ma quale persona intelligente e sensibile non ne ha?”, ha infine aggiunto l’uomo prima di ricordare quei 50 giorni in cui tutto cambiò ed al culmine dei quali tutto ebbe drammaticamente fine. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“TALENTO E PERFEZIONISMO, CULTO PER IL LAVORO”
Un ricordo commosso quello di Nanni Delbecchi, marito della scrittrice e giornalista Alessandra Appiano, morta pochi giorni fa all’età di 59 anni. In una lettera pubblicata da Il Fatto Quotidiano, Delbecchi sottolinea la grande sensibilità della compagna. Un male oscuro, che non ha lasciato scampo alla donna che lui definisce di grande “intelligenza, il suo talento, il suo perfezionismo, il suo culto per il lavoro.” Delbecchi tiene a svelare un grande desiderio ora che sia moglie non c’è più: “Vorrei che quelli che non la conobbero, o l’hanno vista solo in qualche apparizione mediatica, avessero di Alessandra l’immagine più semplice che io ne porto nel cuore. Era una donna buona.” Un ricordo, quello della gentilezza di Alessandra Appiano, che rimarrà sicuramente impresso nella mente di tutti. (Aggiornamento di Anna Montesano)
AMAREZZA E DOLORE DI DELBECCHI
Una vita passata insieme, fino alla fine, quella di Alessandra Appiano e del marito Nanni Delbecchi, al quale la giornalista suicida era legata in matrimonio civile da 15 anni preceduti da altri 10 anni di convivenza. Solo oggi, circa dieci giorni dopo la morte della Appiano, l’uomo ha deciso di stilare un ritratto chiaro della donna che ha amato in una lettera aperta pubblicata su Il Fatto Quotidiano. Nelle parole dell’uomo c’è il ricordo della grande energia che Alessandra era in grado di emanare ma c’è anche quella grande amarezza di chi non è riuscito, in quei terribili 50 giorni in cui, ammette, tutto cambiò, ad aiutarla. Quel ricovero deciso per scongiurare il peggio non avrebbe avuto l’esito sperato. Perché “la mattina del 3 giugno da quel luogo che doveva curarla e proteggerla è potuta fuggire, vagare indisturbata per i deserti vialoni della periferia fino a raggiungere uno dei tanti anonimi grattacieli milanesi”, scrive ancora Delbecchi. La giornalista si sarebbe lanciata nel vuoto dalla terrazza dell’ottavo piano dopo aver guardato dall’alto, per un’ultima volta, “quella città che amava tanto, dove era arrivata dalla provincia nella speranza di un posto nel mondo che si era conquistato con la sua intelligenza, il suo talento, il suo perfezionismo, il suo culto per il lavoro”, ha ricordato ancora il marito, straziato dal dolore. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“UNA DONNA DEDITA ALLA CURA DEL PROPRIO ASPETTO”
Il marito di Alessandra Appiano, Nanni Delbecchi, ha deciso di scrivere una lettera pubblicata da Il Fatto Quotidiano, raccontando la sua compagna di vita con parole bellissime. La descrive come “la donna più attenta alla propria salute che abbia mai conosciuto […] dedita alla propria cura e al proprio aspetto, portatrice di un’immagine pubblica garbata ed elegante nell’era del vince chi urla di più, di una bellezza quasi soprannaturale per i suoi 59 anni senza il minimo ritocco estetico”. Poi, ammette che “aveva le sue tristezze e le sue malinconie, certo, accentuate da una natura cui si alternavano spleen ed euforia” e la descrive come “un’artista vera, duplice anche nel suo lavoro, capace di tormentarsi per tre mesi sul ‘non ho più niente da dire’ e poi di buttar giù di getto un romanzo nei tre mesi successivi”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
UNA STRUGGENTE LETTERA D’AMORE
Chi sa scrivere sa raccontare bene le proprie emozioni. Le parole diventano immagini e un dolore straziante diventa quasi tangibile, una delle penne più importanti del settore, Nanni Delbecchi, ha pensato bene di superare questo momento scrivendo una struggente lettera alla moglie che è stata completamente stravolta e travolta da una depressione che l’ha cambiata portando a galla un lato oscuro che lei stessa non conosceva. Lo scrittore parla di Alessandra Appiano e rompe l’assordente silenzio dovuto alla sua morte e già dalle prime parole si capisce quale sia il suo stato d’animo: “Computer delle mie ridicole brame, dammi una mano… Prova tu a dire cosa accade quando si perde la compagna con cui si sono condivisi 25 anni “vivendo come due ragazzi”. Un dolore e una “malattia” con la quale molti devono fare i conti e che spesso strappa via alle famiglie mogli, mariti o figli. Il suo dolore è condiviso da tutti coloro che sono pronti a manifestarsi vicini a lui in questo momento infondendo forza dove, al momento, non c’è. (Hedda Hopper)
NANNI DELBECCHI ROMPE IL SILENZIO
A poco meno di due settimane dalla sua scomparsa, il marito di Alessandra Appiano, rompe il silenzio. Nanni Delbecchi ha deciso di scrivere una lettera pubblicata da Il Fatto Quotidiano stamane, per fare chiarezza, e rispondere anche alle malelingue che negli ultimi giorni hanno puntato il dito contro la scrittrice per il suo tragico gesto. Delbecchi era sposato con la Appiano da 15 anni, e ancor prima, 10 anni di convivenza. Un rapporto che andava a gonfie vele, fino a che non è sopraggiunta la depressione: «un disturbo manifestatosi in modo oscuro e quasi metafisico – scrive il marito – un maleficio che non le ha lasciato scampo nonostante i diversi tentativi di cura». Nanni parla della moglie 59enne, vincitrice del premio Bancarella, autore di numerosi romanzi, e spesso e volentieri ospite in diverse trasmissioni Rai e Mediaset.
“IN CINQUANTA GIORNI E’ CAMBIATO TUTTO”
«Era una sorgente infaticabile di luce e di energia non solo per me, ma anche per i nostri tanti amici – ricorda – é stata la donna più attenta alla propria salute che abbia mai conosciuto – fin troppo, faticavo a farle bere un bicchiere – dedita alla propria cura e al proprio aspetto». Ma un brutto giorno di poche settimane fa, è arrivata la malattia, improvvisa, prorompente, inarrestabile: «In cinquanta giorni è cambiato tutto, tutto si è rivelato inutile; un calvario da uno specialista all’altro, fino alla decisione del ricovero proprio per scongiurare qualsiasi gesto estremo». La mattina del 3 giugno, racconta l’uomo, Alessandra è riuscita a lasciare la clinica dove era ricoverata, raggiungendo la terrazza di un hotel di Milano dove la stessa ha deciso di farla finita. Dalbecchi conclude così la sua lettera: «Quelli che non la conobbero vorrei che avessero di Alessandra l’immagine più semplice che io ne porto nel cuore. Era una donna buona».