La morte dei fratellini Francesco Filippo e Raniero tra le fiamme dell’incendio che ha avviluppato una palazzina di via dei Mille, a Messina, lascia ai genitori che non sono riusciti a sottrarli alla morte un dolore con cui venire a patti sarà impossibile. E sono proprio papà Giovanni Messina e mamma Chiara Battaglia i più provati per il lutto che li ha colpiti. Una tragedia che poteva essere ben peggiore, se è vero che a salvarsi sono stati comunque gli altri due figli di 8 e 6 anni, Tancredi e Francesco. E a delineare il ritratto di una coppia di genitori dedita alla famiglia, pronta a compiere sacrifici quotidiani pur di renderli felici, è stata una vicina di casa. La signora Laura Pulejo, che parlando della vita di quella famiglia distrutta descrive una routine “facendo la spola per accompagnare i figli a scuola o in palestra. Due genitori magnifici…”. (agg. di Dario D’Angelo)
LE ACCUSE AI VIGILI DEL FUOCO
Francesco Filippo e Raniero, i due bambini morti nell’incendio di Messina, potevano essere salvati? Se lo chiedono e ne sono in fondo convinti i familiari, che non possono fare a meno di sottolineare il ritardo che la squadra di vigili del fuoco avrebbe impiegato nell’intervenire sul posto per lo spegnimento del rogo. A respingere questa ricostruzione dei fatti, secondo cui i soccorsi sarebbero arrivati da Milazzo a 40 minuti dal primo allarme, è stato – come riporta Il Corriere della Sera – il comandante dei pompieri, l’ingegnere Pietro Foderà:”Siamo riusciti a salvare gli abitanti dell’area, evacuando anche gli edifici adiacenti, ma le fiamme in quell’appartamento con parquet, soppalco e scala di legno hanno subito avvolto tutto”. Insomma, anche con un intervento più tempestivo probabilmente non ci sarebbe stato niente da fare…(agg. di Dario D’Angelo)
INQUIRENTI AL LAVORO
Ancora un paio di giorni poi scopriremo con esattezza cos’ha scatenato il terribile incendio di Messina, che ha causato la morte di due bambini di 10 e 13 anni. Come sottolineato da Il Messaggero, i vigili del fuoco, con il Nucleo investigativo antincendio di Roma, e la Scientifica di Messina, hanno prelevato dei campioni dai resti del rogo, e i risultati dovrebbero arrivare indicativamente nella giornata di lunedì. I corpi dei due ragazzini restano intanto a disposizione dell’autorità giudiziaria per un esame esterno, dopo di che verranno restituiti alla famiglia e si potranno svolgere i funerali. Sulla questione sta indagando anche la squadra mobile di Messina, che vuole cercare di capire se vi siano dei responsabili. Nel pomeriggio di ieri è stato ascoltato il padre, che al momento non risulta essere fra gli indagati. L’unica cosa che si sa è che l’incendio è scaturito dalla cucina, nella stessa zona in cui, seppur soppalcata, dormivano appunto le due piccole vittime. La casa era stata completamente ristruttura da pochi anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GENITORI SENZA PAROLE
Non hanno parole per esprimere i loro ringraziamenti per il grande affetto ricevuto ma soprattutto per l’enorme dolore dovuto alla morte dei due figli di 10 e 13 anni, deceduti in seguito al grave incendio che si è scatenato prima dell’alba nel loro appartamento di Messina. “Siamo straziati e non in condizioni di parlare”, si sono limitati a commentare i due genitori, come riporta l’edizione online del Giornale di Sicilia. Al momento proseguono le indagini per accertare l’ipotesi primaria emersa questa mattina, ovvero quella del corto circuito, ma sul caso sono in corso anche gli accertamenti di una sezione dei vigili del fuoco di Messina, il Niat (Nucleo investigativo antincendio territoriale). Ciò che oggi continua a fare male è quel gesto eroico ma purtroppo vano da parte di Francesco Filippo, morto nel tentativo di salvare il fratellino Raniero. A raccontare come sono andate le cose è stato il cugino della madre, Fernando Rizzo, che vive al secondo piano dello stesso palazzo andato in fiamme: “ho visto nelle scale anche il loro bambino di 13 anni che, quando si è accorto che mancava quello di 10, è scappato scendendo al piano di sotto per salvarlo, ma non è più risalito. L’ho inseguito, non si vedeva nulla, non si respirava e sono caduto. Con mio cugino Gianmaria abbiamo tentato di salvarli, ma le fiamme erano alte e il fumo intenso”, ha raccontato. Ripensando a quanto accaduto ha chiosato: “Siamo vivi per miracolo e disperati per i miei nipoti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PRESIDE SCUOLA, “COMPAGNI STRAZIATI”
Abbiamo già accennato al fatto che nella giornata di oggi Francesco Filippo avrebbe dovuto sostenere gli esami a scuola di terza media: non ci è andato e ora i compagni lo piangono, straziati da quanto successo in quel dannato appartamento in Via dei Mille. Lo ha raccontato ai colleghi de La Sicilia il preside dell’istituto Verona-Trento che ha con decisione unanime di tutte le commissioni bloccato e rinviato gli esami in segno di lutto per la famiglia Messina: «I ragazzi sono sconvolti, è una tragedia che colpisce tutta la comunità scolastica, abbiamo disposto la chiusura dell’istituto e lo stesso faremo anche per il giorno del funerale», spiega il dirigente Roberto Trimarchi che riporta anche le brevissime parole rilasciate dai genitori di Francesco Filippo e Raniero. «Ringraziano per l’affetto manifestato dall’intera città, ma sono straziati e non in condizioni di parlare», ha confermato il preside. Secondo le varie indagini emerse sui rapporti della famiglia con il quartiere, si scopre che la famiglia di mamma Chiara da due generazioni gestisce alcuni negozi di abbigliamento col marchio Vog. La parte di boutique per bambini la portava avanti in prima persona proprio la mamma di Francesco Filippo e Raniero, del tutto sotto choc dopo l’incendio che ha decimato la sua bella e giovane famiglia. (agg. di Niccolò Magnani)
IL SACRIFICIO “INUTILE”
Con dovizia di particolari abbiamo ripercorso la tragedia di via dei Mille a Messina, con un rogo divampato all’interno di una abitazione che non ha lasciato scampo a due bambini: i piccoli di tredici e dieci anni sono scomparsi a causa delle fiamme che hanno invaso la casa della famiglia. I genitori e gli altri due fratelli sono riusciti a salvarsi e c’è un dettaglio che sta commuovendo il web: il più grande dei due fratelli ha perso la vita nel tentativo di portare in salvo il fratellino più piccolo. Purtroppo però Francesco non è riuscito nell’eroico intento. I genitori hanno fatto il possibile per intervenire ma le fiamme glielo hanno impedito. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle cause che hanno scatenato l’incendio: come vi abbiamo sottolineato il pubblico ministero ha ordinato il sequestro dell’edificio e delle salme dei due piccoli. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SEQUESTRATE CASA E SALME
Ulteriori aggiornamenti sull’incendio di questa notte a Messina in centro città, causa della morte di due bambini, Francesco Filippo di 13 anni e Federico di 10 anni. Salvi invece i due genitori, Gianmaria e Chiara Messina, e gli altri due figli della coppia, Tancredi e Francesco. Come sottolineato dai nostri colleghi de Il Messaggero, la Procura di Messina ha aperto una inchiesta come prevedibile: il pubblico ministero ha disposto il sequestro dell’abitazione e delle salme, sulle quali verrà eseguita l’autopsia. Gli investigatori stanno indagando su tutti i fronti, con la ricerca della verità sulle cause che hanno permesso alle fiamme di divampare per un corto circuito in cucina. Ma non solo: la polizia sta indagando anche sugli interventi di soccrso per stabilire se siano stati o meno tempestivi. Qualche residente, infatti, ha evidenziato che i vigili del fuoco siano arrivati in ritardo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“ATTIMI TERRIBILI”
Potrebbe essere stato un cortocircuito a scatenare l’incendio nell’abitazione di Messina, in via dei Mille, costata la vita ai due fratellini di 10 e 13 anni. Con loro c’erano in casa anche altri due fratellini ed i genitori che, come spiega Il Messaggero, hanno cercato di soccorrere le due vittime ma le fiamme sono state tali da impedirlo. Sulle cause ci sono tuttavia ancora incertezze e la polizia sta seguendo il caso anche alla luce delle testimonianze raccolte dai vicini i quali non avrebbero udito alcun boato. Questo elemento potrebbe far escludere, dunque, la possibile fuga di gas. A parlare, come riporta Quotidiano.net, è stato un altro testimone che ha spiegato di aver sentito “un rumore terribile nelle scale”. “Mi dava l’impressione che stessero giocando”, ha aggiunto spiegando il motivo per il quale non avrebbe aperto prontamente la porta. Lo stesso ha confermato di non aver sentito alcun botto né esplosione. “Sono stati momenti assurdi”, ha spiegato il testimone, ancora frastornato. Anche secondo lui l’incendio potrebbe essere stato determinato da un cortocircuito, “altrimenti non mi spiego come mai c’era tutto questo fumo”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
13ENNE MORTO PER SALVARE IL FRATELLINO
Ancora incerta la dinamica dell’intera nottata di terrore nell’appartamento di Via dei Mille, eppure quello che va delineandosi è un salvataggio eroico (purtroppo non riuscito) del 13enne nei confronti del fratellino ancora addormentato sul soppalco della loro camera. Non è è chiaro ancora se effettivamente questo sia stato il motivo per cui il 13enne è stato trovato senza vita nel corridoio e il fratello di 10 anni invece morto nel letto, ma di certo qualcosa ha fatto allontanare Francesco Filippo dai genitori mentre cercavano di mettere in salvo i due bimbi più piccoli, pare proprio il desiderio e l’istinto di quel ragazzino che oggi avrebbe dovuto sostenere gli esami di terza media nel soccorrere l’amato fratello. Non ci è riuscito come non è riuscito il padre a portare in salvo anche loro dopo l’inferno di gas e fiamme che proveniva dal di dentro del loro appartamento: le immagini che vede qui sopra fanno impressione e riportano la situazione che gli inquirenti hanno trovato stamani dopo che l’incendio finalmente è stato domato. (agg. di Niccolò Magnani)
CORTO CIRCUITO FORSE PARTITO DALLA CUCINA
Ci ha provato il padre a salvare i suoi due bambini di 10 e 13 anni, ma per Francesco Filippo e Raniero, non c’è stato nulla da fare. Troppo alte le fiamme nelle stanze dove vi erano i due piccoli, con un incendio che si è propagato ad una velocità elevata, senza lasciare scampo alle vittime. Come scrive l’edizione online del quotidiano Il Giornale, i familiari pensavano che Francesco Filippo fosse con loro, ma poi il bambino si è allontanato per cercare il fratello. Il corpo del 13enne è stato trovato nel corridoio, mentre Raniero era ancora sul soppalco, dove stava dormendo: entrambi sono morti per aver respirato i gas nocivi esalati durante il rogo. Il dispiegamento di forze dei vigili del fuoco è stato massiccio, con ben undici mezzi e tre squadre di pompieri giunti sul posto, e solo dopo ore il sito è stato messo in sicurezza. Stando alle prime ipotesi, sembra che l’incendio non sia nato nella corte dietro lo stabile, bensì a causa di un corto circuito avvenuto in cucina. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANNULLATI I COMIZI DEI CANDIDATI SINDACI
Una notizia terribile è giunta nelle ultime ore, un incendio in quel di Messina che purtroppo non ha lasciato scampo a due fratellini di 10 e 13 anni, morti asfissiati dopo il rogo propagatosi nel loro appartamento. Le forze dell’ordine stanno indagando per cercare di capire cosa sia successo, e dalle prime indiscrezioni riportate dai colleghi di TgCom24.it, sembra che le fiamme si siano propagate da un cortile interno allo stabile. Come segno di lutto, i due candidati a sindaco di Messina, Cateno De Luca, e Dino Bramanti, hanno deciso di annullare o rendere in forma privata i comizi elettorali previsti nella giornata odierna. Entrambi hanno inoltre voluto rivolgere le loro più sentite condoglianze alla famiglia che ha perso i due piccoli, sopravvissuta all’incendio, come riportato dall’edizione online de La Gazzetta del Sud. Più in basso potete visionare il video pubblicato da La Sicilia, in cui si nota appunto l’appartamento di Messina in fiamme. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DUE BIMBI MORTI
Messina, incendio in un appartamento: morti due bambini. Tragedia nella notte in Sicilia: verso le ore 4.00 un vasto rogo si è propagato in tra appartamenti di un palazzo antico situato nel pieno centro città. I residenti sono stati subito allertati via citofono del rogo che si stava sviluppando, chiedendo di lasciare immediatamente lo stabile per mettersi in salvo. Purtroppo però per Francesco Filippo e Federico, due ragazzi di rispettivamente tredici e dieci anni, non c’è stato nulla da fare: i due bambini sono deceduti. I due genitori, Gianmaria e Chiara Messina, sono riusciti a mettersi in salvo, così come gli altri due fratelli più piccoli Tancredi (otto anni) e Francesco (sei anni). Come sottolinea Repubblica, i due bambini sono rimasti intrappolati all’interno dell’appartamento e per loro non c’è stato nulla da fare: Francesco Filippo avrebbe dovuto sostenere l’esame di terza media.
AVVIATE LE INDAGINI
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del Fuoco con undici mezzi, arrivati anche dal distaccamento Nord e da Milazzo. La polizia ha avviato le indagini e in questi minuti sta ascoltando i vicini di casa per accertare le cause dell’incendio. Fernando Rizzo, vicino di casa e cugino dei Messina, ha rilasciato un breve commento ai microfoni di Repubblica per commentare la tragedia e l’incendio fatale nella notte:“Abbiamo sentito gridare e poi bussare con violenza alla porta, abbiamo aperto e si è riversata dentro una fitta coltre di fumo, poi loro ma mancavano i più grandi. Ci siamo chiusi nell’ultima stanza. Da lì mi sono arrampicato sul cornicione e da lì siamo riusciti ad uscire. Gianmaria intanto era dall’altro lato per cercare di salvare i ragazzi. Nel frattempo avevamo chiamato i soccorsi ma saranno passati almeno venti minuti, ma non c’era comunque niente da fare”.