Ad assistere ad una scena di ordinaria violenza a Milano è stata, suo malgrado, una giovane 18enne mentre era a spasso con il suo cane. La ragazza avrebbe sentito quattro colpi di arma da fuoco provenire da un’auto, in strada e, letteralmente terrorizzata avrebbe trovato rifugio nel portone di casa in via Pomposa, prima di dare l’allarme. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, grazie alla testimonianza della 18enne ed a quelle di altri residenti in zona che hanno descritto l’uomo alla guida della vettura, i Carabinieri di Milano sono riusciti a raggiungere l’abitazione del soggetto indicato e spesso visto bazzicare nel quartiere ma una volta giunti all’indirizzo i militari hanno dovuto far fronte ad un’altra richiesta di aiuto. Al loro arrivo, i Carabinieri hanno notato un uomo che si sbracciava dal secondo piano. Solo una volta entrati nell’appartamento è stata eseguita una scoperta inaspettata. Qui, oltre a rinvenire la pistola, i militari hanno trovato un uomo di 46 anni, italiano e con precedenti penali, che ha ammesso di essere stato lui a sparare in via Pomposa, facendo così scattare le manette.
SKORPION E VARIE ARMI IN CASA
Ad attirare particolarmente l’attenzione dei Carabinieri di Milano, giunti nell’appartamento del 46enne su indicazione di alcuni residenti del suo stesso quartiere, sarebbero state le svariate armi presenti, tra cui una mitraglietta Skorpion, una seconda pistola ed una balestra. Ma anche manette e varie munizioni, tutte ovviamente poste sotto sequestro. Le armi saranno ora inviate agli esperti del Ris di Parma e sottoposte alle opportune analisi. L’uomo, come riporta anche la Gazzetta di Parma nell’edizione online, è apparso particolarmente alterato dalla presenza dei Carabinieri nella sua casa. Stando alle prime indiscrezioni, pare che la pistola usata fosse stata rubata il 20 giugno del 2015 nell’ambito di una rapina in villa ad Arluno. Le indagini attualmente sarebbero concentrate in particolare sulla provenienza della Skorpion. Indagini in corso anche sui motivi che avrebbero spinto il 46enne, poi arrestato, a sparare i quattro colpi di arma da fuoco in strada. È possibile che l’uomo sia stato sotto effetto di stupefacenti o che invece sia stato coinvolto in un regolamento di conti per spaccio di droga, facendosi ritrovare volontariamente dalle forze dell’ordine in modo da evitare eventuali ritorsioni dei destinatari degli spari.