Sono stati rinviati a giudizio 31 persone che nel 2014, tentarono di occupare Venezia, e precisamente l’iconica piazza San Marco, con un carro armato di fabbricazione artigianale. Il tribunale di Rovigo ha deciso di processare il gruppo di secessionisti lombardo-veneti, come si fanno chiamare gli stessi. Il “capoluogo” di questo gruppo di estremisti è Padova, dove è stato appunto rinvenuto in un capannone (detto Arsenale) il famoso tanko, una sorta di escavatrice colorata interamente di nero opaco, provvista di cingoli e blindatura con tanto di cannone, sequestrata dai carabinieri. Come sottolineato dai colleghi de Il Fatto Quotidiano, durante l’udienza preliminare il pubblico ministro della procura di Rovigo ha chiesto il non luogo a procedere per altri quindici del gruppo di separatisti.



MANIFESTAZIONE ALL’ESTERNO DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA

Intanto, all’esterno del palazzo di giustizia, un gruppo di militanti nonché amici degli imputati, si sono dati appuntamento per manifestare con cori e striscioni, attentamente sorvegliati dalle forze dell’ordine. Una condanna era già arrivata lo scorso febbraio, precisamente per Michele Cattaneo, con il tribunale di Rovigo che ha condannato a due anni di carcere l’uomo per associazione eversiva: è ritenuto lui l’artefice del cannoncino artigianale presente sul tanko. Il gruppo si è spesso ritrovato a Erbusco, nella zona della Franciacorta, per progettare insurrezioni contro la Repubblica Italiana, ricordando i tempi che furono. Il progetto nacque nel 2012 ma fino ad ora ha portato solo a fallimenti.

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