Un nuovo miracolo è avvenuto nei giorni scorsi presso la sala parto dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Una donna di 38 anni, in coma da ormai tre mesi in seguito ad aneurisma cerebrale ha dato alla luce il suo bambino, nato al settimo mese di gestazione. La notizia, riportata ora dai maggiori quotidiani nazionali, è stata lanciata dal Quotidiano di Taranto ed arriva a pochi giorni da un altro clamoroso caso che aveva visto protagonista, sempre in uno stato di coma, una mamma di 33 anni, la quale aveva dato alla luce una bambina. La piccola, nata anche in quel caso prematura, aveva fatto registrare un peso e funzioni vitali del tutto normali, sebbene fosse stata tenuta sotto stretta osservazione per via della delicata situazione che aveva visto l’intervento di un’ampia equipe medica preparatissima. Non di meno, quella che è intervenuta presso il nosocomio tarantino e che, grazie ad un attento staff composta da anestesisti e rianimatori, ginecologi, neonatologi, pediatri, ecografisti e infermieri ha reso possibile l’inizio di una nuova vita.
IL NEONATO STA BENE
Per alcuni non si può che parlare di un vero e proprio miracolo quello avvenuto nella sala parto dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. La nascita del bambino, figlio di una donna da tre mesi in coma, è avvenuta a distanza di due giorni dal caso della 33enne di Mantova, anche lei in coma da tre mesi e mezzo a causa di un ictus che ha purtroppo avuto conseguenti danni di natura neurologica. Quest’ultima era stata sottoposta ad anestesia spinale e durante il parto, avevano riferito i sanitari, aveva anche aperto gli occhi, sebbene pare non fosse consapevole di nulla. Anche nel nuovo caso della partoriente 38enne, il neonato è stato fatto nascere con taglio cesareo e attualmente sarebbe in terapia intensiva, sotto le cure e le attenzioni dell’intero reparto diretto dal primario Oronzo Forleo. Poche le informazioni finora trapelate, ad eccezioni di quelle più importanti secondo le quali il piccolo godrebbe di buona salute e soprattutto delle coccole di tutto il personale medico e non solo.