In tanti ricorderanno il celebre film con Mel Gibson, Lethal Weapon, noto in Italia come Arma Letale, nel quale si scopre un traffico illecito di armi. Da qui parte l’operazione che assume lo stesso nome della pellicola del 1987 e che vede la Sicilia, in particolare Enna, il punto di partenza di una maxi operazione contro il traffico di armi acquistate per corrispondenza dalla Polonia. Come riporta un comunicato stampa della stessa Polizia di Stato, nella vasta operazione sono state coinvolte ben 48 squadre mobili che hanno eseguito 78 perquisizioni sull’intero territorio nazionale portando alla luce un vero e proprio traffico illecito di armi. Alle persone indagate, 78 appunto, è stato contestato il reato di acquisto di armi per corrispondenza oltre che detenzione illegale di armi comuni da sparo/armi clandestine. Reati, questi, commessi tra il 2016 ed il 2017, periodo nel quale sono stati collocati gli acquisti dalla Polonia di armi ad aria compressa con potenza superiore rispetto ai limiti consentiti in Italia e quindi considerate a tutti gli effetti armi da fuoco.
LE INDAGINI
A far scattare le indagini, due anni fa, furono le segnalazioni relative ad un soggetto della provincia di Enna il quale, stando a quanto appreso dagli agenti, aveva acquistato svariati prodotti online usando carte di credito clonate. Durante le perquisizioni nel suo appartamento fu provata la presenza di merce di provenienza illecita acquistata principalmente online. Tra i vari prodotti acquistati da una società polacca anche un fucile ad aria compressa con relative munizioni e un cannocchiale di precisione per fucile. Le armi rinvenute nell’abitazione dell’uomo di Enna sono risultate clandestine poiché introdotte illegalmente sul territorio nazionale e per questo l’indagato fu arrestato con l’accusa di ricettazione di merce, provento di truffa e detenzione di arma clandestina. Dal suo arresto proseguirono le indagini circa la provenienza dell’arma acquistata online da un sito polacco e inviata in Italia tramite corriere. E così sono andate avanti le indagini al fine di capire se nel resto d’Italia vi fossero altri soggetti anche loro coinvolti, tra il 2016 e il 2017 nell’acquisto di armi dalla medesima società polacca online. Dopo la richiesta da parte della Procura, l’Autorità Giudiziaria straniera ha fornito 81 fatture relative all’acquisto di armi da parte di italiani, tutti identificati dalle forze dell’ordine e che hanno portato alla denuncia di 78 persone ed al sequestro di 92 armi di svariati modelli e tutte di fabbricazione straniera.