Dal vertice di Berlino fra Italia e Germania, l’esito è chiaro e lo stabilisce la stessa Angela Merkel: «L’Italia è uno dei Paesi che accoglie e ha accolto molti migranti, intendiamo collaborare molto strettamente su questo tema». Come dire, vicinanza all’Italia per non lasciarla “sola” anche nella “morsa” di Parigi che intende sfidare il predominio tedesco al Consiglio Ue. «La Germania è colpita molto direttamente, dunque è interesse di tutti», ha aggiunto la Merkel davanti ad un Conte soddisfatto per la bilaterale in cui non ha lesinato altri “richiami” all’Unione Europea, come avvenuto anche durante vertice con Macron. «Per l’emergenza migranti servono soluzioni europee, senza innescare dinamiche bilaterali che rischiano di costituire la fine di Schengen», ha spiegato il Presidente del Consiglio italiano davanti alla stampa al termine del vertice. «Le nostre frontiere sono quelle europee – ha aggiunto Conte – l’Italia non può continuare a fare da sola sui migranti», con immediata replica della Merkel che nella stessa giornata ha avuto a che fare con un “simil caso Salvini” all’interno del proprio governo «Potenziare Frontex e tutelare le frontiere esterne: affrontiamo i problemi di petto. Su richiesta dell’Italia, vogliamo aiutare anche con la nostra solidarietà, la solidarietà in Europa è una cosa che la Germania accoglie a braccia aperte».
ULTIMATUM SEEHOFER A MERKEL (CHE ACCETTA)
Il braccio di ferro interno al governo tedesco, per ora, lo vince il Ministro degli Interni Seehofer: la cancelliera tedesca Angela Merkel ha accettato “l’ultimatum” imposto dal ministro che prevede 15 giorni di tempo massimo per trovare un accordo con gli altri leader Ue sull’accoglienza/respingimento dei migranti. Se infatti non si trovasse una quadra la Germania chiuderebbe le frontiere, promette il Seehofer: la Merkel, preoccupata dalla tenuta della coalizione di maggioranza, ha sottostato alla posizione netta del ministro e oggi nel vertice col premier Conte non potrà che discutere di tali posizioni, dopo che in più di un’occasione Salvini e Seehofer si sono trovati sulla stessa linea d’onda. Il leader che esprime linea dura sui migranti ha di contro promesso alla Merkel una introduzione graduale delle nuove regole e soprattutto lascerebbe cadere l’idea contrastata da Merkel di respingere i migranti che hanno già fatto richiesta di asilo in uno dei Paesi Ue. Il Consiglio Ue di fine giugno potrebbe dunque segnare un punto di non ritorno per il nodo immigrazione, qualora una Europa già fratturata in più componenti non riuscisse a trovare un accordo soddisfacente a tutte le parti in gioco.
“ONG PAGATI DA SOROS NEL SALVARE MIGRANTI”
Nel tentativo di blindare i porti italiani, il Ministro Salvini volerà in Libia la prossima settimana per provare una operazione simile a quella portata avanti da Minniti in questi ultimi due anni: di contro, la partita “diplomatica” è giocata sul fronte europeo con il premier Conte che da Parigi vola a Berlino per rilanciare il tema comune dell’immigrazione. Intanto nel canale di Sicilia, solo nelle ultime 48 ore, sono giunte nuove navi della Guardia Costiera con a bordo circa 500 migranti disperati raccattati in mezzo al mare sui barconi provenienti dal Nord Africa. I porti italiani sono di nuovo “presi d’assalto” dopo la tregua dell’inverno e degli accordo stipulati da Minniti con le differenti tribù libiche. Per Salvini però il vero punto all’ordine del giorno deve essere, oltre a centri di raccolta, il lavoro delle Ong sul Mar Mediterraneo. «Ma puntiamo a migliorare. Con il no alle Ong mi pare che questi abbiano gettato la maschera. Non sono generosi, cristiani, che salvano il prossimo, ma nascondono precisi interessi economici. Sono finanziati direttamente da persone come Soros che non vuole aiutare i bambini che scappano, ma creare nuovi schiavi. Ecco perché continueremo a non far entrare le navi Ong e a dirottarle in altri Paesi», spiega il Ministro degl Interni.
SALVINI, “NOSTRE NAVI PIÙ VICINE A PORTI ITALIA”
Il Ministro degli Interni più “osservato” d’Europa: Matteo Salvini continua a far discutere sia dentro i confini italiani che fuori: a pochi giorni dal vertice di Parigi, oggi il premier Conte volerà a Berlino per la bilaterale con Angela Merkel, con il caso Aquarius e immigrazione che inevitabilmente sarà al centro della discussione (esattamente come avvenuto con Emmanuel Macron). Tanto la Germania quanto la Francia sono assai critiche alla maxi esposizione del Ministro leghista, con in più la Merkel che anche all’interno del suo Governo vive un momento assai difficile con il “fuoco amico” del proprio Ministro degli Interni Horst Seehofer. L’alleato di governo bavarese vorrebbe imporre infatti i respingimenti dei migranti registrati in altri Paesi ai confini: in questo modo aggirerebbe il regolamento di Dublino, facendo asse con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e proprio il nostro vicepremier Salvini. Si tenta la mediazione, con il tema immigrazione che rischia seriamente di far saltare il banco Ue già piuttosto deboluccio; «Lo Stato torna a fare lo Stato, salveremo sempre le vite umane, ma chiederemo alle nostre navi di stare piú vicine alle coste italiane. Nel Mediterraneo ci sono anche altri Paesi che possono intervenire», ha scritto Salvini oggi su Facebook, riaprendo ancora una volta la polemica interna ed estera sul fronte migranti.
IL “CASO” LIFELINE E IL VOLONTARIO PRESO DI MIRA DA SALVINI
«Chiederemo alle nostre navi, alla Guarda costiera di stare più vicini alle coste italiane, perchè in Mediterraneo ci sono tanti Paesi che possono intervenire, il Nordafrica, Francia, Spagna, Francia, Portogallo: non possiamo permetterci di portare mezza Africa sul territorio italiano», aveva già preannunciato il ministro dell’Interno ieri sera in collegamento col programma ‘Non è L’Arena’ su La7.» Non è solo Aquarius però il “casus belli” che ha messo Salvini nelle liste dei politici meno “simpatici” alle cancellerie europee: ieri una Ong tedesca, la Lifeline, ha scritto sui propri canali social (salvo poi rimuovere il tutto) che il Ministro italiano è sostanzialmente un fascista. Di contro allora, Salvini scrive su Twitter «Questo signore è nell’equipaggio della nave della Ong tedesca che, in attesa di caricare immigrati, mi dà del “fascista”… Rassicurante direi!», mostrando la foto di Soren Mode, volontario della LifeLine con tanto di cresta rossa e rasta su testa pelata e anello al naso. La rettifica della Ong non è bastata a Salvini che ha contrattaccato mettendosi ancora una volta in un muro contro muro con le associazioni che operano nel Mediterraneo sul fronte immigrazione. I porti italiani restano lo “snodo” determinante per capire cosa nei prossimi mesi avverrà in termini di cooperazione continentale e soprattutto in “redistribuzione” del carico immigrazione tra i vari Paesi Ue. Lo ripetiamo, il “banco” rischia di saltare da un momento all’altro..