La chiusura dell’Ipercoop di Avellino tiene in apprensione non soltanto i lavoratori del centro irpino, ma anche gli altri dipendenti della catena occupati nei negozi di Quarto e Afragola. La crisi toccherà anche gli altri Ipercoop della Campania? La speranza è ovviamente che non sia così. Intanto dalle segreterie nazionali di settore dei sindacati Cgil, Cisl e Uil a Distribuzione Centro Sud è arrivata una netta presa di posizione contro  i vertici aziendali:”Respingiamo decisamente l’impostazione seguita nel ritenere irreversibile la cessazione dei negozi connotati da andamenti gestionali non positivi, in quanto restiamo fermamente convinti che il pieno dispiegarsi di un confronto di merito volto a mitigare l’incidenza dei costi di struttura, prodromi ad un serio rilancio dei punti vendita, possa utilmente rispondere alla sfida di adattare le strutture di vendita alle potenzialità dei vari contesti commerciali serviti”. Come andrà a finire? (agg. di Dario D’Angelo)



IPERCOOP AVELLINO CHIUDE, LA DELUSIONE DEI LAVORATORI

L’Ipercoop di Avellino deve chiudere. Così hanno deciso i vertici aziendali, visto che la sede irpina della Coop, continua a registrare perdite. Peccato però che al suo interno lavorino svariati lavoratori, che da un giorno all’altro si sono di conseguenza ritrovati senza un’occupazione. AvellinoToday ha intervistato uno di questi, una donna che ha ammesso di lavorare presso l’Ipercoop in questione da ben 18 anni: «Ieri abbiamo avuto la drammatica notizia – spiega alle telecamere – che la Coop ha deciso di abbandonarci, è stato per noi un momento pazzesco, siamo rimasti scioccati da questa notizia, perché mai e mai e poi mai pensavamo che si verificasse tutto ciò. Quasi mi sembrava di vivere un incubo, eravamo storditi, sconcertati, attoniti, senza parole, siamo davvero sconvolti». I dipendenti sono delusi in particolare dal poco tatto della stessa Coop, e promettono battaglia: «Non hanno battuto ciglio – prosegue Cinzia – non si sono mossi dalle loro posizioni e noi abbiamo deciso di andare avanti, siamo persone per bene e non è giusto essere trattati così, lottiamo fino alla fine, non molliamo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CHIUDE L’IPERCOOP DI AVELLINO

L’Ipercoop di Avellino chiude: dopo settimane di tensione e incertezza, è giunta la decisione da parte della società che gestisce il punto vendita campano. Gravato da tempo da pesanti perdite, nonostante gli investimenti dell’ultimo periodo per il rilancio della struttura, l’Ipercoop abbassa definitivamente le serrande: l’ufficialità è giunta il 29 maggio 2018, con Distribuzione Centro Sud che ne ha dato l’annuncio ai sindacati nazionali e territoriali. Decisivo il fallimento della trattativa nata per il trasferimento dell’Ipercoop al gruppo Az, realtà calabrese della grande distribuzione molto attiva nel Meridione. Come sottolineato dai colleghi di avellinotoday.it, la cessione del punto vendita avrebbe presentato una valida alternativa alla chiusura, così da garantire la procesuzione del servizio del punto vendita e la continuità di occupazione dei dipendenti. La vicenda ha avuto anche un risvolto politico, con i funzionari al lavoro per cercare di salvare la situazione con un lungo lavoro di mediazione. Ma non c’è stato nulla da fare…



LAVORATORI IPERCOOP, LA LETTERA AL PAPA

Sono 139 i dipendenti che restano in mezzo a una strada, licenziati dall’azienda e rimasti senza lavoro. Martedì 5 giugno 2018 è previsto un vertice in regione Campania per verificare come garantire gli ammortizzatori sociali i dipendenti in questa fase di vertenza, con i lavorati che sono da venti giorni in sciopero e hanno organizzato una protesta. Come riportato da Repubblica, i dipendenti hanno anche scritto una lettera a Papa Francesco per raccontare il loro dramma: “Paghiamo noi lavoratori le scelte sbagliate del gruppo dirigente. Noi del Sud siamo la parte più debole e meno tutelata anche per la debolezza del sistema produttivo dei nostri territori. Chi da noi perde il lavoro non ha alcuna prospettiva se non la disperazione”. Una mossa, quella dei lavoratori, per cercare di fare cambiare idea al gruppo dirigente. Atteso, dunque, il vertice in Regione dove la tensione sarà altissima: “E’ indispensabile che ad interessarsi della vertenza sia anche il Ministero dello Sviluppo Economico. Ma è chiaro che in Regione la Coop dovrà dire con chiarezza quali sono le sue intenzioni e spiegare come mai, solo adesso, viene fuori una perdita di sei milioni di euro registrata, stando a quanto dichiarato dall’azienda, tra il 2014 e il 2017. Una circostanza che appare alquanto strana”, il commento di Francesco Todisco di Articolo Uno-Mdp.