Germania e Austria da oggi rafforzano i controlli sulle frontiere e sul Brennero. La misura è stata diramata due giorni fa, ma è entrata in vigore proprio nel giorno in cui a Roma ha giurato il governo di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i quali avevano annunciato polso fermo sull’immigrazione. Per contrastare il fenomeno dei viaggi illegali dei migranti sono state inviate più pattuglie di polizia. Da tempo operano sul Brennero pattuglie trilaterali composte da agenti italiani, austriaci e tedeschi per far fronte ai clandestini. «La decisione è stata il frutto di settimane di colloqui fra gli addetti alla sicurezza tedeschi e austriaci», ha dichiarato all’Ansa il capo della polizia federale a Monaco, Thomas Borowik. «L’intenzione è quella di evitare anche i molti incidenti di cui restano vittime i migranti che tentano di attraversare i confini illegalmente». La questione migranti è molto importante e rientra nelle agende di tutti i governi europei che si confrontano con il problema della crescente pressione dell’esodo dei profughi.
MIGRANTI, GERMANIA E AUSTRIA RAFFORZANO CONTROLLI SUL BRENNERO
L’ordine è stato diramato tre giorni fa, ma è il risultato di una decisione scaturita settimane fa da colloqui tra gli addetti alla sicurezza tedeschi e austriaci. I controlli riguarderanno sia il traffico stradale che quello ferroviario, soprattutto per quanto riguarda i camion e i treni merci che i trafficanti umani usano per portare i migranti a destinazione. Un viaggio molto pericoloso e su cui le organizzazioni criminali speculano con tariffe molto elevate. Già da alcuni anni la polizia tedesca insieme a quella federale della Baviera controllano tutte le autovetture e i pullman in transito in autostrada al confine di Kiefersfelden tra Austria e Germania. Il sistema ora è stato esteso anche al Brennero dove da tempo operano pattuglie trilaterali. Nel 2017 sono state 14.600 le persone che hanno tentato di superare illegalmente le frontiere, e 7.200 sono state rimandate indietro. Nei primi quattro mesi del 2018, invece, 3.800 persone hanno provato a superare illegalmente le frontiere e 2.100 sono state respinte. Un trend progressivamente in diminuzione.