Prende sempre più corpo l’ipotesi che la bambina di 3 anni rimasta strozzata con uno spago, figlia di due egiziani residenti in un appartamento in zona San Giovanni a Roma, stesse in realtà giocando con una fascetta da elettricista quando, per ragioni ancora tutte da chiarire, l’avrebbe stretta attorno alla propria gola rischiando l’asfissia. Un mix dunque tra un incidente domestico e un peccato d’ingenuità della piccola, che da venerdì sera è ricoverata all’Ospedale Bambin Gesù di Roma nel reparto di terapia intensiva. La mamma della bambina ha raccontato che in quei drammatici istanti si trovava in cucina per preparare la cena. Accortasi che la figlia era cianotica, in preda al panico sarebbe uscita sul pianerottolo bussando disperatamente alla porta della vicina di casa, come riportato dall’Ansa:”Mia figlia sta malissimo, aiutami”, avrebbe urlato la donna prima dell’arrivo dei soccorsi, successivi al taglio della fascetta ad opera della vicina di casa. (agg. di Dario D’Angelo)



BAMBINA SALVATA DA VICINA DI CASA

La bambina egiziana di 3 anni rimasta soffocata da uno spago mentre la mamma era intenta a cucinare nella loro abitazione nel quartiere San Giovanni di Roma è attualmente in stato di coma farmacologico al Bambin Gesù. Come riportato da Il Corriere della Sera, decisive per capire se la piccola riuscirà a recuperare saranno le prossime ore ma allo stesso tempo aumentano le speranze. I medici dell’ospedale pediatrico sul Gianicolo escludono per il momento che la bambina possa aver riportato dei danni cerebrali a causa di una mancanza di ossigeno, ma solamente un lieve danno polmonare. Emergono intanto ulteriori dettagli sull’accaduto: sembra che la mamma della bambina, una volta accortasi che la figlia era rimasta strozzata, sia uscita disperata sul pianerottolo ad allertare la vicina di casa. Quest’ultima si è immediatamente precipitata con un paio di forbici e ha provveduto a tagliare la fascetta, liberando così il collo della bambina. (agg. di Dario D’Angelo)



LA VERSIONE DELLA MAMMA

Gli agenti del commissariato San Giovanni e della Squadra Mobile sono intenzionati a fare piena luce sulle cause che hanno portato al ricovero d’urgenza all’ospedale Bambin Gesù di Roma di una bambina egiziana di 3 anni che si sarebbe strozzata con uno spago o con delle fascette da elettricista con le quali – forse – stava giocando. Ad essere ascoltati in queste ore sono stati i parenti della piccola, ma soprattutto la mamma, la stessa che ha dato l’allarme allertando il 112 intorno alle ore 20 di ieri segnalando che la figlia era cianotica. Stando a quanto riferito da Il Corriere della Sera, la donna avrebbe raccontato di trovarsi in un’altra stanza al momento dell’incidente e di aver chiamato la figlia per la cena: non vedendola arrivare si sarebbe recata a cercarla trovandosi davanti la bambina già priva di sensi. (agg. di Dario D’Angelo)



COME HA FATTO A STROZZARSI?

Continuano ad essere gravissime le condizioni di salute di una bimba egiziana di tre anni, ricoverata da questa mattina presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, in stato di coma. La bimba, stando alle indiscrezioni riportate da più media, si sarebbe strozzata con uno spago, un filo molto spesso usato per i lavori più disparati, o con una fascetta da elettricista, finita non si sa per quale motivo fra i suoi giochi. Gli inquirenti che stanno lavorando al caso stanno cercando di ricostruire con esattezza i fatti, anche perché i due genitori egiziani non avrebbero spiegato il perché sia accaduto. La domanda che si pongono è: come ha fatto una bimba di tre anni a legarsi uno spago o comunque una fascetta attorno al collo? Sia chiaro, i bimbi a volte sono capaci di cose impensabili, ma per strozzarsi con un filo o comunque stringere una fascetta, ci vuole forza e soprattutto la consapevolezza di quello che si sta facendo, cosa che invece un piccolo di tre anni non ha. Insomma, sono ancora moltissimi lati oscuri di questa vicenda: a breve le forze dell’ordine avranno forse tutte le risposte che cercano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FORSE STAVA USANDO UNA FASCETTA

Arrivano ulteriori dettagli circa l’episodio riguardante una bambina di 3 anni ricoverata in condizioni gravissime presso l’ospedale Bambin Gesù in Roma. Stando a quanto riportato poco fa dai colleghi del TgCom24.it, pare che la piccola non si sia strozzata con un filo di spago, bensì con una fascetta da elettricista. La figlia di due egiziani stava forse giocando con una fascetta, di solito utilizzata per fissare e vincolare cavi e tubi, finendo per strozzarsi. Tutta da chiarire la dinamica dei fatti, ma è molto probabile che i genitori si siano distratti un attimo, e la bimba ne abbia approfittato per fare una mossa sbagliata. Il classico episodio di incidente domestico, come se ne sentono ormai ogni giorno: basta un attimo di distrazione, con la mamma o il papà che rispondono al telefono, o che controllano il cibo sui fornelli, o che svolgono qualsiasi altra attività per pochi secondi, e succede la tragedia. La speranza è che possano arrivare il prima possibile aggiornamenti positivi circa le condizioni fisiche della piccola egiziana, attualmente ricoverata in coma. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BAMBINA DI 3 ANNI “IMPICCATA”

C’è una bambina di 3 anni in fin di vita a Roma. La piccola ha rischiato di soffocare dopo che uno spago le si è avvolto attorno al collo, per motivi ancora da accertare. A darne notizia è il portale RomaToday, che racconta come sono andati i fatti relativi a questa tragica vicenda, capitata in un appartamento in zona San Giovanni, precisamente in piazza Armenia. La madre, dopo un attimo di distrazione, ha trovato la figlia riversa a terra, cianotica, con un filo al collo. Accortasi di quanto stava accadendo ha subito chiamato il 118: «Correte mia figlia sta soffocando, sta morendo». Una volta giunti sul posto i medici hanno prestato le prime cure alla piccola, che è stata poi ricoverata d’urgenza in cordice rosso presso l’ospedale vicino San Giovanni Addolorata e quindi trasferita alla struttura del Bambino Gesù.

GLI INQUIRENTI STANNO CERCANDO DI RICOSTRUIRE L’ACCADUTO

L’episodio si è verificato nella serata di venerdì 1 giugno, attorno alle ore 20:00, e la piccola è figlia di genitori egiziani. Attualmente è in coma, in gravissime condizioni, e sta lottando da ore fra la vita e la morte. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’accaduto, il perché la piccola sia finita con uno spago al collo, ma per ora i genitori non sono riusciti a dare una spiegazione: forse un attimo di distrazione, il tempo di chiamarla per la cena in tavola, e la bambina si è trovata “impiccata” per poi perdere i sensi. Nell’appartamento dove si è verificato l’episodio sono giunti la polizia scientifica i poliziotti della Squadra Mobile che stanno appunto indagando.