La vita di Sant’Erasmo
Erasmo nasce in Anatolia, in Asia Occidentale, nel III secolo dopo Cristo. Fin da piccolo, decide di intraprendere la carriera ecclesiastica. Il suo impegno e la sua devozione, lo portano a diventare vescovo di Antiochia. Nella città, su ordine dell’imperatore Diocleziano, incominciano le persecuzioni nei confronti dei seguaci di Cristo. Erasmo è appunto un cristiano e, per questa ragione, è costretto a mettersi in fuga e a cercare un nascondiglio. In un primo momento, il vescovo riesce a salvarsi e a rifugiarsi in una caverna, situata sul monte Libano. Sette anni dopo Erasmo decide di ritornare ad Antiochia. Dopo poco tempo, il vescovo viene fatto prigioniero e viene portato, a causa del suo credo, in tribunale. L’Imperatore, che lo spinge in tutti i modi a compiere dei sacrifici agli idoli pagani. Erasmo, però, non si fa ingannare e rifiuta l’offerta di Diocleziano, decidendo di rimanere un fedele cristiano. Per questo motivo, il vescovo viene portato in carcere. Successivamente, il religioso viene miracolosamente liberato. Erasmo si reca così nell’Illirico, dove nell’arco di sette anni riesce a convertire alla Parola di Gesù ben 400 mila persone. Questa volta, anche l’imperatore Massimiliano sceglie di far arrestare e torturare il vescovo. Erasmo viene liberato per opera dell’arcangelo Michele, che lo porta a Formia. In questo luogo, il religioso muore, nel 303, dopo ben sette giorni di atroci sofferenze.
Feste e sagre in onore di Sant’Erasmo
Sant’Erasmo è il Patrono di Formia, dove il 2 giugno di ogni anno, in onore del vescovo di Antiochia vi è una Santa Messa nella Chiesa di Sant’Erasmo. Successivamente il simulacro del Patrono viene portato su un peschereccio, che si trova al molo Le Grotte, e che, per l’occasione, viene addobbato con una grande luminaria e con dei fiori. Sull’imbarcazione salgono il vescovo, il clero e molte autorità civili. Quindi, il peschereccio del Santo lascia il porto, seguito da altre barche. Al simulacro di Sant’Erasmo vengono lanciate delle corone di fiori, in ricordo di tutti coloro che hanno trovato la morte in mare. Al termine di questo meraviglioso evento, tutte le imbarcazioni tornano al porto e si scoppiano i fuochi d’artificio. In occasione della festa di Sant’Erasmo, a Formia, ci sono pure delle sagre, in cui i visitatori possono mangiare l’insalata con fave e lenticchie e il tortino di alici.