I rischi principali legati al lotto ritirato di acqua contaminata dell’azienda San Benedetto era legato al livello altissimo di idrocarburi. Ma cosa sono? Si tratta di composti organici che contengono solo atomi di carbonio e idrogeno. Sono utilizzati come combustibili e la fonte principale che ci permette di trovarli in natura è di origine fossile. L’azienda ha sottolineato però come le fonti sono totalmente esenti da possibile inquinamento, ma il fenomeno in questione sia legato a situazioni esterne completamente ai cicli produttivi aziendali. Sarà importante capire come questi idrocarburi sono entrati nel ciclo di produzione dell’acqua anche perché ovviamente con questi livelli i rischi per la salute sono decisamente alti. Non è da escludere che verranno fatti altri controlli incrociati anche su altri marchi di acqua per uno stato di allarmismo creato da questa situazione. (agg. di Matteo Fantozzi)
“INQUINAMENTO ESTERNO ALLE FONTI”
Il richiamo del Ministero della salute relativo al ritiro dal mercato di un lotto di acqua San Benedetto è avvenuto su indicazione del medesimo produttore in seguito all’accertata “presenza consistente di contaminanti idrocarburici”. Ciò, come spiega la stessa azienda, è stato appurato dopo i “campionamenti svolti dall’autorità sanitaria di competenza su alcune bottiglie prelevate presso un distributore automatico di bevande refrigerate che hanno rilevato una non conformità dovuta al superamento dei limiti per contaminanti idrocarburici aromatici”. La stessa società però, spiega Corriere.it, riguardo al richiamo del prodotto ha asserito che “si tratta di un fenomeno limitato a poche bottiglie ed esterno ai cicli produttivi aziendali”. E’ stato così appurato che tutte le fonti del gruppo San Benedetto sarebbero “esenti da inquinamento e perfettamente in regola con la legislazione vigente”. Avrebbe così deciso di procedere al ritiro non solo nel rispetto della legge ma soprattutto dei suoi numerosi consumatori. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IRONIA E PESSIMISMO SUI SOCIAL
“Presenza consistente di contaminanti idrocarburici”: per tale ragione, evidenziata nel richiamo del Ministro della Salute, si è reso necessario procedere al ritiro dal mercato delle bottiglie in Pet da 0,5 litri di acqua minerale San Benedetto – Fonte Primavera. La notizia è stata fornita con estrema chiarezza sia dal Ministero che dalla stessa azienda, che ha chiarito come tutti i prodotti non indicati nella comunicazione ministeriale siano assolutamente puri e spiegando la sua totale disponibilità a collaborare con chi di dovere al fine di accertare le causa del problema e procedere alla sua risoluzione. Nonostante questo però, molti consumatori si sono riversati sul web e in particolare sui social manifestando il loro malcontento. “Ma non avete capito nulla…il lotto di acqua #SanBenedetto contaminato è un nuovo energy drink”, c’è chi ironizza, mentre qualche altro utente si definisce meno ottimista: “Amico su wuazzapp mi manda un link in cui l’acqua San Benedetto e contaminata Solo l’acqua????? Oggi giorno e tutto contaminato”. Qualcuno, invece, si sarà fatto condizionare dalla notizia al punto da commentare: “Ogni volta che bevevo la San Benedetto naturale o mi veniva una colica addominale o una cistite (Escherichia Coli). Ho cambiato marca”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALTO TASSO IDROCARBURI AROMATICI
È stata una serie di campionamenti eseguiti su alcune bottigliette prese in un comune distributore automatico a far emergere come un lotto di acqua minerale naturale San Benedetto nel formato da mezzo litro che viene imbottigliata presso lo stabilimento Gran Guizza di Popoli: dalle analisi è risultato che quell’acqua presenta livelli di contaminanti idrocarburici aromatici troppo elevati e pertanto, dopo il comunicato da parte del Ministero della Salute che ha proceduto immediatamente al ritiro del lotto contaminato, sono arrivate le rassicurazioni da parte della stessa società che, pur invitando non consumare i prodotti appartenenti al suddetto lotto e a restituirli, ha precisato che si tratta di un caso per fortuna isolato (con scadenza 16 novembre 2019) e che non riguarda tutti gli altri tipi di acqua prodotti da San Benedetto per i quali si “assicura l’assoluta purezza”. Insomma, rischio limitato anche se resta comunque il timore relativo all’acqua contaminata dagli idrocarburi aromatici, ovvero delle molecole composte essenzialmente da carbonio e idrogeno e che solitamente sono presenti nel carbone e nel petrolio, motivo per cui risultato essere estremamente tossiche per l’uomo. (agg. di R. G. Flore)
RITIRATO LOTTO DI ACQUA SAN BENEDETTO CONTAMINATA
Nei giorni scorsi il Ministero della Salute aveva pubblicato sul proprio portale un avviso relativo al ritiro di un lotto di acqua minerale naturale San Benedetto – Fonte Primavera, nel formato da mezzo litro. Oggi, come spiega Corriere.it, si è provveduto al ritiro del lotto in oggetto. Il Ministero ha diramato un comunicato con il quale invita la popolazione a comportarsi nel modo più adeguato nel caso in cui dovesse avere in casa le bottigliette da mezzo litro di acqua naturale del marchio San Benedetto – Fonte Primavera imbottigliate nello stabilimento Guizza e con numero identificativo 23LB8137E, scadenza al 16/11/2019. Chi ne risulta in possesso, dunque, come deve comportarsi? Il consiglio è quello ovviamente di evitarne il consumo e di riportarla al negozio dove si è acquistata. Il motivo del ritiro, come spiega il Ministero, è l’elevato livello di alcuni idrocarburi trovati all’interno del lotto in questione e nello specifico: xilene, etilbenzene, trimetilbenzene e toluene. Nulla di preoccupante, invece, in riferimento agli altri lotti ritenuti sicuri al 100%. In seguito alla prima allerta era stato erroneamente diffuso un numero di lotto errato, ovvero 23LKB8137E, che invece non desta alcuna preoccupazione, come assicurato successivamente.
LA SOCIETÀ FA CHIAREZZA SUI SUOI PRODOTTI
Anche la società è prontamente intervenuta per fare chiarezza e tranquillizzare i propri consumatori, garantendo “l’assoluta purezza per tutti i prodotti e i lotti non indicati nella comunicazione”. Inoltre, come riferisce AdnKronos, la stessa società starebbe pienamente “collaborando con le autorità competenti per l’accertamento delle eventuali cause e la risoluzione della problematica”. Tutti gli impianti dove la Fonte Primavera è captata e imbottigliata, infine, “sono progettati, realizzati, collaudati e controllati in conformità agli standard di qualità più stringenti previsti dalle normative e adottati dal Gruppo San Benedetto”. San Benedetto ha comunque manifestato grande attenzione per la salute dei suoi consumatori spiegando di aver messo in atto tutte le possibile azioni a tutela degli stessi, a partire dal ritiro del prodotto, passando per la comunicazione alle autorità sanitarie di competenza e quindi alla verifica di tutte le opportune condizioni legate allo stoccaggio dei proprio prodotti.