5 milioni di euro la cifra sequestrata a Roberto Formigoni dalla Procura della Corte dei Conti di Milano per il Caso Maugeri, vicenda corruttiva relativa alla clinica che ha già portato a sei anni di condanna penale in primo grado per l’ex governatore della Lombardia. Disposto il sequestro vitalizio per i parlamentari, coN Formigoni che è stato senatore nella XV legislatura e deputato nella X e XII legislatura), ma non solo: tolto il trattamento pensionistico maturato da parlamentare europeo e vitalizio-indennità di fine mandato relativi alla rica di presidente della Regione Lombardia. 15 immobili e tre conti correnti in totale nel sequestro cautelare disposto dai pubblici ministeri. Il politico, che come vi abbiamo è stato condannato a versare una provvisionale risarcitoria di tre milioni di euro alla Lombardia, non ha ancora risarcito la Regione. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“NON HO QUEI SOLDI”

La Corte dei Conti di Milano ha disposto il sequestro di 5 milioni di euro nei confronti dell’ex presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni. Una notizia a cui ha voluto replicare lo stesso ex Governatore, che come riporta l’edizione online del quotidiano La Repubblica, ha bollato il tutto come una classica fake news: «Nulla posseggo – ammette il presidente delle Lombardia dal 1995 al 2013 – tutto quanto possedevo (poco in realtà) mi è stato già sequestrato da anni, per ordine della magistratura». Quindi Formigoni ribadisce: «La notizia che vuol far credere che io possegga un tesoretto da 5 milioni che può essere sequestrato è falso». A Formigoni sarebbe stato sequestrato il vitalizio previsto per gli ex senatori e deputati, nonché il trattamento pensionistico maturato in quanto parlamentare europeo, e infine, il vitalizio e l’indennità di fine mandato come presidente della regione Lombardia. Disposto infine il sequestro cautelare di 15 immobili e tre conti correnti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“DRENO’ RISORSE PUBBLICHE”

Doccia gelata per Roberto Formigori, oggetto di un sequestro di 5 milioni di euro ad opera della Procura della Corte dei Conti nell’ambito della Fondazione Salvatore Maugeri, l’ente ospedaliero che secondo i magistrati avrebbe beneficiato di finanziamenti illeciti dalla Regione Lombardia. Secondo i pm contabili, Formigoni “si è adoperato per ‘deviare’ la funzione pubblica a fini privati, avvalendosi dei ‘mediatori/agevolatorì Pierangelo Daccò e Antonio Simone, con interventi e pressioni sugli uffici regionali, mirati alla precisa finalità di drenare illecitamente una ingentissima quantità di risorse pubbliche, assegnate a copertura dei fondi destinati alle cosiddette funzioni non tariffabili”. Il sequestro è stato eseguito “a garanzia del credito risarcitorio dell’Amministrazione regionale, a fronte della commissione di illeciti dolosi motivati da ragioni economiche”. (agg. di Dario D’Angelo)



CASO MAUGERI, 5 MLN SEQUESTRATI A FORMIGONI

Torna al centro delle vicende delle cronache giudiziarie, l’ex presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni. Come riportato poco fa dall’edizione online del quotidiano Il Giorno, la Corte dei Conti di Milano ha disposto il sequestro di ben 5 milioni di euro all’ex governatore, somma che sarebbe stata realizzata illecitamente nell’ambito della vicenda Maugeri, questione che ha portato alla condanna dello stesso. Secondo i pubblici ministeri contabili, «emersa la distrazione dal finanziamento delle cosiddette funzioni non tariffabili, dei contributi regionali a finalità vincolata per l’importo stimato nell’invito a dedurre nella misura di euro 59.383.107». Si contesta quindi un danno di quasi 60 milioni di euro nei confronti della Regione Lombardia.

OLTRE 30 MILIONI DI EURO DI SEQUESTRI

Sempre in base a quanto emerso dalle indagini, è stato appurato un sistema illecito composto da alcuni soggetti interni all’amministrazione della regione Lombardia, tra cui l’ex governatore e Formigoni, nonché da soggetti esterni che hanno agito in maniera consapevole. Oltre ai 5 milioni di euro all’ex numero uno lombardo, posti sotto sequestro anche 4 milioni di euro dell’ex presidente della Fondazione Umberto Maugeri, 4 milioni all’ex direttore amministrativo Costantino Passerino, e infine, 10 milioni a testa all’ex faccendiere Pierangelo Daccò, e all’ex assessore Antonio Simone, questi ultimi già condannati anch’essi in sede penale. Un ammontare quindi che supera i 30 milioni di euro. L’11 luglio si terrà l’udienza che convaliderà o meno i sequestri suddetti.