Oggi, 21 giugno, è il giorno del solstizio d’estate, in cui si celebra l’inizio della stagione calda. Purtroppo è anche il giorno in cui ricorre il festival di Yulin, in Cina, dedicato alla carne canina. Come ogni anno, nella città del Guangxi, inizia oggi un evento, o meglio, una strage, che dura dieci giorni, e che porta alla morte di migliaia di cani. Nello stato cinese parlano di tradizione, ma in realtà sarebbe una semplice fiera a scopi commerciali. A segnalare lo scempio, Humane Society International, che si batte ormai da anni contro questo festival dell’orrore, e che con il passare del tempo ha acquisito sempre più partner, nuovi attivisti che si sono opposti fermamente alla mattanza. L’evento è nato nel 2010, e dopo una serie di lotte e iniziative da parte di varie associazioni canine, sembrerebbe vicino alla chiusura.



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Pare infatti che il governo si sia impegnato a fare chiudere il festival di Yulin, e la polizia è presente sul luogo, pattugliando i mercati e vietando la vendita di carne di cane. Peccato però che i controlli siano presenti solamente nella via principale, visto che in quelle laterali la mattanza sta continuando. Da settimane è stata organizzata una vera e propria task force di cacciatori, che ha rastrellato la zona, catturando più randagi possibili, e rubando anche i cuccioli dai cortili. Gli animali vengono quindi rinchiusi in gabbie e venduti al mercato di Yulin, dove vengono poi abbattuti spesso e volentieri con metodi brutali. L’anno scorso morirono ben 3.000 poveri cani.

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