L’incendio ha cominciato a divampare attorno alle 16, quando un mucchio di rifiuti a ha preso fuoco e una nube di fumo è diventata visibile in tutta la zona: sono di nuovo in fiamme, dopo quanto era accaduto nel settembre 2017 (evento che durò una settimana), i capannoni della Eredi Bertè di Mortara e per questo motivo si è reso necessario non solo l’intervento dei Vigili del Fuoco ma anche gli uomini dell’Arpa e Ats di Pavia per effettuare i primi rilevamenti dell’aria (si vuole scongiurare sul nascere il rischio diossina) oltre che i volontari della Croce Rossa. L’episodio odierno ha una sua rilevanza dato che, come detto, l’area dei capannoni sigillati della Eredi Bertè si trova in un’area che era stata sottoposta a sequestro dalla magistratura a seguita di una inchiesta che aveva messo nel mirino le cosiddette eco-mafie. Questa volta, l’incidente, di cui ancora non si conosce la natura, è avvenuto in uno dei siti che non contengono i rifiuti bruciati nel precedente incendio: tra le prime ipotesi, non volendo indirizzarsi sulla pista dolosa, ci potrebbe essere l’umidità di questi ultimi giorni che, generato dalle elevate temperature, potrebbe anche aver dato origine a un fenomeno di autocombustione. (agg. di R. G. Flore)



CAPANNONI IN FIAMME, IGNOTE LE CAUSE

Un nuovo incendio colpisce l’area della Eredi Bertè, dopo il maxi rogo di rifiuti divampato nel settembre dello scorso anno a Mortara. Poco dopo le 16 di oggi, venerdì 22 giugno, le fiamme si sono propagate davanti ad uno dei capannoni rimasti intatti nel primo incendio e si è alzata una colonna di fumo nero. L’area però è sotto sequestro dopo il precedente incendio, ma il nuovo rogo è divampato proprio dentro il perimetro dell’azienda che è ancora sigillato dalla magistratura. Come riportato dalla Provincia Pavese, davanti a questo capannone avrebbe preso fuoco del materiale stoccato sul piazzale, forse rifiuti che avevano già preso fuoco a settembre. Sul posto comunque sono intervenute quattro squadre dei vigili del fuoco da Mortara, Robbio, Givevano e Mede. Sono ancora da accertare invece le cause del rogo. Clicca qui per il video del rogo.



EREDI BERTÈ, NUOVO INCENDIO A MORTARA

Emergono le prime ipotesi in merito alle cause dell’incendio scoppiato alla Eredi Bertè di Mortara. Le prime fiamme sono comparse intorno all’area di un capannone non coinvolto nel precedente rogo, ma comunque posto sotto sequestro dopo l’imponente incendiò che scoppiò a settembre e durato diversi giorni. Con ogni probabilità le fiamme si sono sprigionate da alcuni rifiuti in gomma ancora presenti dal precedente e violento rogo. Alcune squadre di vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere le fiamme, ma sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Vigevano che stanno cercando di stabilire la natura delle fiamme. L’auspicio è che si riesca a scongiurare il rischio diossina che tenne col fiato sospeso la cittadinanza mortarese nove mesi fa e su cui sta indagando la procura di Pavia che aprì un fascicolo che ha come ipotesi di reato l’incendio doloso.

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