E’ una linea durissima quella adottata su tutti i fronti da Matteo Salvini e che ora compisce anche i vu cumprà, i classici venditori ambulanti che ogni estate prendono d’assalto le nostre spiagge. Obiettivo del ministro dell’Interno è quello di rendere i lidi più sicuri, in che modo? A suo dire, ovviamente mettendo al bando proprio gli ambulanti e punendo con multe salatissime coloro che acquistano prodotti contraffatti o usufruiscono di massaggi o tatuaggi durante la tintarella o affittano loro i locali. Come riporta Agi.it, il suo obiettivo Salvini lo ha ribadito non solo nel prossimo dispositivo “Spiagge sicure” ma anche all’assemblea di Confesercenti dove ha dichiarato: “Stop all’invasione dei vu cumprà sulle spiagge ma anche stop alla fabbricazione e diffusione di falsi prodotti griffati”. Secondo le indiscrezioni del quotidiano La Stampa, dunque, non ci resta che attendere la fine del mese quando la nuova direttiva ministeriale sarà messa a punto e destinata ufficialmente alle varie prefetture. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MULTE ANCHE PER GLI AMBULANTI IN SPIAGGIA
Salvini ha espresso tolleranza zero anche in spiaggia ed ha messo a punto un piano dettagliato con il quale combattere abusivi e “vu cumprà”. In che modo? Multando innanzitutto chi compra i loro prodotti e/o servizi. L’intento è quello di ripulire le spiagge italiane dagli insistenti venditori ambulanti di cocco, vestiti e borse ma anche punire chi contribuisce a rinvigorire il giro d’affari e chi addirittura mette a loro disposizione degli affitti. Secondo il piano “Spiagge Sicure” svelato da La Stampa, Salvini punterebbe così “non solo a presidiare i litorali italiani dall’assalto dei venditori ambulanti abusivi, ma anche a monitorare chi affitta loro alloggi e magazzini per la merce”. Se per chi acquista sulle spiagge le multe possono raggiungere i 7mila euro, non va meglio per chi invece vende. Come spiega Il Sole 24 Ore, la multa è ancora più salata in quanto in base a quanto previsto dal Dlgs n. 114/1998 le sanzioni vanno da 2.582 a 15.493 euro, più la confisca delle attrezzature e della merce. Eppure il piano di Salvini incontra qualche dubbio proprio in merito ai soldi da impiegare per potenziare gli organici. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL PIANO “SPIAGGE SICURE”
Si chiama “Spiagge sicure” la nuova direttiva fortemente voluta dal Ministero dell’Interno e che entrerà in vigore per la fine del mese di giugno, in concomitanza con l’inizio della bella stagione estiva. E così, dopo aver preso di mira i migranti, la questione “scorta” legata allo scrittore Roberto Saviano ed in ultimo la presunta inutilità dei vaccini, Matteo Salvini ora punta il dito anche contro i venditori ambulanti sulle spiagge ed annuncia multe salate per chi li asseconda acquistando occhiali da sole, abiti e borse contraffatte. Tra le regole del nuovo piano “Spiagge sicure” voluto da Salvini, spiega La Stampa, ci sarebbero anche i divieti in spiaggia di tatuaggi e massaggi, con annesse multe a chi paga per ottenerli. Tutto sarebbe mirato al monitoraggio dei venditori abusivi sui litorali italiani ma anche di coloro che mettono in affitto agli stessi alloggi e magazzini per la merce. Al momento, scrive il quotidiano torinese, il Viminale starebbe definendo le ultime linee guida volute da Salvini prima di poter essere inviato alle varie prefetture e prevede la piena collaborazione tra forze dell’ordine e polizia municipale nelle zone balneari.
MULTE SALATE A CHI ACQUISTA DA AMBULANTI IN SPIAGGIA
Un altro aspetto previsto dal dispositivo “Spiagge sicure” avrebbe a che fare proprio con la collaborazione tra forza dell’ordine e polizia municipale in quanto, scrive la Stampa, “per andare incontro alle esigenze dei sindaci, che avrebbero difficoltà ad attingere dalle casse comunali per potenziare gli organici dei vigili urbani, Salvini pensa di ricorrere ai fondi europei della legalità”. Possibilità ancora tutta da verificare dal momento che nessun paese dell’Unione Europea attinge a questo tipo di fondi per il pagamento degli straordinari alle forze dell’ordine. Certamente il fenomeno dei venditori ambulanti sulle spiagge è ben radicato nelle località balneari italiane e si ripete estate dopo estate. Secondo i dati diffusi da Confesercenti, l’abusivismo nei settori commercio e turismo porterebbe ad un giro di 22 miliardi di euro. Con il suo dispositivo, il neo ministro Salvini punta non solo a mettere fine alla presenza degli abusivi sulle spiagge italiane ma anche a coloro che, acquistando loro prodotti o servizi o affittando alloggi o magazzini, contribuiscono all’aumento del giro d’affari denunciato. Ed a proposito delle multe, spiega Il Sole 24 ore, chi acquista prodotti falsi rischia da 100 euro a 7mila euro, come previsto dalla legge n. 99 del 23 luglio 2009.