Il racconto dell’elettricista passante ha fatto intuire l’assoluta gravità e pericolosità di quanto ha passato la povera piccola di 3 anni questo pomeriggio: «All’arrivo dei vigili del fuoco – spiega Luca Noli – sono stato estratto anch’io. Sarò stato nel pozzo circa quindici, venti minuti con l’acqua gelida, ma mi sembrata un’eternità». Se la mamma della bimba non si fosse tuffata subito, tenendo la piccola attaccata al collo in attesa della fune calata dall’alto dal passante – avvisato dal nonno – sarebbe probabilmente morta di ipotermia, idem per quanto riguarda la stessa madre se quell’elettricista non avesse avuto la tempestiva volontà di calarsi nel pozzo. Ora la procura di Siena dovrà stabilire eventuali responsabilità e negligenze per quella buca rimasta aperta, mentre una pompa recuperava dell’acqua nelle falde gelide di San Quirico d’Orcia. 37 anni fa la tragedia di Alfredino ha risvegliato il terrore degli italiani per i pozzi, troppo spesso pericolosi specie per i più piccoli che vi si avvicinano: per fortuna questa volta l’esito è stato diverso.



BIMBA CADUTA NEL POZZO: SFIORATA LA TRAGEDIA

Una possibile tragedia che si trasforma, per una volta, in un lieto fine: accade tutto a San Quirico d’Orcia (Siena) dove una bimba di 3 anni è caduta in un pozzo aperto perché una posa stava tirando fuori l’acqua dalle falde gelide. La vicenda – che purtroppo ciclicamente riaccade nelle campagne italiane – ricorda sempre alla mente il caso del piccolo Alfredo Rampi, nella tragedia di Vermicino: questa volta però la piccola è volata nel pozzo profondo 7 metri nel terreno proprio nel giardino della sua abitazione ed è stata salvata solo dall’intervento incredibilmente tempestivo della madre che è riuscita ad accorgersi della situazione ed ha agito temendo il peggio. La figliola infatti ha rischiato di annegare rimanendo 20 minuti o quasi sotto il pozzo con dentro la mamma saltata giù per aiutarla e anche un passante intervenuto per risolvere definitivamente la situazione, sfiorando la tragedia. «Solo grazie al passante, avvertito da alcuni vicini, è stato possibile mettere in sicurezza mamma e bimba: l’uomo con una fune si è calato nel pozzo e le ha portate fuori», ha raccontato il Messaggero dopo che l’arrivo delle forze dell’ordine ha messo in sicurezza i tre scampati dall’assurda morte dentro due metri di acqua gelida per oltre 20 minuti. La piccola ha subito un fortissimo choc ed è andata in lieve ipotermia: è stata ricoverata all’ospedale di Siena ma se la caverà con qualche giorno di prognosi.



L’EROE-SOCCORRITORE: “NON CI HO PENSATO UN ATTIMO”

Salvi invece la madre e il passante-eroe che ha raccontato ai cronisti il suo pomeriggio di autentica “follia”: «Non ci ho pensato nemmeno un secondo, mi sono tolto le scarpe e mi sono buttato nel pozzo», ha spiegato Luca Noli, il soccorritore che a San Quirico d’Orcia ha evitato il peggio proprio a due passi dal centro storico. «Stavo andando al mio garage quando il nonno della piccola mi è venuto incontro chiedendomi aiuto, ho preso una cinghia dal mio camion e mi sono calato per sette metri nel pozzo, al buio, dove da circa venti minuti si trovavano, immerse in due metri di acqua, la bambina attaccata al collo della mamma che nel frattempo si era buttata per soccorrerla». Qualche minuto ancora e le due potevano essere rinvenute senza vita, senza l’intervento dell’elettricista che tempestivamente ha salvato le due giovani vite nel suo paese. I vigili del Fuoco sono poi arrivati e hanno estratto vivo il passante, rimasto altri 15 minuti nel pozzo dopo che aveva estratto la piccola e la mamma, risalite con la stessa fune lanciata dall’uomo. «La piccola era davvero spaventata e non voleva lasciare il collo della mamma. Allora abbiamo provato, insieme alla donna, a far finta che fosse un gioco e così si è lasciata legare», ha concluso Noli.

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