Non accennano a placarsi le tensioni sul fronte immigrazione che registra una nuova escalation della “guerra” diplomatica tra Francia e Italia. In mattinata infatti il presidente francese, Macron, aveva detto che in Italia non esiste nessuna crisi migratoria e per questo aveva invitato Salvini ad aprire i porti. A stretto giro di posta arrivano le repliche dello stesso Salvini che accusa lo stesso Macron di essere una persona arrogante e di non avere contezza delle cifre. A gettare benzina sul fuoco anche Di Maio, che non solo difende il collega vice premier ma indica la Francia come il nemico numero uno del Bel Paese. Le accuse non fanno altro che esasperare la tensione in vista del pre vertice dell’UE, nella riunione il “SI” dell’Italia non è per questo per nulla scontato.
Terzo giorno in mare per la Lifeline
Sta diventando drammatica la situazione a bordo della nave Lifeline, una nave di una ONG che continua a non avere il permesso di attracco ne nei porti italiani ne tanto meno in quelli maltesi. L’imbarcazione che può trasportare non più di cinquanta migranti è stracarica con 224 clandestini, a bordo iniziano a mancare i viveri e l’acqua, mentre il comandante ha chiesto coperte per proteggersi dal freddo. La nave staziona nelle acque maltesi ma le autorità dell’isola hanno negato il permesso di attracco a La Valletta. Un’altro mercantile chiamato dalla Lifeline con a bordo 110 migranti staziona invece dinanzi al porto di Pozzallo, anche in questo caso all’imbarcazione non è stato concesso il permesso di entrare nel porto italiano. Intanto la Guardia Costiera italiana ha emesso un avviso con il quale si invitano le navi mercantile che dovessero avvistare migranti a interessare la centrale operativa libica.
Oggi tre milioni di italiani alle urne
Si chiuderà oggi la tornata amministrativa per le elezione dei nuovi sindaci, con alle urne i cittadini che appartengono ai centri che sono andati al ballottaggio. In netta supremazia il centro destra, con la Lega che dovrà confermare non solo il successo alle ultime politiche, ma anche il balzo avanti sottolineato negli ultimi sondaggi. Si voterà in 75 grossi centri sopra i 15.000 abitanti, in tale contesto spiccano le sfide di Terni, Imperia, Ancona e Messina. Urne aperte dalle 07.00 alle 23.00, a seguire inizieranno le operazioni di spoglio.
Sotto accusa il numero unico per le emergenze
Torna sotto accusa il numero unico per le emergenze, quel 112 voluto su impostazione del 911 americano e mai entrato veramente in funzione. A riportare l’attenzione sul numero unico il rogo di Messina, rogo dove hanno perso la vita due fratellini in tenera età. Nel caso del’incendio nella città dello stretto la centrale operativa che è ubicata a Catania ha ricevuto l’allarme alle 4.07, l’operatore ha prima chiamato la questura e poi il 118, solo per ultimo alle 4.13 i vigili del fuoco, quest’ultimi sono usciti alle 4.14 e sono arrivati sul posto alle 4.21. Toccherà adesso alla procura verificare che le tempistiche siano congrue, e se si poteva “limare” qualche minuto sull’intervento, risparmio che forse poteva salvare la vita ai due fratellini tragicamente deceduti.
Mondiali, Germania salva all’ultimo tuffo
Si salva all’ultimo tuffo la Germania: non battere la Svezia avrebbe sancito una sorta di clamorosa eliminazione anticipata per i campioni del mondo in carica, invece al 95′ una punizione di Toni Kroos ha salvato i tedeschi: 2-1 agli svedesi che reclamano per l’arbitraggio del polacco Marciniak. Nelle altre partite della giornata, il Belgio regala spettacolo eliminando la Tunisia e garantendosi gli ottavi grazie ad un pirotecnico 5-2 con super prestazione di Lukaku e Hazard. 2-1 del Messico, ora vicinissimo agli ottavi ma non ancora qualificato, ad una Corea del Sud che saluta anticipatamente il Mondiale.