Dopo il “sì” di Salvini e Toninelli alla nave danese, arrivano – importanti – le parole dell’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante generale della Guardia Costiera, che suonano come una sorta di “avvertimento” al Governo e alla nuova linea dura sui migranti. «Abbiamo risposto sempre, sempre rispondiamo e sempre risponderemo a ciascuna chiamata di soccorso», spiega Pettorino in una intervista all’Ansa dove ribadisce quale è stato, è e sarà sempre il comportamento dei propri uomini. «Lo facciamo perché è un obbligo giuridico ma anche un obbligo che sentiamo moralmente: tutti gli uomini di mare, da sempre e anche in assenza di convenzioni, hanno portato soccorso e aiuto a chi si trova in difficoltà in mare. Noi non abbiamo mai lasciato solo nessuno in mare», conclude l’ammiraglio della Guardia Costiera. Intanto i profughi della Alexander Maersk sono giunti all’hotspot di Pozzallo per identificazione e prime pratiche di accoglienza, in attesa che il Consiglio Ue di giovedì possa certificare come si dovranno comportare i vari Stati nelle prossime settimane/mesi di sbarchi continui dal nord Africa sulle rotte del Mediterraneo.
IL MEDICO MORELLO, “HO FATTO UNA PROMESSA AD UNA BIMBA”
Sono tante le storie che giungono dall’Alexander Maersk, la nave cargo danese che la scorsa mezzanotte è sbarcata a Pozzallo, in Sicilia. Una di queste è riportata dall’agenzia Ansa, che ha raccolto le parole del medico marittimo locale, Vincenzo Morello, dopo essere salito per l’ispezione pre-sbarco: «Avevo promesso a quella bimba che presto gli avrei riportato il suo fratellino e adesso l’ho accontentata», racconta il dottore all’agenzia di stampa italiana, scendendo con in braccio un piccolo di 4 anni di origini sudanesi. Il bimbo era rimasto a bordo della nave assieme al padre, mentre la madre e le sue due sorelle erano state ricoverate negli scorsi giorni a seguito di una grave forma di gastroenterite che aveva colpito la sorellina di otto anni. Alla fine la famiglia è riuscita a riunirsi, fra le lacrime di gioia e i sorrisi. Una storia, una sorta di favola, che era già stata raccontata con emozione dal sindaco di Pozzalo (la potete trovare qui sotto). (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MULTA DA 200MILA EURO PER IL COMANDANTE DEL CARGO
Era una nave cargo che trasportava container, dunque il blocco durato giorni imposto dal ministro Salvini era del tutto irregolare, fuori da ogni convenzione e legge, non trattandosi di una Ong. Lo sbarco finalmente è avvenuto ancora una volta a Pozzallo in provincia di Ragusa, già protagonista di un evento analogo nelle scorse settimane, verso la mezzanotte dopo che la pioggia battente durata diverse ore aveva reso critica la situazione dei migranti che per ragioni di spazio dovevano stare all’aperto sui ponti del cargo carichi di container. Il comandante del cargo danese dovrà adesso pagare la salatissima multa di 200mila euro per aver deviato la sua rotta che lo doveva portare a Tunisi per aver raccolto i migranti mentre la mancata autorizzazione allo sbarco da parte delle autorità italiane rimane senza risposta, un fatto gravissimo che la dice lunga del clima di terrore che si sta instaurando nel Mediterraneo (Agg. Paolo Vites)
LA GIOIA DEL SINDACO
Torna a parlare il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, dopo lo sbarco della nave cargo Alexander Maersk, carica di migranti. Ieri il primo cittadino aveva espresso la sua soddisfazione per l’imminente arrivo dell’imbarcazione, e poche ore dopo, ha nuovamente rilasciato delle dichiarazioni, interpellato dai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Ammatuna confessa la propria gioia, in particolare per un evento: «Sono contento perché una famiglia si è riunita. Due giorni fa una mamma con una bambina affetta da gastroenterite è dovuta scendere dalla nave, e la donna ha dovuto portare con se la figlia più piccola che doveva allattare». Dopo i controlli di rito, le tre sono state riportate all’hot-spot, ma sulla nave cargo danese vi erano ancora due loro famigliari: «Hanno passato una notte poco tranquilla – ha proseguito il sindaco di Pozzallo – nonostante il conforto dei nostri operatori, perché avevano lasciato sulla nave il padre e fratellino». Il primo cittadino siciliano ha quindi chiosato: «Questa famiglia si riunirà e si tratta di un fatto dal punto di vista umano di straordinaria importanza». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA NAVE HA ATTRACCATO POCO DOPO LA MEZZANOTTE
Ha attraccato poco dopo la mezzanotte l’Alexander Maersk. La nave cargo danese, da giorni in mare con a bordo un carico di migranti di 110 persone, poi divenute 108 dopo i soccorsi della guardia costiera italiana, ha fatto il suo ingresso nel porto siciliano di Pozzallo, ormai 8 ore fa, ponendo così fine alla sua odissea. Per attraccare, la Maersk ha chiesto l’aiuto di un rimorchiatore e di un pilota a bordo, visto che la portacontainer è enorme, misura 113 metri di lunghezza, e l’equipaggio non conosce lo scalo. Il primo a scendere dall’imbarcazione è stato il medico marittimo Vincenzo Morello, che ha assicurato tutti di come la situazione fosse sotto controllo, non sottolineando particolari casi di malori. Hanno quindi preso il via le operazioni di sbarco e di accoglienza, con i migranti che hanno trovato il personale medico, le forze dell’ordine, e i volontari delle varie associazioni a terra. I profughi sono stati quindi visitati e poi schedati, e a breve verranno smistati in appositi centri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA MAERS HA L’OK DEL VIMINALE
Ha finalmente trovato un porto la nave cargo battente bandiere danese, Alexander Maersk, con a bordo i 110 migranti soccorsi durante gli scorsi giorni dalla Lifeline. Alla fine l’imbarcazione di cui sopra è approdata in Sicilia, presso il porto di Pozzallo, dove del resto si trovava ormai da giorni. Poco fa, come riferito da diversi organi di informazione online, a cominciare dall’agenzia Ansa, la nave ha ottenuto l’autorizzazione per l’attracco, ricevuta direttamente dal ministero dell’interno. Decisivo in tal senso é stato all’appello del sindaco dello stesso paesino siciliano, Roberto Ammatuna, che si era appunto esposto affinché le istituzioni potessero porre fine all’odissea della Maersk.
L’APPELLO DEL PRIMO CITTADINO DI POZZALLO
«Era una decisione attesa non solo da parte mia ma anche da tutta la città – le parole del primo cittadino – che ha vissuto con apprensione l’evolversi della situazione. Ringrazio il ministro Salvini per aver accettato la richiesta umanitaria che ho inoltrato e sono sicuro che la decisione assunta sia quella giusta». La nave entrerà in porto nel giro di un paio d’ore, e poco fa lo stesso sindaco assicurava che «La macchina organizzativa è già attivata ed accoglieremo con l’umanità di sempre queste persone che hanno sofferto, cercando di dare loro la dovuta assistenza e restituirgli il sorriso». Roberto Ammatuna ha concluso dicendo che quello di oggi è un giorno importante, visto che «è stato dimostrato che la solidarietà è ancora un sentimento diffuso». Negli scorsi giorni aveva mediato anche la ministra danese dell’immigrazione, Inger Stjoberg, affinché l’Italia accogliesse i migranti.