In un silenzio surreale, circa 35mila persone hanno assistito alla coreografia dei droni che, sulla musica dei Subsonica, hanno animato la “Festa di San Giovanni”. Stupore ed entusiasmo sui volti della gente che ha avuto la possibilità di assistere ad uno show senza precedenti. Come riporta La Stampa, infatti, non tutti hanno avuto la possibilità di poter vedere da vicino lo spettacolo. Molti, infatti, sono rimasti fuori dai varchi di accesso. La curiosità ha spinto la folla a riempire le piazze rispondendo all’appello dell’amministrazione comunale che, al passo con i tempi, ha offerto uno spettacolo moderno che è stato ampiamente apprezzato. Scommessa vinta, dunque, per la città di Torino che potrebbe utilizzare i droni anche per altri eventi. A rendere il tutto più affascinante, oltre alla musica, sono state anche le luci che hanno illuminato il cielo del capoluogo piemontese lasciando senza fiato i cittadini (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



TORINO: 20 MINUTI DI LUCI, COLORI E SUBSONICA

I tempi cambiano e la festa di San Giovanni a Torino si sposta a Piazza Castello per la coreografia dei droni che ha sostituito i tradizionali fuochi d’artificio. La novità è stata deciso dalla giunta Appendino, l’appalto dello show è andato a Intel, reduce dagli spettacoli di Las Vegas e Los Angeles. Lo spettacolo ha registrato un record di durata, visto che ci sono stati dodici minuti di volo continuo, colori e musica sulle note dei Subsonica. Ben ventimila persone con lo sguardo rivolto all’insù. Anche i costi sono stati faraonici per uno spettacolo che ha superato di poco la mezzora, e questo ha creato non poche polemiche. Si parla di 300mila euro, che però sono stati quasi completamente coperti dagli sponsor. Allestire uno spettacolo di questo tipo non è stato semplice anche dal punto di vista burocratico: per il volo di 200 droni Intel in modalità BLOS, quindi al di là del campo visuale dei piloti, serviva una mole di autorizzazioni. Ed è stata una responsabilità non da poco. 



TORINO, DRONI INTEL PER LA FESTA DI SAN GIOVANNI

I droni non hanno volato sopra la folla, ma di fronte ad essa, quindi sui Giardini Reali lasciati deserti per la festa di San Giovanni. Lo show è stato realizzato in modo tale che nessun drone passasse sopra la folla, ma comunque lo spettacolo è stato gestito da un software potente operato da una sola persona in grado di intervenire in caso di anomalia. Inoltre, lo spettacolo è avvenuto di notte, senza luci di navigazione: lo Shooting Star Intel non ha camera o luce, ma solo LED colorato che poi è determinante ai fini dello show. Non sono mancate le polemiche, perché lo show è stato visibile solamente però da chi era in piazza Castello e via Roma. Quindi la folla che si è radunata in piazza San Carlo fin quasi a Porta Nuova ha potuto godere poco o niente dell’esibizione. Troppo bassa la quota dei droni in volo per essere visibili da tutti. Al termine del light show c’è stato chi ha applaudito soddisfatto e chi è rimasto deluso. Clicca qui per il video del light show di Torino.