Grazie alle intercettazioni, emergono nuovi particolari a proposito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Latina e che ha scoperchiato un vero e proprio calderone in merito all’accoglienza dei migranti in alcuni centri della zona: sei gestori sono infatti finiti in manette con l’accusa di truffa (si parla di un giro di affari di oltre 4 milioni di euro) e maltrattamenti ai danni dei richiedenti asilo che vivevano nelle fatiscenti strutture che sui giornali di oggi vengono paragonate a una sorta di lager. Infatti, in una delle telefonate intercettate, uno dei gestori finiti in manette si vantava di quanto poco gli costasse, pro capite, mantenere i migranti che alloggiavano nel suo centro, vale a dire solo un euro e 66 centesimi al dì, comprensivi addirittura sia di pranzo sia di cena. Insomma, un affare che si allarga a macchia d’olio dato che i suddetti gestori erano riusciti a farsi assegnare la convenzione per ospitare i migranti e lucrare su di loro, tanto è vero che tra gli altri reati a loro contestati non c’è solo la truffa aggravata ma pure la frode nelle pubbliche forniture. (agg. di R. G. Flore)



GIRO D’AFFARI DA 4 MILIONI

Arrivano importanti aggiornamenti sulla vicenda di Latina, dove questa mattina sono stati arrestati sei gestori di centri migranti con l’accusa di truffa e di maltrattamenti. Come riportato da Rai News, parliamo di un giro di affari da 4 milioni di euro: prestazioni non effettuate e numero di migranti dichiarato inferiore rispetto a quanti ne venivano realmente assistiti. Tra i casi singoli, da segnalare quello del presidente di una società che è riuscito a guadagnare circa 600 mila euro in trenta mesi di attività grazie ai fondi messi a disposizione dalla prefettura per i migranti. E parte di questi fondi, inoltre, venivano utilizzati per pagare delle cerimonie e delle geste private: un esempio su tutti, il battesimo del figlio di uno dei membri dell’associazione criminale. Attesi ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore, con le forze dell’ordine e gli investigatori al lavoro per fare chiarezza sulla triste vicenda. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



I REATI IPOTIZZATI

Latina, arrestati sei gestori centri migranti: truffa e maltrattamenti. L’indagine è stata portata avanti dagli uomini della squadra mobile di Latina e da quelli del Commissariato di Fondi: come evidenziato dai colleghi di Tg Com 24, le forze dell’ordine hanno effettuato diversi sopralluoghi dall’interno dei centri, riscontrando “gravi e sistematiche” violazioni nell’esecuzione degli obblighi assunti dai estori dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) in sede di aggiudicazione delle gare nella partecipazione ai bandi in programma. Sono sei i responsabili di Onlus che sono stati arrestati in provincia di Latina: i reati ipotizzati sono quelli di falso, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture, maltrattamenti. Nei blitz delle forze dell’ordine, sono stati infatti evidenziati sovraffollamenti nelle strutture e carenze di natura igienico-sanitarie. E, soprattutto, il maltrattamento degli immigrati.



TRUFFA E MALTRATTAMENTI, ARRESTATI 6 GESTORI DI CENTRI MIGRANTI

TG Com 24 sottolinea che dalle intercettazioni è inoltre emerso che una Onlu si spartiva la gestione dei migranti richiedenti asilo con un’altra Onlus, senza alcuna comunicazione alla Prefettura di Latina. Latina Oggi sottolinea che sono stati scoperti una serie di guadagni illeciti in nome della solidarietà, tramite l’utilizzo dei fondi destinati all’accoglienza per fini personali. In programma alle ore 11.00 una conferenza stampa in Questura per illustrare i dettagli dell’operazione che ha portato all’arresto dei sei persone. Per quanto riguarda le sei misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Latina, due uomini sono finiti in carcere e quattro agli arresti domiciliari. Infine, non sono state rivelate le generalità degli uomini finiti nel mirino dell’indagine, ma sono attesi aggiornamenti dalla conferenza stampa in programma tra poche ore.