Bologna, assessore pro migranti minacciato di morte su Facebook: la vicenda di Matteo Lepore ha scosso l’opinione pubblica. “Caro assessore, il proiettile è già in canna, basta puntare e premere il grilletto”, queste le parole sotto una foto con dei proiettili condivisa da un utente, registrato come Galileo Fiorentini. Lepore però non si è fatto spaventare e ha scritto tramite la propria pagina personale: “NON CI FATE PAURA . Questa mattina ho trovato un proiettile sulla mia bacheca: ‘Caro assessore, il proiettile è già in canna, basta puntare e premere il grilletto’. Sotto al mio post di ieri dedicato ai funerali di Soumaila Sacko, sindacalista ucciso in Calabria. Ora esco e vado fare denuncia. Non bisogna avere timore di questa gente che vuole intimidire e gettare l’Italia nel buio dell’ODIO. Noi Amministratori abbiamo il compito ogni giorno di lavorare per la SPERANZA. A occhi aperti e a #portiaperti. #BOLOGNA CITTÀ SENZA PAURA”.

MATTEO LEPORE MINACCIATO DI MORTE

Matteo Lepore non si è lasciato intimidire da una minaccia di morte fatta sul social network e nelle ultime ore sono stati diversi i messaggi di vicinanza da parte dei rappresentati politici. “Solidarietà e vicinanza a Matteo Lepore. Nessuno puo’ intimidirci, andiamo avanti nel nostro impegno insieme” le parole su Twitter del segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina, seguito dal presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Caro Matteo Lepore non mollare perché non ci intimidiscono e non ci fermeranno. Siamo con te”. Sulla vicenda è intervenuta anche il sindaco Virginio Merola: “Questo è un Paese civile diviso da molte polemiche politiche, dopodiché ci sono anche gli stupidi. Se diventano la maggioranza è un problema, detto questo non sottovalutiamo nulla, sarà tutto consegnato alla magistratura”, le sue parole riportate da Repubblica. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle indagini delle forze dell’ordine, che proveranno a rintracciare l’autore delle minacce all’assessore bolognese.