Il ministro dell’interno, Matteo Salvini, ha preso spunto dal nuovo rapporto Censis, che racconta di come 4 italiani su 10 siano favorevoli ad ottenere il porto d’armi in maniera più agevole rispetto al sistema attuale, pubblicando un nuovo tweet. Il leader del Carroccio ha scritto: «Una nuova legge che permetta la #LegittimaDifesa delle persone perbene nelle proprie case è una nostra priorità». La legittima difesa è un argomento che spesso e volentieri crea dibattiti, soprattutto in Italia, paese dove le armi non sono diffuse a macchia d’olio come in altre nazioni, leggasi gli Stati Uniti. Abbiamo assistito spesso e volentieri a casi di benzinai, baristi, gioiellieri, o comunque, commercianti in generale o proprietari di immobili, arrestati dopo aver sparato e ucciso dei ladri che tentavano di svaligiargli il negozio o l’abitazione. Il vice-Premier intende lavorare su questa legge, cercando di proteggere le persone che vengono aggredite nei loro negozi o nelle loro case, evitando che subiscano un processo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MILANO CITTA’ PIU’ VIOLENTA, MA RIMINI SORPRENDE…

Sono davvero tanti e interessanti i dati emersi dal Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia di Censis e Federsicurezza. Al di là della questione “pistola-facile”, di cui vi parliamo qui in basso, sono interessanti i risultati circa i reati e la criminalità. In genere la violenza è diminuita negli ultimi 10 anni, visto che gli omicidi si sono praticamente dimezzati, passando da 611 a 343. Peccato però che la gente continui a non sentirsi sicura e basta analizzare il rapporto fra il numero di cittadini e il numero di reati per capirlo. A riguardo è sorprendente il caso di Rimini, dove vi sono 7.2 reati ogni 100 persone, città più violenta in assoluto da questo punto di vista ad eccezione della solita Milano, dove i reati sono 7.4. Segue poi Bologna a 6.6, con Torino e Prato a 6. In Italia il 21.4% della popolazione vive dove avviene il 30% dei reati, leggasi le provincie di Milano, Roma, Torino e Napoli. Le persone più preoccupate sono quelle con redditi bassi che vivono in contesti più disagiati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



4 ITALIANI SU 10 FAVOREVOLI ALLA PISTOLA “FACILE”

I cittadini italiani sarebbero favorevoli alla possibilità di ottenere un porto d’armi in maniera molto più semplice rispetto alla procedura attuale. Lo riferiscono i principali quotidiani online, citando l’ultimo rapporto Censis, da cui è emerso che il 39% degli italiani sarebbe appunto favore alla “pistola facile”, a criteri meno rigidi per assegnare le licenze di possesso di un’arma da fuoco come difesa personale. Si tratta di un dato in netto aumento rispetto all’ultimo rilevamento del 2015, che si assestava sul 26%. Cresce quindi la voglia di sicurezza fra la gente, forse “colpita” dai molteplici casi di cronaca nera degli ultimi tempi.



QUALCHE NUMERO DEL RAPPORTO CENSIS

Vediamo nel dettaglio qualche numero del rapporto Censis. La pistola “facile” piace al 51% di coloro che hanno al massimo la licenza media, e al 41% nella fascia d’età superiore ai 65 anni. In totale l’anno scorso erano 1.398.920 le licenze per porto d’armi, un incremento del 20% rispetto al 2014. Come stimato dal Censis “oggi complessivamente c’è un’arma da fuoco nelle case di quasi 4,5 milioni di italiani”. Come dicevamo, la gente è preoccupata dalla criminalità in aumento, dove Milano continua a regnare incontrastata con 237.365 reati commessi nel 2016, seguita da Roma, Torino e Napoli. Le persone si sentono però più a rischio al centro (il 35.9% degli intervistati), seguite dal nord-ovest (33%), ma è soprattutto nella aree metropolitane dove le persone hanno più paura, ben il 50.8%.