Resta inspiegabile tra tragedia che ha travolto una famiglia della provincia di Treviso in seguito alla decisione folle di un uomo di 39 anni, padre di famiglia e con una moglie, di togliersi la vita. Alla base del gesto potrebbe esserci una motivazione apparentemente banale come il ritiro della patente ma che unita ad un periodo difficile ed a qualche difficoltà di natura economica potrebbe aver spinto il 39enne a impiccarsi senza fornire alcuna spiegazione. Forse quella leggerezza che lo aveva portato al ritiro della patente lo scorso lunedì notte potrebbe avere avuto davvero un peso determinante. Quella sera, come spiega Corriere.it, si trovava con alcuni colleghi con i quali aveva festeggiato la nascita del figlio di uno di loro. La serata si era prolungata complice anche l’assenza dei figli e della moglie in vacanza al mare e così aveva brindato e forse bevuto un po’ più del solito. Quanto basta per essere incappato in un normale controllo dei carabinieri ed essere stato oggetto dei provvedimento che però avrebbe avuto un peso anche sul suo lavoro, impedendogli di svolgere la sua attività. Forse proprio questo avrebbe innescato in lui la decisione di farla finita. Ad ogni modo il suo gesto ha gettato in uno stato di choc totale amici e parenti, in particolare coloro che hanno ritrovato il suo corpo lo scorso mercoledì. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



POSITIVO AD ALCOLTEST: “GESTO INSPIEGABILE”

Gli amici più cari e i conoscenti ancora non si capacitano di come M.R., un uomo di 39 anni di Caonada di Montebelluna (in provincia di Treviso) abbia deciso di togliersi la vita: un gesto improvviso dettato dal momento o pianificato da tempo? Ad ogni modo, il suicidio di un barista oltre che rappresentate di commercio, che peraltro lascia una moglie d due figli, viene considerato inspiegabile da chi lo conosceva e l’unica possibile spiegazione, di fronte a una morte così inaspettata e assurda, secondo alcuni è da ricercare in quel ritiro della patente a causa di un alcoltest e che forse per il diretto interessato significava molto di più di quanto in apparenza si possa immaginare. Infatti, l’automobile era importantissima per il suo nuovo lavoro e il sospetto è che, magari unito ad altri fattori o circostanze di cui al momento non si sa ancora nulla, il ritiro della patente è stato l’evento che ha indotto l’uomo al tragico gesto. (Agg. di R. G. Flore)



MOGLIE E FIGLI ERANO AL MARE

Un uomo di 39 anni di Montebelluna, in provincia di Treviso, si è tolto la vita in un ricovero attrezzi mentre la moglie e i loro due bambini erano al mare. Il rinvenimento choc sarebbe avvenuto, come riporta Il Messaggero, proprio da parte di alcuni familiari della vittima la quale a sua volta non avrebbe lasciato alcun biglietto di addio rendendo davvero inspiegabile il gesto. Nella ricerca della verità sulle possibili cause che avrebbero scatenato una reazione così estrema da parte del 39enne, i carabinieri di Montebelluna sarebbero risaliti ad un solo episodio con protagonista l’uomo la notte nello scorso lunedì. Il 39enne, infatti, era stato fermato da una pattuglia dei Carabinieri nell’ambito di una semplice e comune attività di controllo ma, dopo essere stato sottoposto all’alcoltest, gli era stata ritirata la patente. Episodio, questo, che lo aveva ampiamente amareggiato. Potrebbe essere davvero questa la vicenda scatenante alla base del suicidio? Vero è che il 39enne era molto conosciuto in zona in quanto per anni aveva gestito un celebre e importante locale conosciuto come luogo di ritrovo dei giovani dell’hinterland montebellunese. Un impegno molto grande che lo portava lontano per diverso tempo dai suoi affetti. Per questa ragione aveva deciso di abbandonare l’attività lasciando l’esercizio alle sue collaboratrici più strette. Da circa un anno era diventato un rappresentante di birra esperto, attività questa che l’aveva riavvicinato alla sua famiglia.



COMUNITÀ SOTTO CHOC

La notizia della morte del 39enne, suicida mentre moglie e figli erano al mare, ha scosso molto l’intera comunità di Biadene che ha espresso nelle passate ore grande vicinanza alla famiglia della vittima. I genitori ed il fratello sono sprofondati nel dolore anche per via dell’assenza di spiegazioni al gesto estremo compiuto dal 39enne. Sconcerto anche tra gli amici che non riescono a comprendere cosa abbia spinto l’uomo, in un momento di debolezza a decidere di farla finita. “L’ho incontrato l’altro pomeriggio. Era sempre lo stesso, tranquillo e sereno. Era una persona spontanea, si metteva a disposizione per i lavori di giardinaggio. Mi sembrava sereno e felice”, ha dichiarato a Il Messaggero un caro amico. L’ipotesi che possa aver deciso di suicidarsi solo dopo il ritiro della patente appare assurda anche a chi lo conosceva bene. “Sono rimasto sconvolto. Solo in queste ultime ore ho sentito da altri amici che gli era stata ritirata la patente. Ma lui era un uomo che sapeva affrontare le difficoltà e poi aveva tantissimi amici che avrebbero potuto aiutarlo. Chissà cosa gli è passato per la testa l’altra notte”, ha aggiunto l’amico sotto choc.