L’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Benevento, cominciata nell’aprile dello scorso anno, è partita da una denuncia di un imprenditore edile, che accusava il sindaco di Cusano Mutri, in concorso con un tecnico esterno all’amministrazione comunale, in merito all’affidamento dei lavori a seguito dell’alluvione che aveva interessato la provincia sannita. Il sindaco Giuseppe Maturi avrebbe preteso il versamento di una tangente pari al 50% dell’importo di uno dei lavori appaltati. Le opere, che sono finite al centro dell’inchiesta, riguardavano la sistemazione della fognatura lungo il torrente Titerno, per un importo di 22mila euro, e la sistemazione dell’alveo dello stesso torrente per 13mila euro. Il sindaco, secondo il gip, avrebbe abusato della sua posizione con pressioni e minacce per ottenere 2mila euro come quota di 6.500,00 euro previsti. La somma finiva nelle mani del geometra che operava in stretta sinergia col sindaco, svolgendo dunque il ruolo di intermediario per la consegna del denaro da parte dell’imprenditore. (agg. di Silvana Palazzo)



NELL’OTTOBRE DEL 2015 MORIRONO DUE PERSONE

E’ stato arrestato il sindaco di Cusano Mutri, colpevole di aver ricevuto delle tangenti, in merito all’assegnazione dei lavori di emergenza post-alluvione del 2015. Quello di tre anni fa fu un evento naturale che causò due morti, oltre a ingenti danni alle abitazioni e al territorio. Era il 15 ottobre del 2015 quando, a seguito di violenti piogge, il Calore, il Sabato e il Tammaro, inondarono la zona del beneventino, ed in particolare i comuni di San Giorgio la Molara, Solopaca, Paupisi, Benevento, Montesarchio e Pietrelcina. Come detto sopra, furono due le vittime, una donna settantenne di Pago Veiano, travolta dalle acque, e un uomo di Varoni, che venne sepolto dal fango mentre stava tentando di liberare lo scantinato. Ingenti i danni al settore agricolo, praticamente devastato dall’evento, nonché agli allevamenti e al settore industriale. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ARRESTATO SINDACO DI CUSANO MATRI

Tangenti in occasione dell’alluvione del Sannio, nel beneventino, avvenuta durante l’autunno di tre anni fa. Le forze dell’ordine hanno arrestato questa mattina all’alba, il sindaco di Cusano Mutri (provincia di Benevento), Giuseppe Maturo, accusato di concussione. Il primo cittadino è finito nel mirino per aver percepito delle mazzette durante l’assegnazione dei lavori di urgenza in seguito ai danni provocati dall’alluvione del 2015. Assieme al sindaco, finito agli arresti domiciliari, fermato dalle forze dell’ordine anche il geometra dello stesso paese di circa 4 mila abitanti. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare sono stati quest’oggi i carabinieri del comando provinciale di Benevento, come richiesto dal gip sannita.



LE IMMAGINI INEQUIVOCABILI

Finito in manette anche un dirigente comunale nella stessa inchiesta e con le medesime accuse. Alle ore 11:00, fra poco meno di un’ora e mezza, si terrà una conferenza stampa in cui verranno illustrati tutti i dettagli di questa vicenda. In base a quanto scritto dai colleghi dell’edizione online di TgCom24.it, pare che sarebbero diversi gli episodi di concussioni che gli inquirenti avrebbero rilevato nel tempo. Inoltre, vi sarebbero dei filmati e delle foto, a testimonianza del passaggio di denaro da un imprenditore al sindaco di Cusano Mutri. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento.