Dalla piazza antistante la parrocchia di Santa Monica ad Ostia arriva il grido del Papa contro l’illegalità e i soprusi che questa terrà è costretta a subire da ormai troppi anni di “gestione” della criminalità organizzate dei vari clan mafiosi. «L’Eucaristia è il pane del futuro, che già ora fa pregustare un avvenire infinitamente più grande di ogni migliore aspettativa: è un anticipo concreto di ciò che ci sarà donato, è di fatto una prenotazione del Paradiso»: si riassume così il messaggio dell’omelia celebrata dal Pontefice per la festa del Corpus Domini. Proprio sull’Eucaristia insiste il Papa per accendere i riflettori su una terra per troppi anni “dimenticata” nel mare dell’illegalità e della corruzione: «Gesù desidera che siano abbattuti i muri dell’indifferenza e dell’omertà, divelte le inferriate dei soprusi e delle prepotenze, aperte le vie della giustizia, del decoro e della legalità. Avete provato situazioni dolorose; il Signore vuole esservi vicino», ha spiegato ancora Francesco dal pulpito davanti a migliaia di persone. «Il Signore ci chiama anche oggi a preparare il suo arrivo, anche in questa città il cui nome, Ostia, richiama proprio l’ingresso, la porta. L’ampio lido di questa città richiama alla bellezza di aprirsi e prendere il largo nella vita. Ma per far questo occorre sciogliere quei nodi che ci legano agli ormeggi della paura e dell’oppressione», ha ricordato ancora il Papa, prima di concludere in attesa della Processione, «L’Eucaristia invita a lasciarsi trasportare dall’onda di Gesù, a non rimanere zavorrati sulla spiaggia in attesa che qualcosa arrivi, ma a salpare liberi, coraggiosi, uniti». PROCESSIONE CORPUS DOMINI IN DIRETTA VIDEO STREAMING
ANGELUS DEL PAPA: “EUCARISTIA SEGNO DI AMORE CONCRETO”
Sempre durante l’Angelus di questo pomeriggio, il Pontefice ha voluto anticipare i temi della Celebrazione in programma tra meno di due ore ad Ostia sottolineando la centralità del Corpus Domini. «Ogni celebrazione eucaristica, mentre costituisce un atto di culto pubblico a Dio, rimanda alla vita e alle vicende concrete della nostra esistenza», spiega Papa Francesco dal balcone di Piazza San Pietro. Non solo, secondo il Santo Padre la festa del Corpus Domini è una scuola di «amore concreto, paziente e sacrificato, come Gesù sulla Croce». Poi ha esaltato la partecipazione di tantissime comunità alle varie processioni previste per questa festa particolare del Corpus Domini in tutta Italia, aggiungendo «anch’io questa sera, a Ostia – come fece il Beato Paolo VI 50 anni fa – celebrerò la Messa, a cui seguirà la processione con il Santissimo Sacramento». (agg. di Niccolò Magnani)
”GESÙ VIENE INCONTRO NELL’EUCARISTIA”
In attesa della processione prevista ad Ostia questa sera, l’intera comunità cristiana si raduna in tutte le Diocesi del mondo per celebrare la festa del Corpus Domini: intensa e molto acuta la riflessione che il Vescovo di Carpi, Mons. Francesco Cavina ha donato ai propri fedeli e a tutta la comunità cristiana (rilanciata da Aci Stampa e dai principali organi di stampa cattolica). Scelto tra i tantissimi che hanno introdotto al Mistero del Corpus Domini, il presule ha voluto ricordare che il Figlio di Dio ci viene incontro all’interno del Sacramento dell’Eucaristia non solo come memoria dell’Ultima cena ma come esperienza presente e carnale. «In questo banchetto Gesù offre ai discepoli il suo corpo ed il suo sangue, cioè se stesso, nei segni del pane e del vino. La ragione di questo straordinario dono è da ricercarsi nel fatto che Gesù sta per morire, e non vuole lasciare soli i suoi amici. L’Eucarestia, da Lui istituita, sarà nel futuro la forma della Sua presenza. Cristo, dunque, si congeda, eppure rimane presente tra noi perché possiamo godere della comunione con Lui e avere pienezza di vita e gioia vera». Poco fa Papa Francesco, salutando la Piazza San Pietro per il consueto Angelus domenicale, ha voluto ricordare la grande festa di oggi dedicata al Corpo di Gesù: «”Prendete, questo è il mio corpo e il mio sangue”: in forza di quel testamento d’amore ogni cristiano si raduna ogni giorno e ogni domenica nell’Eucaristia, attratti dalla sua presenza reale i cristiani lo adorano e lo contemplano nel pane diventato suo corpo. Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia noi facciamo esperienza della nuova alleanza che realizza in pienezza la comunione tra Dio e noi. In quanto partecipi, pur piccoli e poveri, noi contribuiamo a modificare la storia come vuole Dio».
PARROCO AD OSTIA: “RITROVARE SENSO DELLA COMUNITÀ”
Una lunga e popolosa processione attenderà oggi Papa Francesco ad Ostia per festeggiare il senso profondo del Corpo di Cristo in una comunità come quella della periferia romana attraversata dai ben noti casi di cronaca nerissima che portano Ostia tra le peggiori località per la presenza di una criminalità organizzata e radicata. Qui, più di altri luoghi, è necessaria la presenza di Gesù e della speranza infusa dalla sua testimonianza a tutti, grandi e piccini: e qui il Papa ha scelto di ripercorrere le orme di Paolo VI per rinnovare il messaggio del Corpus Domini, la vera vittoria di Cristo sulla morte e sul male. «Ostia e le otto parrocchie della XXVI prefettura della diocesi di Roma sono in fermento. Oltre l’amatissimo Pontefice vedremo portare in processione Gesù nell’Eucaristia che è il vero protagonista in un territorio dove la vita cristiana ha bisogno di ritrovare il senso profondo della comunità unita nei valori dell’altro che non è un antagonista ma un fratello e un cittadino da rispettare», ha spiegato a Vatican News Don Salvatore Tanzillo, parroco e prefetto della parrocchia di Sant’Agostino Vescovo. Per il prete e per tutta la comunità cristiana di Ostia – autentico “nomen omen” per questa festa – l’opportunità di oggi nella festa del Corpus Domini è quella di «ritrovare il bene comune e una convivenza non condizionata dalla paura e dell’indifferenza, soprattutto nel mondo giovanile».
LA FESTA DEL CORPO DI CRISTO
La Chiesa Cattolica celebra il 3 giugno la festa del Corpus Domini con le Sante Messe di tutto il globo dedicate alla memoria e al miracolo del Corpo di Cristo nel mistero dell’Eucaristia: è una festa di precetto che chiude di fatto il ciclo delle feste del periodo post Pasqua nella cristianità, celebrando il mistero dell’Eucaristia istituita da Gesù nell’Ultima Cena. In particolare, in questa festa storica della Chiesa, si celebra la relazione esistente tra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo di Cristo e il suo Corpo Mistico attuale, differenziandosi così dalla celebrazione del Giovedì Santo con l’Ultima Cena del Signore poco prima della Pasqua. Il Corpus Domini ha una storia abbastanza “recente” rispetto alla fondazione della Cristianità, dato che è stata istituita grazie ad una suora che nel 1246 per prima volle realmente celebrare il mistero dell’Eucaristia in una festa vera e propria, diversa dal clima di riflessiva mestizia e meditazione durante il Giovedì Santo. Si era in Belgio, a Liegi, e la storia divenne in rapido tempo “internazionale”: nel 1208 la beata Giuliana di Retìne, priora nel Monastero di Monte Cornelio presso Liegi, «vide durante un’estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però da un lato da una linea rimasta in ombra: da Dio intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo, che ancora mancava di una solennità in onore del SS. Sacramento», riporta Famiglia Cristiana.
CORPUS DOMINI, COS’E’? IL MIRACOLO DI BOLSENA
La richiesta pervenne al Vescovo che decise di istituire la festa del Corpus Domini la data del giovedì dopo l’ottava della Trinità: ma per giungere poi anche a Roma, in Vaticano, occorrevano ancora qualche anno prima di giungere a Bolsena, teatro della seconda e decisiva miracolosa vicenda legata all’Eucaristia. Nel 1263 un prete boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a dir messa a Bolsena ed al momento dell’Eucarestia, nello spezzare l’ostia consacrata al Signore, fu pervaso dal dubbio estremo che essa contenesse veramente il corpo di Cristo. Intervenne però il miracolo della stessa Eucaristia visto che immediatamente pare che dall’ostia uscirono alcune gocce di sangue che macchiarono indelebilmente il bianco corporale del prete boemo oltre ad alcune pietre dell’altare che ancora oggi sono custodite all’interno della basilica di Santa Lucia. A quel punto Papa Urbano IV istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini estendendola dalla circoscrizione di Liegi a tutta la cristianità.
SULLE ORME DI PAPA PAOLO VI
Per la celebrazione del Corpus Domini di questo 3 giugno 2018, il Papa ha deciso di percorrere le orme di Paolo VI di cui a ottobre proclamerà le canonizzazione definitiva: dalle ore 18 di questo pomeriggio, Francesco celebrerà la festa del Corpo del Signore da Ostia, nella piazza antistante la parrocchia di Santa Monica. Al termine la processione con il Santissimo Sacramento e la benedizione eucaristica del Pontefice: oltre al Pontefice, ci saranno anche il vicario della Diocesi di Roma, l’arcivescovo Angelo De Donatis, i vescovi ausiliari e i sacerdoti delle parrocchie di Ostia. Con la diretta video tv su Tv 2000 e in streaming live sul canale YouTube di Vatican Media, la Chiesa ricorda il mistero del Corpus Domini dalla difficile periferia romana del litorale ostiense: esattamente 50 anni fa Papa Paolo VI presiedette – era il 13 giugno 1968 – la celebrazione del Corpus Domini a Ostia. Ai cittadini ostiensi, il prossimo Santo Papa Montini rivolgeva queste parole ormai mezzo secolo fa: «qua Noi personalmente siamo venuti per dimostrarvi come voi Ci siate Figli e Fratelli, non solo come cattolici e credenti, ma altresì come fedeli della Nostra Diocesi, e perciò a Noi cari anche per questo titolo di speciale comunione: siete Nostri diocesani! e come tali vi consideriamo in quel rapporto speciale d’interesse, di cura e d’amore, che la Chiesa stabilisce promovendo e determinando il suo ministero pastorale», come riportate da Aci Stampa. Il Papa quest’anno ricorda dunque – nel celebrare la centralità del Corpo di Gesù – proprio la figura e la paternità di Paolo VI, uno degli uomini più importanti del Novecento religioso, culturale e politico.