Arriva da L’Espresso una nuova inchiesta sugli affari dei cassieri della Lega scelti direttamente da Matteo Salvini, segretario del partito nonché neo ministro degli Interni. Tutto parte da un piccolo studio sito in via Angelo Maj al civico 24 a Bergamo, dove lavorano in qualità di contabili Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba. Entrambi, a partire dal 2014 sono entrati a far parte dell’amministrazione della Lega. A questi nomi se ne affianca un altro, ben più noto, quello di Giulio Centemero, tesoriere ufficiale del partito leghista e fortemente voluto da Salvini per gestire i conti dopo gli scandali della truffa sui rimborsi elettorali all’epoca di Bossi e Belsito. Eccoli, dunque, i tre cassieri di Salvini: Di Rubba, Manzoni e Centemero. Tutti classe 1979 e con una laurea in economia e commercio all’università di Bergamo, da quasi un ventennio si conoscono bene. Al vertice del trio ci sarebbe proprio il neo eletto alla Camera e tesoriere, Centemero. Secondo quanto emerso, i tre gestiscono decine di società con base in via Angelo Maj a Bergamo ma sette delle quali controllate tramite fiduciarie italiane (e un’anonima impresa svizzera) da una holding in Lussemburgo che farebbe capo a un’ulteriore fiduciaria. Riuscire a scoprire chi siano i reali proprietari delle società diventa così un’impresa alquanto ardua, così come conoscere l’origine dei capitali con i quali sono state costituite. Da questa fitta ragnatela di fiduciarie, però attraverso il flusso di denaro si arriva dritti nel Granducato, uno dei maggiori paradisi fiscali d’Europa. Tra gli affari dei cassieri della Lega, spunta un’impresa che si occupa di noleggio auto e della quale risultano proprietari Manzoni e Di Rubba ma anche una tipografia della bergamasca, i cui fatturati si sono impennati proprio con la presenza di Salvini.



INCHIESTA DE L’ESPRESSO: LE ATTUALI CARICHE DEI CASSIERI

L’inchiesta condotta da L’Espresso e presente sull’ultimo numero in edicola, ha messo in luce anche le attuali cariche ricoperte da Manzoni e Di Rubba che avrebbero un ruolo all’interno della Lega. Il primo è direttore amministrativo del gruppo parlamentare alla Camera, mentre il secondo è revisore legale del gruppo Lega al Senato. Compiti certamente delicati ai quali si affiancano gli incarichi nella Pontida Fin e nella Fin Group. L’Espresso ha chiesto ai tre cassieri di Salvini conto circa i beneficiari delle fiduciarie, ma tutti e tre hanno replicato asserendo che le sette aziende in questione non avrebbero alcun legame con la Lega. Ciò che non torna però è il fatto che in una delle imprese l’amministratore risulta essere Centemero, tesoriere della Lega, mentre in una seconda lo stesso ruolo è ricoperto da Manzoni. Non solo: nel medesimo studio di via Angelo Maj è registrata anche l’associazione culturale “Più Voci” fondata dai tre cassieri al fine di incamerare i contributi dagli imprenditori. Su questo punto la Lega ha replicato, attraverso il suo tesoriere: “I soldi ricevuti non sono stati trasferiti al partito o utilizzati in attività di carattere politico, come ad esempio la campagna elettorale”. Centemero ha però chiarito come i progetti di sostegno dell’associazione siano stati indirizzati su Radio Padania e su Il Populista, dunque a sostenere l’informazione dei media leghisti. 

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