Una nuova aggressione ai danni di un medico, questa volta, avvenuta a Palermo. Come racconta il portale Live Sicilia, nella nottata di ieri un dottore di 40 anni dell’ospedale Villa Sofia è stato aggredito dal figlio del paziente: un uomo è giunto al pronto soccorso dopo essere stato investito da un’automobile, e non si sa per quale motivo preciso, il figlio ha afferrato per il collo il medico di turno, colpendolo ripetutamente con dei pugni alla testa. La sala è rimasta bloccata per circa un’ora, complice l’intervento delle forze dell’ordine, mentre padre e figlio (insieme ad altri famigliari presenti), fuggivano dalla struttura ospedaliera. Gli aggressori vivono nel quartiere Zen del capoluogo siciliano, e le forze dell’ordine si sono subito messe al lavoro per cercare di rintracciare i due malviventi.



LA DENUNCIA DEL SINDACATO CIMO

A denunciare l’ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale medico sanitario, è il Cimo, il sindacato dei medici: «L’impianto di videosorveglianza – denuncia il Cimo – non è in funzione, i controlli non sono adeguati, è giunto il momento che tutti, direttori generali e governo, intervengano per risolvere la situazione che denunciamo ormai da troppi anni. Il personale medico e infermieristico attende provvedimenti seri una volte e per tutte». Il Cimo non intende rassegnarsi di fronte ad una nuova aggressione nei confronti dei proprio iscritti: «Il sindacato – fanno sapere – si costituirà parte civile a difesa dei colleghi, rei di essere servitori delle istituzioni senza tutele istituzionali». Come vi raccontiamo quasi ogni giorno, spesso e volentieri i medici o il personale delle autoambulanze, viene aggredito da parenti o amici delle vittime, senza alcun apparente motivo.

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