Milano, prende a cinghiate la moglie davanti alla figlia: arrestato un afgano. La vicenda ha avuto luogo in Zona Selinunte: secondo quanto raccolto dai colleghi di Repubblica, il trentenne è stato arrestato dalle forze dell’ordine con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie, una connazionale di 22 anni. La donna è stata picchiata a cinghiate e l’uomo non si è fatto scrupoli ad usare la violenza davanti agli occhi della figlia di appena due anni. L’allarme è scattato verso le ore 10.00: è stato dato da un dipendente della società del gas che in quei minuti stava installando all’interno del loro palazzo dei contatori. L’uomo ha sentito le urla di aiuto della donna ed il pianto della piccola proveniente della loro abitazione: chiamati subito i carabinieri, che si sono presentati con immediatezza alla residenza della coppia di origini afghane.
DONNA COSTRETTA A MATRIMONIO COMBINATO
E’ stata la stessa vittima a chiedere al dipendente della società di gas di contattare le forze dell’ordine: sulle braccia della donna evidenti segni dei colpi di cintura inferti dal compagno. La ventiduenne ha rivelato di essere da tempo vittima di violenze da parte del marito, sposato in un matrimonio combinato al quale non aveva avuto modo di opporsi. Il violento, un immigrato con regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato: secondo quanto riportato da Repubblica, in passato aveva sferrato anche una coltellata alla moglie, che però non aveva sporto denuncia. Ancora una storia che vede al centro i matrimoni combinati e i maltrattamenti in famiglia: appena due mesi fa, a fine aprile, vi abbiamo raccontato la storia di Sana, la pachistana uccisa dai familiari in patria perché si era rifiutata di accettare le nozze imposte. Per fortuna, in questa occasione, non dobbiamo parlare di morti.