Sono moltissimi i parenti e gli amici che si sono recati presso la camera mortuaria dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, per dare un ultimo saluto ad Alessandro. Il 32enne palermitano è morto la scorsa notte, dopo un incidente in moto. Testimoni che hanno assistito alla scena, raccontano di come il centauro abbia perso il controllo del proprio mezzo dopo essere passato sopra un tombino affossato, e aver quindi sbattuto contro un muro, un impatto che gli è stato fatale. L’incidente, come scrive il quotidiano La Repubblica, è avvenuto precisamente in viale Regione siciliana, in direzione Trapani, al civico 9.590, vicino al magazzino Leroy Merlin e al distributore di carburante Esso. Il ragazzo aveva appena accompagnato a casa la fidanzata, e pochi minuti dopo, l’incidente fatale. Le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi per cercare di capire le cause dell’incidente. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



INCIDENTE MORTALE PER UN 32ENNE

Incidente mortale verificatosi questa notte a Palermo. In viale Regina Siciliana ha perso la vita un giovane motociclista di appena 32 anni, Alessandro Salamone, che guidava una due ruote di grossa cilindrata. Un destino beffardo quello del ragazzo siciliano, visto che la Kawasaki su cui era in sella, era stata acquistata dallo stesso soltanto tre giorni prima. Come riferisce La Repubblica, Alessandro ha perso il controllo del proprio mezzo, andando poi ad impattare contro un muro. Nello scontro il giovane ha riportato gravissime lesioni, e l’intervento del 118, giunto sul luogo dell’incidente pochi minuti dopo, a nulla è servito, visto che il centauro è morto in ambulanza mentre stava per essere ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Villa Sofia.



LA TESTIMONIANZA DELL’AMICO

La vittima stava rientrando presso la propria abitazione dopo una serata con amici passata alla gelateria di piazza San Domenico. A causare la perdita di controllo della moto, e il conseguente scontro con il muro, potrebbe essere stato un tombino infossato nel terreno, come riferisce Edoardo, testimone dell’incidente: «Un tombino sprofondato nell’asfalto – racconta a La Repubblica – gli ha fatto perdere il controllo della moto. Ero dietro di lui, l’ho visto sbandare e poi uscire di strada. Quel maledetto tombino gli è costato la vita». Da escludere l’inesperienza, come raccontato da altri amici che parlano di motociclista esperto, «Conosceva quella strada a memoria – dicono – chissà quante volte avrà evitato quel tombino, tutti lo conosciamo e camminiamo a sinistra in quel tratto».

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