Un camion dei rifiuti ha sventrato ieri mattina il porticato rinascimentale della chiesa di San Michele e Francesco in Carmignano, provincia di Prato. L’incidente è avvenuto all’alba, e l’autista del compattatore è rimasto illeso, un po’ meno lo storico edificio, che ha subito danni davvero ingenti. Come riporta l’edizione online del quotidiano La Nazione, la pieve di San Michele, chiesa del trecento, è una delle più importanti della zona, e ospita numerose opere fra cui la Visitazione cinquecentesca del Pontormo. Il camion è finito frontalmente contro il porticato, molto probabilmente per una retromarcia che non è entrata alla perfezione: convinto di procedere in retro, l’autista del mezzo Alia ha accelerato, finendo però per distruggere il porticato dell’antico edificio. Fortunatamente a quell’ora del mattino non vi erano fedeli ne’ religiosi, e di conseguenza non si sono registrati feriti, ma il danno provocato è stato davvero ingente. Una volta scattati gli allarmi, sono giunti sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia municipale. La soprintendenza a Belle arti e paesaggio di Firenze, Pistoia e Prato, è subito intervenuta per mettere in sicurezza l’edificio e programmare i lavori di ricostruzione e restauro. Il sindaco di Carmignano, Prestanti, ha altresì ammesso: «La chiesa di S.Michele e S.Francesco è un complesso che appartiene a tutta la comunità. Ci siamo subito attivati contattando la Soprintendenza alle Belle Arti e i vertici di Alia, la cosa da fare adesso è correre il più velocemente possibile per restituire a Carmignano il suo bene più antico e prezioso. La cosa più importante è che non ci siano stati feriti». Più in basso il video dell’accaduto (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL COMMENTO DEL SOPRINTENDENTE

Solo qualche giorno fa, il 31 maggio, su queste stesse pagine ospitavamo un bel editoriale di Giuseppe Frangi sulla Visitazione di Maria a Elisabetta, il capolavoro di Jacopo da Pontormo, custodito di norma proprio nella Prepositura dei Santi Michele e Francesco. Era la festa della Visitazione e oggi, 4 giorni dopo, arriva la “beffa”: quella bella pieve trecentesca che sorge sulle rovine di un convento francescano fondato da Bernardo di Quintavalle nel 1211, ora è per metà distrutta e danneggiata. «C’è stato un crollo parziale del porticato rinascimentale: la priorità del primo intervento adesso è la messa in sicurezza dell’immobile. Di certo il danno riscontrato è molto consistente», ha spiegato Andrea Pessina, soprintendente alle Belle arti e paesaggio di Firenze, Pistoia e Prato. Che poi aggiunge, «Abbiamo mandato da stamani un architetto ed un assistente. Sono state date istruzioni perché venga puntellato il porticato, consolidati i sostegni. Poi ci occuperemo di analizzare nel dettaglio l’entità del danno». La Visitazione è salva a Firenze ma per avere un futuro questa bella Pieve trecentesca dovrà avere notevoli lavori di restauro e ricostruzione, con la messa in sicurezza di tutta la struttura rinascimentale e medievale. I costi altissimi e lo stesso sindaco si dice preoccupato: «faremo il punto della situazione con tutti gli enti deputati al fine di valutare i danni e studiare gli interventi necessari per la messa in sicurezza e il ripristino della struttura. Monitoreremo costantemente la situazione e forniremo alla popolazione tutti gli aggiornamenti del caso», ha spiegato il sindaco Prestanti dopo il primo sopralluogo effettuato.



CAMION ABBATTE PORTICATO DELLA PIEVE DI CARMIGNANO

Una marcia sbagliata, una disattenzione e tutto finisce: il Porticato rinascimentale della Chiesa di San Michele a Carmignano (Prato) che di norma ospita la celebre Visitazione del Pontormo è stato abbattuto inesorabilmente. Protagonista un camion dei rifiuti che come ogni mattina passava da quella zona per ritirare la nettezza, ma stamani qualcosa è andato storto e la marcia non pare esser stata inserita nel modo corretto dato che di colpo il camion ha accelerato prendendo dentro la colonna dell’accesso alla chiesa parrocchiale di San Michele e Francesco di fatto trascinando via gran parte del porticato trecentesco. L’autista, come riporta il Tirreno, è ancora sotto choc e ancora non avrebbe spiegato per bene cosa sia davvero successo se un colpo di follia oppure una tragica fatalità: sta di fatto che il danno economico, storico e culturale è enorme seppur vi siano due buone notizie non scontate. In primis, non ci sono vittime o feriti: se solo l’incidente fosse avvenuto qualche ora più tardi, tanti sarebbero stati i bambini e i genitori che passano di norma da quella piazza per andare alla vicina scuola elementare e la tragedia sarebbe stata “completa”. In secondo luogo, la Visitazione del Pontormo non era presente all’interno della chiesa: da alcune settimane infatti era in prestito per la mostra di Palazzo Pitti a Firenze e poi andrà in America per circa un anno.



IL SINDACO, “UNA FERITA NEL CUORE DELLA STORIA”

Al netto di queste buone notizie, il resto della vicenda è davvero mesto: il complesso architettonico della chiesa di Carmignano da tempo necessitava di un intervento di restauro per la messa in sicurezza del convento francescano che risale al Duecento: si stavano cercando i fondi per intervenire ma ora i danni e i costi diventano enormi e altissimi. Secondo le stime del Tirreno, si parlava negli scorsi anni di un milione e quattrocentomila euro di fondi necessari: ora saranno quantomeno il doppio se non molti di più per ricostruire quanto distrutto in pochi secondi. La dinamica dell’incidente è tanto semplice quanto fatale: la Nazione ha raccontato che il primo giro di raccolta rifiuti delle 6 è stata quella in cui il camion, facendo retromarcia, si è appoggiato sulla colonna portante. La marcia però continuava a non riuscire ad inserirsi e nel giro di pochi secondi si è portata via tutta la facciata e una parte di tetto crollato. La pieve di San Michele, trecentesca, è una delle chiese più importanti della provincia di Prato e ora occorrerà l’intervento come minimo del Ministero per i Beni Culturali se non di fondi Ue o dell’Unesco. Il sindaco d Carmignano Edoardo Prestanti, intervistato dal Tirreno, si è detto shoccato per quanto successo e ha commentato «è una ferita nel cuore della storia del nostro territorio».