La trasmissione Pomeriggio 5 torna anche oggi ad occuparsi del giallo della morte Josephine Odijie, la giovane donna 35enne trovata senza vita in una piscina nella villetta di cascina Reghinera a Castelgerundo, in provincia di Lodi. Come riporta Il Giorno, sono numerosi gli elementi al vaglio degli inquirenti, a partire dall’anomalo disordine in casa e dal corpo nudo e senza vita della donna. La procura di Lodi ha aperto un fascicolo contro ignoti nel tentativo di fare chiarezza sulla dinamica che al momento appare non solo complessa ma anche per nulla chiara. Dall’autopsia sono emersi diversi segni sul corpo della vittima, compatibili sia con una caduta accidentale in piscina ma anche con altre ipotesi del tutto differenti. Occorre quindi attendere gli esiti ufficiali dell’autopsia che stabilirà anche l’ora esatta della morte di Josephine e che potrebbe essere collocata nella notte a cavallo tra sabato e domenica scorsa. Attesi per oggi gli esiti degli esami tossicologici. L’attenzione è ora tutta sull’anziano convivente 78enne, Stefano Acerbi, noto imprenditore agricolo della zona, il quale al momento della morte della 35enne si trovava in vacanza in barca, mentre Josephine non era partita con lui in vista di un esame per diventare operatore sociosanitario. Agli inquirenti ha dichiarato: “Secondo me è stato un malore, una congestione. Era molto tesa per l’esame di operatrice sociosanitaria che avrebbe dovuto sostenere lunedì, anche se era un esame che faceva solo per realizzarsi, non aveva bisogno di lavorare”, escludendo qualunque ombra nella vita della donna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GIALLO ALLA CASCINA REGHINERA
Un vero e proprio giallo quanto scoperto dalle forze dell’ordine nelle scorse ore. Una donna è stata ritrovata senza vita in una piscina privata. Si tratta precisamente di Josephine Odijie, di anni 35 anni, rinvenuta presso la cascina Reghinera di Cavacurta, frazione di Castelgerundo in provincia di Lodi (Lombardia). La procura ha aperto un’inchiesta e successivamente ha disposto l’autopsia sul cadavere della ragazza, per cercare di capire il motivo della morte della stessa. La donna, di origini nigeriane, viveva proprio nella cascina dove è stata rinvenuta. Come riferisce l’edizione online del quotidiano La Repubblica, le indagini al momento non escludono nessuna ipotesi.
ASCOLTATO IL COMPAGNO 80ENNE
Sul corpo della donna africana sono stati rivenuti alcuni segni che sarebbero compatibili sia con un’eventuale caduta accidentale, per un successivo annegamento, sia con un eventuale delitto. Solamente l’esame autoptico, che verrà effettuato nei prossimi giorni, farà senza dubbio più chiarezza su quanto accaduto. La donna viveva con un uomo (il compagno 80enne) da otto anni, che è stato subito interrogato dagli inquirenti, mentre l’area dove la ragazza è stata ritrovata, è stata posto sotto sequestro e recintata. Attualmente gli inquirenti escludono che l’uomo possa aver ucciso, per lo meno direttamente, la propria partner, visto che al momento del decesso sarebbe stato fuori regione. Resta comunque da capire quando sia avvenuta la morte, anche se non dovrebbe risalire a molti giorni fa.