Non è semplice definire solo un “errore” quanto accaduto ieri in uno studio medico nella zona di Colli Aniene a Roma, dove un anziano di 68 anni in attesa di essere ricevuto dal medico è stato ucciso da un colpo di pistola esploso “per sbaglio” da un vigilante che si era recato dal dottore per rinnovare il porto d’armi. Uno strano scherzo del destino quello che ha portato alla morte di un pensionato ed allo stato di fermo del 40enne Fabian Manzo. Alla base ci sarebbe un movimento sbagliato eseguito proprio dalla guardia giurata. In un primo momento si era ipotizzata una lite poi smentita. Presenti in ambulatorio la segretaria del medico ed un altro paziente che in quell’esatto momento si trovava in bagno. I due, come spiega Ultimenotizieflash, sarebbero ancora sotto choc. Intanto, dopo l’arresto del vigilante la figlia ed il fratello di Gaetano Randazzo hanno dichiarato: “Deve marcire in galera, ce l’ha ammazzato come un cane”. Una rabbia certamente comprensibile, quella della famiglia della vittima che ora ha espresso il desiderio di parlare con il medico al fine di comprendere cosa sia realmente accaduto in ambulatorio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PAZIENTI SOTTO CHOC
Quanto accaduto ieri in uno studio medico romano non sa spiegarlo neppure la stessa guardia giurata, Fabian Manzo, dalla cui arma è stato esploso il colpo mortale e che ha colpito, uccidendolo, il pensionato 68enne Gaetano Randazzo. Quest’ultimo, come ormai tristemente sappiamo, era in coda ad aspettare il suo turno per poter essere visitato, quando è morto in seguito al colpo esploso “per errore”. La dinamica dei fatti, come spiega RomaToday è ancora tutta da verificare nella sua assurdità, mentre attualmente il vigilante si trova in arresto presso il carcere romano di Regina Coeli con l’accusa di omicidio colposo. Intanto, i pazienti del dottor Episcopo, il medico che avrebbe dovuto ricevere anche il 68enne morto, sono letteralmente sotto choc. All’agenzia Dire una donna ha spiegato: “Vengo da questo dottore da una vita, quando me l’hanno detto non ci credevo”. Un altro paziente ha commentato: “Quello che è successo mi sembra impossibile”. Basiti anche i vicini di casa della povera vittima innocente che oggi lo descrivono come un uomo buono e follemente innamorato dei suoi nipoti. Rabbia, invece, tra i parenti di Randazzo che chiedono a gran voce che il responsabile possa restare in carcere e pagare per quello che ha fatto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VIGILANTE: “DISTRUTTO, NON RICORDO NULLA”
Dal carcere di Regina Coeli parla, tramite l’avvocato, Fabian Manzo che ancora non si spiega cosa possa essere successo in quei momenti drammatici ieri pomeriggio nello studio medico romano. «Sono distrutto per quello che è successo, non ricordo nulla, nella mia testa c’è tanta confusione», racconta il legale all’Ansa. 49 anni e una vita distrutta da una, sembra, incredibile fatalità. Certo, a rimetterci la pelle è stato il 68enne anche lui completamente innocente, ucciso da un proiettile passato per le pareti di cartongesso in una dinamica più assurda che reale. Eppure, è successo: Manzo da ieri pomeriggio è detenuto a Regina Coeli in attesa che venga fissato l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip. «Il dottore voleva vedere l’arma – ha spiegato ancora il vigilante – e l’ho tirata fuori: non capisco come possa essere partito il colpo». Nelle prossime ore si effettuerà anche l’autopsia disposta al medico legale dal procuratore aggiunto Nunzia d’Elia.
I PARENTI DI RANDAZZO: “LA GUARDIA RESTI IN CARCERE”
Si chiama Gaetano Randazzo il povero paziente che ieri pomeriggio ha perso la vita nello studio medico del dotto Paolo Episcopo a Roma, in viale Palmiro Togliatti 1640: la guardia giurata arrestato per omicidio colposo si chiama invece Fabian Manzo, ha 49 anni e si trovava dal dottore per il rinnovo della licenza d’armi. Poi è successo qualcosa, forse ha tirato fuori la pistola per farla vedere al medico, sta di fatto che il colpo è partito e ha trapassato il muro facendo stramazzare a terra lo sventurato paziente in sala d’attesa. Arma ovviamente sequestrata e accusa di “incauto maneggio dell’arma”. Chi conosceva il buon Randazzo lo racconta come un ottimo vicino e amico, che amava i suoi nipoti e che non aveva mai fatto male ad una mosca: «me l’anno ammazzato come un pupazzetto», spiega in lacrime al Messaggero il fratello Tonino. Non solo, insieme a tutti i parenti che non si danno pace, la famiglia Randazzo chiede che la guardia giurata in servizio alla stazione di Rebibbia della Metro B, «rimanga in carcere e non esca», accusano duramente i familiari.
ARRESTATO IL VIGILANTE
E’ stato arrestato il vigilante che nella giornata di martedì ha fatto partire in maniera accidentale un colpo di pistola, fatale per un paziente che si trovava nella sala di attesa di uno studio medico alla periferia di Roma, raggiunto dal proiettile che ha attraversato il muro. L’arresto è stato messo in atto dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma. Per il quarantnne vigilante è scattata l’accusa di omicidio colposo. Secondo quanto emerso finora dalle indagini, il vigilante (di professione guardia giurata) si trovava dal medico per ottenere un certificato proprio per il porto d’armi, e avrebbe estratto la pistola che portava con sé su richiesta del dottore. Lì sarebbe partito accidentalmente il colpo, che ha ucciso un paziente nella stanza vicina. (agg. di Fabio Belli)
PAZIENTE COLPITO ATTRAVERSO IL MURO
La storia che arriva dalla periferia di Roma ha dell’incredibile e insieme del tragico: una conclusione assurda e drammatica per una fatalità, pare, davvero imprevedibile. Avviene tutto in uno studio medico, questo pomeriggio, quando una guardia giurata stava venendo visitata dal proprio medico curante nella sala apposita: all’improvviso, senza sapere come e in che modo possa essere successo, parte un colpo di pistola che trapassa l’intero muro che separa la stanza del medico dalla sala d’attesa e si conficca nel corpo di un innocente paziente anche lui in fila per la propria visita. Il medico immediatamente ha tentato di salvare il povero 68enne colpito senza minimamente potesse immaginarselo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare e l’anziano è deceduto dopo pochi minuti.
TRAGICA FATALITÀ?
Non sono ancora per nulla chiari i termini della vicenda, ma quanto raccontato dall’Ansa e dagli inquirenti intervenuti sulla scena del tragico incidente sono davvero tutti preposti a parlare di “tragica fatalità” e non di omicidio volontario o simili. Il proiettile ha attraversato il muro e centrato la vittima nella sala d’attesa in una maniera talmente assurda da poter essere spiegabile solo con un incidente: non solo, il medico finora avrebbe confermato l’intera versione e sebbene siano in corso tutti i controlli per verificare al meglio cosa sia davvero successo, la pista dell’incidente maledetto sembra l’unica rimanere in piedi. A sparare dunque sarebbe stata la pistola in dotazione alla guardia giurata in quel momento fuori dall’orario di lavoro intento a farsi visitare dal proprio medico: il proiettile ha oltrepassato il muro e ha colpito il 68enne paziente mentre si trovava tranquillamente seduto nella sala d’attesa.