La morte del giovanissimo operaio 22enne, Davide Olivieri, ha senza dubbio aperto una ferita che non si è mai rimarginata e che rappresenta anzi, uno dei temi più delicati del nostro Paese, ovvero i decessi che avvengono sempre più spesso sul lavoro. A scendere in campo, come riporta RadioGold, sono stati in primo luogo i sindacati. La Cgil di Alessandria ha manifestato grande vicinanza alla famiglia della vittima, ribadendo la sua preoccupazione in merito al numero degli infortuni sul lavoro dall’inizio del 2018 ad oggi e solo in Provincia sarebbero pari ad un caso ogni mese. “Due morti al giorno in Italia. Un lutto senza fine per il quale non sembra esserci soluzione e speranza. La strage si può fermare solo se si investono risorse per formare Ispettori e per potenziare il servizio di prevenzione e protezione delle ASL”, ha aggiunto. Il sindacato ha quindi puntato il dito contro il disinteresse, artefice di morte. “È necessario formare e aumentare la sensibilità dei lavoratori e dei datori di lavoro. Bisogna sanzionare con fermezza i responsabili”, ha proseguito, usando parole molto dure  e chiedendo “una reazione forte e l’intervento deciso dello Stato”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



PIENA COLLABORAZIONE DELL’AZIENDA

C’è un cartello bene in vista, oggi, davanti al cancello della Sli di Vignole Borbera e che annuncia la chiusura dell’azienda per lutto dopo la morte del giovane operaio 22enne, Davide Olivieri, rimasto gravemente ferito mentre si trovava alla guida di un muletto. Colleghi e vertici si sono uniti oggi al grande dolore della famiglia di Davide, in segno di rispetto. La stessa azienda ha dimostrato piena collaborazione in attesa che possa essere fatta totale chiarezza su quanto accaduto e proprio sull’incidente rivelatosi poi mortale si stanno svolgendo verifiche condotte dallo Spresal e dai carabinieri di Serravalle Scrivia. Da quanto finora emerso, pare che tutti i muletti dell’azienda fossero a norma ed anche il carrello condotto dal giovane avesse superato i controlli lo scorso 4 aprile. La prossima manutenzione sarebbe stata nel mese di luglio. Intanto i sindacati continuano a tuonare e a commentare le numerose morti sul lavoro, tanto da parlare di vera e propria “strage”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA DINAMICA DELL’INCIDENTE A DAVIDE OLIVERI

L’azienda è chiusa, gli operai preparano lo sciopero probabile nei prossimi giorni e l’Italia si interroga ancora per una morte sul lavoro terribile: gli inquirenti cercano elementi, testimonianze e rilievi utili per provare a definire cosa possa essere davvero successo ieri mattina al povero Davide Oliveri, morto a 22 anni per un banalissimo incidente del muletto che stava guidando. La dinamica esatta è difficile ancora da ricostruire: pare, dalle prime indagini dello Spresal e dei carabinieri, che il giovanissimo operaio mentre stava manovrando il proprio muletto abbia involontariamente urtato un muro, facendo ribaltare di netto il veicolo che lo ha immediatamente schiacciato provocando prima il coma e poi purtroppo la morte questa notte dopo le complicazioni in seguito a diversi operazioni chirurgiche. Olivieri era rimasto bloccato sotto la sua mole, riportando gravi lesioni al torace e alle gambe, purtroppo non ce l’ha fatta causando dolore e rabbia nei familiari sotto choc dopo la notizia appresa. (agg. di Niccolò Magnani)



CHIUSA L’AZIENDA DI VIGNOLE BORBERA

Ha chiuso per lutto la Sli, Società Internazionale Lubrificanti, di Vignole Borbera, in provincia di Alessandra (Piemonte). Un bel gesto in onore del povero Davide Olivieri, l’operaio di appena 22 anni che era rimasto vittima di un grave incidente lunedì mattina, e che è morto poi in serata, a seguito delle gravi lesioni riportate. La comunicazione della chiusura dell’azienda è stata diramata tramite una nota, pubblicata sull’edizione online del quotidiano La Repubblica: «Appresa la notizia del decesso d’intesa con le rappresentanze sindacali e gli operai si è presa questa decisione, come segno di vicinanza alla famiglia». L’azienda ha aperto un’indagine interna, mettendosi a completa disposizione delle autorità, di modo che «sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente». La Sli ci tiene a fare sapere che il giovane operaio «era in possesso di patentino in corso di validità per la conduzione di carrelli industriali, rilasciato il 17 luglio 2017», e che lo stesso ha frequentato e superato tutti i corsi di formazione sulle sicurezza organizzati in azienda. Inoltre, aspetto molto importante, «Tutti i muletti in servizio presso Sli sono sottoposti a manutenzione trimestrale come prevede la normativa in materia: il carrello condotto da Davide Olivieri aveva superato positivamente i controlli lo scorso 4 aprile». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MORTO OPERAIO DI 22 ANNI SCHIACCIATO DA MULETTO

Ancora una morte sul lavoro nelle scorse ore. Alle 23:00 di ieri sera, è morto Davide Olivieri, operaio 22enne ricoverato presso l’ospedale di Alessandria. Il ragazzo era rimasto vittima di un grave incidente nella mattinata di ieri, attorno alle 11:00: era in turno presso lo stabilimento Sli di Vignole, che si occupa della lavorazione di oli lubrificanti, quando il muletto che stava guidando si è ribaltato, schiacciandogli le gambe, ma anche il torace, l’addome, il bacino e le braccia. Come riferito dal Secolo XIX, il ragazzo è stato trasporto d’urgenza in gravissime condizioni con l’elisoccorso presso l’ospedale alessandrino, anche se non sembrava essere in pericolo di vita.

“NON SI PUO’ CONTINUARE A MORIRE SUL LAVORO”

Con il passare delle ore il quadro clinico è però precipitato, e nonostante l’intervento chirurgico per ridurre le lesioni interne, è sopraggiunta la morte in serata. La fabbrica oggi è rimasta chiusa, e Claudio Cavallaretto, sindacalista del Femca Cisl del territorio, ha ammesso: «Non si può continuare a morire di lavoro. Ancora un morto, ancora una giovane vita spezzata che allunga quella che ormai va assumendo le dimensioni di una strage». Sull’incidente stanno indagando i carabinieri di Serravalle Scrivia, nonché lo Spresal, il servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro. «Insistiamo nel dire che la sicurezza sul lavoro – le parole di Marco Ciani, segretario generale della Cisl Alessandria Asti – è un diritto e deve diventare la priorità del Paese, è necessario uno sforzo condiviso per rafforzare prevenzione, a partire proprio più giovani, e la sensibilizzazione di tutto il mondo del lavoro».