Perquisizioni e sequestri di beni eseguiti questa mattina dalla polizia di stato di Trapani e dalla Guardia di Finanza, in quel di Mazara del Vallo, in Sicilia. Come da comunicato delle stesse forze dell’ordine, fin dalle prime ore del mattino sono stati sequestrati numerosi beni per un ammontare totale di circa 3 milioni di euro, nei confronti di diversi cittadini italiani ritenuti vicini ai clan mafiosi della zona. Sequestrate numerose attività operanti nei prodotti ittici, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore edile. Fra i beni confiscati, anche 29 veicoli e dieci immobili, fra terreni, abitazioni e fabbricati. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Trapani dopo un’indagine del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Trapani.
IL VIDEO DELL’OPERAZIONE
Le ultime perquisizioni hanno confermato lo stretto legame fra il mondo dell’ittica, edile e dello smaltimento dei rifiuti, e Cosa Nostra. Fra le persone coinvolte, come scrive lasicilia.it, Epifanio Agate, figlio di Mariano ex capo mandamento di Mazara del Vallo; i fratelli Carlo Antonio e Giuseppe Loretta considerati molto vicini a Vito Gondola, boss deceduto; infine, coinvolte altre persone legate alle cosche, leggasi Rachele Francaviglia, Nicolò Passalacqua, Grazia Maria Vassallo e Vita Anna Pellegrino, tutti di Mazara del Vallo. Le aziende sequestrate sono la Mestra Srl e la Medioambiente. Fondamentale nel sequestro dei beni suddetti, quanto emerso dall’indagine del 2016 condotta dalla polizia di Trapani, che ha portato all’arresto di numerosi soggetti appartenenti ai clan di Mazara.