La grande frana che si è abbattuta ieri pomeriggio nel comune di Bussoleno, provocando una colata di fango e detriti ha spinto necessariamente il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, a firmare la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza. A rendere la situazione drammatica, come spiega Tio.ch sarebbero state le conseguenze degli incendi dello scorso autunno ma anche il forte temporale abbattutosi dopo un periodo di grande instabilità e che ha contribuito a causare danni molto più gravi del previsto. Solo nei prossimi giorni sarà eseguita una prima stima dei danni, mentre ora è il momento di pensare agli sfollati assistiti dalla Protezione Civile e che al momento sarebbero oltre 200. Come riporta ValSusaoggi.it, l’ospedale di Susa ha offerto tutto il suo supporto alla popolazione colpita dalla frana e in particolare a tre anziani che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. “La nostra azienda è vicina alle persone che in queste ore stanno affrontando le conseguenze del nubifragio che si è abbattuto sulla città di Bussoleno”, ha sottolineato Flavio Boraso, direttore generale dell’Asl To 3. In molti casi prosegue l’attività dei vigili del fuoco nel dare assistenza alla popolazione per il recupero di beni dalle abitazioni evacuate. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SFOLLATI, “ALLARME ALLAGAMENTI”
Il vero problema ora è che nell’intero territorio colpito dalla maxi frana di ieri si temono nuovi episodi del genere, con gli allagamenti e gli smottamenti del terreno che rendono del tutto emergenziale la situazione in Val di Susa. Il piano di evacuazione a Bussoleno ha funzionato e nel giro di pochissimo tempo ben 200 persone sono state tratte in salvo evitando una tragedia immane. Come spiega questa mattina La Stampa, per la quarta volta in poco più di un mese una colata di acqua, fango e detriti è venuta giù dalla montagna verso il centro del paese valsusino. «Già dalle 19 di ieri i nostri mezzi d’opera sono in azione assieme ad Aib e volontari a supporto del Comune e della popolazione. La priorità è pulire strade e terreni. Poi si vedrà il post-emergenza», ha spiegato l’assessore regionale Alberto Valmaggia che in queste ore sta effettuando un nuovo sopralluogo nella località San Lorenzo. Il sindaco Allasio ha chiesto un aiuto e sostegno economico dalla Regione e dallo Stato per lo stato di emergenza: e Valmaggia replica, «Con copertura tecnica ed economica della Regione si può provvedere alle opere di messa in sicurezza da subito: la cosa più importante. Nel frattempo con i tecnici valuteremo il grado di copertura per i danni ai privati», spiega l’assessore a La Stampa. (agg. di Niccolò Magnani)
”È COLPA DEGLI INCENDI”
“Gli incendi dell’autunno scorso hanno distrutto il sottobosco rendendo la montagna instabile che con le prime piogge è franata a valle“. Queste le dichiarazioni degli abitanti di Bussoleno, in Val Susa, dove nel pomeriggio una frana di fango ha travolto diverse abitazioni del paese, senza provocare vittime ma causando al momento oltre 200 sfollati. Si tratta della quarta frana che coinvolge il territorio in poco meno di un mese, ed ora vigili del fuoco e carabinieri stanno cercando di valutare la sicurezza delle zone coinvolte e capire se ci sono località che possono essere esentate dall’evacuazione. Secondo gli abitanti, il problema degli incendi ha procurato un disboscamento che ha di fatto favorito le terribili frane, arrivate al loro culmine con la valanga di giovedì. (agg. di Fabio Belli)
“SIAMO SCAPPATI IN TEMPO”
Si moltiplicano le testimonianze riguardoo il disastro a Bussoleno e in Val di Susa, che ha già provocato più di duecento sfollati. In particolare un testimone ha parlato dei concitati, terribili momenti della frana: “Abbiamo sentito un boato. Poi, all’improvviso, una bomba d’acqua e di detriti ci è piombata in casa. Siamo riusciti a scappare in tempo. Sembrava l’inferno.“ Questo il racconto nel centro allestito dalla Croce Rossa, che ha immediatamente portato i primi soccorsi ed il supporto per le persone che non hanno potuto rientrare nelle loro case. La zona interessata dalla valanga sta ora venendo battuta in lungo e in largo dai pompieri di Volpiano e dai carabinieri, per valutare quali siano le zone ancora rimaste in sicurezza. Il timore è che altri sfollati si aggiungano già nella notte a una situazione già pesante. (agg. di Fabio Belli)
IL SINDACO: “E’ UN DISASTRO”
«Un pensiero ai valsusini di Bussoleno che stanno vivendo ore difficili». Il ministro dell’Interno Matteo Salvini esprime solidarietà per i cittadini del piccolo comune a ovest di Torino che oggi pomeriggio è stato travolto da una frana. Il vicepremier con il suo tweet ha voluto ringraziare i vigili del fuoco e «tutti coloro impegnati nelle operazioni di soccorso». Le persone evacuate sono circa duecento e sono state raccolte in un punto allestito dalla Croce Rossa di Susa. «È un disastro» dichiara il sindaco Anna Maria Allasio. «Stiamo intervenendo per un’importante colata di acqua e fango ha colpito le abitazioni nei pressi delle aree interessate dagli incendi dello scorso novembre» le parole invece di Davide Sussi, delegato provinciale delle attività di emergenza della Croce Rossa. «Ci sono state segnalate delle strade dissestate e delle abitazioni isolate – ha aggiunto Sussi – Abbiamo aperto il centro di coordinamento nel comune di Bussoleno per dare assistenza agli sfollati». (agg. di Silvana Palazzo)
LE IMMAGINI DELLA DISTRUZIONE
Sono cinque le persone soccorse in seguito alla frana che si è abbattuta su Bussoleno, nella città metropolitana di Torino. Sono state messe in salvo dall’elicottero dei vigili del fuoco. Nessuno fortunatamente sarebbe rimasto ferito. Il nubifragio di questi giorni ha causato una colata di fango e detriti staccatasi da una zona montuosa che ha coinvolto cinque abitazioni del paese, in Val di Susa. I vigili del fuoco sono subito intervenuti attivando il piano di messa in sicurezza dell’area e di evacuazione. Almeno duecento gli evacuati che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Le immagini delle riprese dall’alto sono terrificanti (clicca qui per vederle): tutto è coperto dal fango. Un vero dramma per chi poco tempo fa doveva invece difendersi dalle fiamme. «E adesso non abbiamo più casa, prima l’incendio ora l’acqua. Possibile che non si faccia nulla sul territorio?», si chiede un abitante, come riportato da L’agenda news. (agg. di Silvana Palazzo)
CASE COPERTE DA UN METRO DI FANGO
Il Piemonte continua ad essere flagellato dal maltempo. Violenti nubifragi si stanno ormai abbattendo con cadenza costante su quella zona del Bel Paese, e oggi, a farne le spese, è stato il comune di Bussoleno, in Val di Susa (provincia di Torino). Come riportato poco fa dall’edizione online de La Stampa, duecento persone sono state evacuate a causa di una colata di acqua, fango e detriti che si è staccata dalla montagna, dirigendosi verso il centro del paese. Per ora non si registrano feriti, (anche se 6 persone sono state portate via in elicottero), ma è chiaro che la situazione sta creando non pochi disagi alla popolazione locale, costretta ad abbandonare le proprie abitazioni, con tutto ciò che ne consegue. Come detto in apertura, il Piemonte è una delle regioni più colpite da frane, smottamenti e alluvioni, per via della sua conformazione naturale e per la presenza di numerosi corsi d’acqua. E’ la quarta volta che un nubifragio si abbatte in Val di Susa: le case sono state sommerse da un metro di fango e di detriti, e diverse strade di accesso o uscita sono state chiuse. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NUBIFRAGIO IN CORSO
Un violento nubifragio si è abbattuto nel primo pomeriggio di oggi su Bussoleno, soprattutto in quota, e per la quarta volta in poco più di un mese una frana si è staccata dalla montagna verso il centro del paese valsusino, colpendo anche alcune case di una borgata. Sul posto sono arrivati i soccorritori, vigili del fuoco e uomini del 118, ma non è ancora chiaro se ci siano persone coinvolte. L’area della frana è la stessa che nei mesi scorsi è stata colpita dagli incendi che hanno martoriato per settimane il Piemonte. Alcune strade comunque sono state chiuse per ragioni di sicurezza. Tutto è cominciato con un forte temporale. Come riportato da La Stampa, è scattato subito il piano di evacuazione di alcune persone che vivono nelle zone maggiormente interessate dal maltempo da parte della Protezione civile. Una colata di acqua, fango e detriti è venuta giù dalla montagna. Una frana si è staccata anche nella parte alta di via San Lorenzo, dove comincia il bosco, accompagnando i danni prodotti dall’acqua.
VALSUSA, FRANA INVESTE CASE E MACCHINE DI BUSSOLENO
Il sottopasso di via Battisti si è allagato nuovamente. Via San Lorenzo invece si è trasformata in un torrente in piena. I pendii che nell’ottobre scorso erano attraversati dalle fiamme, ora sono incapaci di trattenere acqua e terreno, che hanno trasformato al strada che scende dalla montagna in un fiume di fango. Come riportato da La Stampa, c’è il timore che questa frana in Valsusa possa essere l’inizio di un movimento più grande della massa di terra e roccia che non è più ancorata al terreno delle radici degli Alberti andati in fumo. I vigili del fuoco e le forze dell’ordine stanno perlustrando l’area, con il supporto di un elicottero, per valutare la situazione. Al momento ci sono alcuni sfollati, abitanti nella zona di via Nebbiolera: sono stati trasportati al polo logistico della Croce Rossa di Susa attivato a Bussoleno. Si stanno attrezzando una decina di posti letto in caso di evacuazione di altre persone per la notte. Il bilancio provvisorio dei danni parla di alcune macchine investite dal fango.
FRANA A BUSSOLENO: I VIDEO
#7giu 17:20, proseguono le operazioni di soccorso e i sopralluoghi tecnici da parte delle 18 squadre #vigilidelfuoco intervenute con 21 automezzi per la frana a #Bussoleno (TO). Al momento non sono segnalate persone disperse. In atto ricognizione aerea dell’elicottero #dragovf 51 pic.twitter.com/c1nk4tOj26
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 7 giugno 2018
Frana a Bussoleno. Case evacuate. In corso intervento dei @emergenzavvf. @TgrRai pic.twitter.com/sbyr2CfqA7
— Tgr Rai Piemonte (@TgrPiemonte) 7 giugno 2018