Succede anche questo oggigiorno: donne che rifiutano volontariamente di diventare madri anche se potrebbero tranquillamente permetterselo, per scelta. Una scelta non personalistica del tipo “non mi piacciono i bambini” o “devo far carriera”, anzi, ma per una causa “nobile”: salvare il nostro povero pianeta, così pieno di gente. Il quotidiano inglese Daily Mail ha parlato con una di queste donne, Oonagh Dalgliesh, manager in carriera di 32 anni, dunque economicamente di livello, felicemente fidanzato con un uomo (che ha un solo neo, gli piacerebbe diventare papà…) e ama anche i bambini. Dunque? “Gli esseri umani sono la causa principale del cambiamento climatico, della deforestazione e dell’acidità degli oceani” ha detto la donna. “L’unica soluzione è che ci siano meno persone sulla Terra. Non vedo quale giustificazione abbia mettere al mondo più persone di quante già ce ne siano” aggiunge, dicendo che ha un forte istinto materno ma non cambierà idea.
SOVRAFFOLLAMENTO GLOBALE? “BASTA FARE FIGLI”
Verrebbe da dire che una giustificazione c’è, l’amore disinteressato che è il motivo vero per cui si fanno figli per quanto sia problematico. E’ anche vero che, ma lei non ne parla, che al mondo ci sono milioni di bambini orfani, senza famiglia, abbandonati, che fanno la fame, e se proprio pensi che sulla Terra siamo in troppi (e cattivi) potresti adottarne uno. Invece questa e altre donne si attaccano a giustificazioni astratte e ideologiche: per far fronte alla popolazione inglese che nascerà nei prossimi anni, ci sarebbe bisogno di costruire 200mila nuove case ogni anno e con il numero sempre crescente di nascite (si calcola che nel 2050 la popolazione mondiale sarà cresciuta del 30%) il consumo di petrolio, gas, carbone diventerà micidiale. E’ un tema molto discusso e sentito quello che queste donne portano avanti, come Onnagh, vegetariana totale cresciuta in queste convinzioni dalla madre: all’età di vent’anni era già decisa, tanto da volersi far sterilizzare. Fortunatamente il servizio sanitario rifiutò la richiesta perché, le dissero, un giorno lei cambierà idea. Dodici anni dopo la donna invece è sempre più convinta della sua scelta.