Resta in carcere Abdelmjid El Biti, il 50enne marocchino accusato di aver ucciso a Brescia, l’ex moglie, la 29enne Souad Alloumi. Il quotidiano Il Giorno ha visionato il filmato della telecamera posta a pochi metri dall’abitazione della donna, che di fatto incastrerebbe l’ex. Attorno alle 4:30 di lunedì mattina, si nota l’uomo uscire dall’edificio, avvicinarsi al cancello con l’auto, e poi trascinare al suo interno un pesante borsone porta abiti. L’arrestato ha raccontato che lì dentro vi sarebbero dei vestiti, ma le immagini sembrano smentirlo, visto che si intravede proprio la sagoma di un corpo. Si vede l’uomo che fa fatica a trasportare il borsone, di cui una parte è completamente “sfondata” e l’altra è invece quasi a 90 gradi. A quel punto il 50enne marocchino sale sull’auto e sparisce, per lo meno fino alle 8 del mattino, quando lo stesso ricompare a Senigallia, il paese dove abitava. L’accusato continua a dichiararsi innocente, sostenendo che l’ex moglie si sia allontana di sua spontanea volontà, ma il Gip non gli crede: .«L’unico modo in cui Souad Alloumi è uscita dall’abitazione – dice nell’ordinanza, come riportato da Il Giorno – è all’interno del borsone trascinato all’alba di lunedì da Abdelmjid El Biti. Lì dentro non ci sono infatti lenzuola e vestiti come ha voluto far credere». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ULTERIORI DETTAGLI

Emergono ulteriori dettagli circa la vicenda che vede la 29enne ragazza marocchina, Suad Allou, essere sparita dalla sua abitazione in Brescia. Il marito, il 50enne Abdelmjid El Biti, è accusato di aver ucciso l’ex moglie e di averne fatto sparire il cadavere, visto che le telecamere di sorveglianza lo hanno inquadrato mentre trasportava un pesante sacco nero. L’uomo è in stato di fermo dalla serata di mercoledì e come riportato dall’agenzia Ansa, è stato interrogato dal gip, Lorenzo Benini, nel conrso dell’interrogatorio in carcere, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere, rimanendo quindi in silenzio. Gianfranco Abate, il legale del 50enne, ha chiesto di non convalidare il fermo per mancanza di indizi, poi ha deciso di rinunciare all’incarico. Il giallo si infittisce ,e fino a che non si troverà la donna o il suo eventuale corpo, gli inquirenti difficilmente riusciranno a scoprire la verità. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“UN SACCO NERO CHE SI MUOVEVA”

Almeno fino a quando non verrà risolto il giallo, che purtroppo potrebbe configurarsi come l’ennesimo femminicidio dall’inizio dell’anno, resterà in carcere a Canton Mombello il 50enne marito di Suad Allou, la donna di 29 anni scomparsa da domenica scorsa a Seniga e di cui non si hanno più tracce. In base ai riscontri di una telecamera di sorveglianza, è stata disposta la misura nei confronti dell’uomo che, al momento, è l’unico e principale indiziato per quello che sarebbe un caso di omicidio e successivo occultamento di cadavere. Tuttavia, in mancanza del corpo della donna e di altri indizi, lo stesso legale del marito ha insistito nello spiegare che l’arresto è immotivato e che il suo assistito è innocente. A incastrarlo però, anche in assenza del cadavere, è una registrazione consegnata dalla titolare di un bar nella quale si vede il 50enne, vestito da muratore e con un cappellino in testa, entrare in casa alle 23 di domenica sera e poi uscire di nuovo verso le 4.30, percorrendo il cortile con un grosso sacco nero che veniva trascinato. La titolare del bar ha raccontato, dopo aver rivisto quelle immagini, che al principio le era sembrato un grosso borsone ma “a quel punto ho interrotto la visione del video perché il sacco si muoveva” e, a suo dire, probabilmente si trattava di Suad Allou ancora viva. (agg. di R. G. Flore)



L’AMICA: “AVEVA TANTA PAURA DI LUI”

Non si trova il corpo di Allou Suad, 29enne di origini marocchine residente a Brescia, sparita da qualche giorno a questa parte. Gli inquirenti hanno arrestato l’ex marito, un 50enne operaio, per i forti sospetti nei suoi confronti, ma della donna o dell’eventuale cadavere non vi è traccia. La cosa certa è che la ragazza viveva in un clima di terrore, come ha rivelato un’amica della stessa ai microfoni di BresciaToday.it: «Suad mi ha raccontato che il marito la seguiva – dice – e spesso se lo trovava sotto casa. Lei aveva tantissima paura, lui invece non si dava pace: continuava a dirle che era stato lui a farla venire in Italia e che lei non poteva lasciarlo». Stando al racconto della donna, Allou avrebbe voluto cambiare casa a breve, di modo da scappare per sempre dal marito: «Proprio poche settimane fa – prosegue l’amica – le ho mandato un messaggio con le informazioni per un nuovo appartamento». Peccato però che in quel nuovo appartamento Allou non sia mai arrivata… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL MARITO SI DIFENDE

Ad uccidere e far sparire Allou Suad, la 29enne mamma di due bambini scomparsa da Brescia, è stato realmente il marito 50enne Abdelmjid El Biti? Ne sono praticamente convinti gli inquirenti che indagano sul caso, al netto del fatto che l’operaio marocchino continui a negare ogni suo coinvolgimento nella vicenda. A quanto pare ad incastrare il marito di Allou sarebbero alcune telecamere di videosorveglianza che riprenderebbero l’uomo nell’atto di trasportare un pesante sacco nero, al cui interno potrebbe essere stato nascosto il corpo senza vita della povera 29enne. Dal carcere, come riporta Il Giorno, El Biti respinge queste accuse:”Non ho ucciso mia moglie. In quel sacco c’erano solo vestiti. Sono innocente”. Ma gli investigatori a microfoni spenti replicano:”Le immagini sono chiare. Dentro quel sacco si distingue la sagoma di una persona”. (agg. di Dario D’Angelo)

IL MARITO INCASTRATO DALLE TELECAMERE?

Emergono ulteriori dettagli circa la scomparsa di Allou Suad, 29enne donna di origini marocchine, residente in quel di Brescia. L’ex marito è attualmente in carcere con l’accusa di omicidio, anche se lo stesso continua a negare, e soprattutto, non si trova il corpo della donna. Le immagini di una telecamera posta nei pressi di via Milano, dove risiedeva Allou, mostrano l’ex compagno, Abdelmjid El Biti, intento a trasportare un pesante sacco nero, e secondo gli inquirenti, dentro quel sacco vi sarebbe proprio la ragazza. Il Giorno ha intervistato Teresa, la titolare del bar sotto la casa della 29enne, che riguardando le immagini della sua telecamere (le stesse acquisite dalle forze dell’ordine), ha ammesso: «Gli agenti della Locale mi hanno chiesto il video e glielo ho consegnato. Poi sono stata convocata in questura e mi hanno chiesto se riconoscessi nelle immagini qualcuno. C’era un uomo con il cappello che trascinava un sacco che mi sembrava addirittura muoversi». L’uomo avrebbe ucciso la donna nell’appartamento, poi l’avrebbe messa in un sacco, caricata in auto e  fatta sparire. Il 50enne marocchino avrebbe lasciato i due figli di 9 e di 3 anni, in casa da soli per 24 ore, e gli stessi avrebbero chiesto aiuto ai vicini. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LA TESTIMONIANZA DELL’AMICA

Il marito 50enne di Allou Suad è stato fermato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere sebbene abbia finora negato ogni coinvolgimento con la sparizione misteriosa della 29enne da Brescia. A parlare, ai microfoni di Quotidiano.net è stata anche un’amica, Sara, che ha spiegato di aver visto la donna l’ultima volta solo 9-10 giorni fa. “La conoscevo bene, era venuta 3-4 volte a casa mia”, ha dichiarato. Spronata dai cronisti la donna ha rivelato che Allou aveva molta paura del marito. “Lui l’aveva già minacciata perché non gli andava giù perché l’ha portata qua in Italia stando a quanto mi raccontava lei perché non conosco il marito”, ha aggiunto. “L’aveva sposata e portata in Italia”, ha aggiunto ancora, poi ha rivelato che lei le diceva di non essere stata trattata bene perché lui le alzava le mani. “Lei diceva di non voler tornare con lui, ma non so se aveva un’altra storia”, ha proseguito e sul fatto che la 29enne gli avesse fatto vedere di recente i bambini ha spiegato “lo faceva perché aveva paura di lui”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

NON È STATO IL MARITO AD UCCIDERE ALLOU SUAD?

Dopo il suo fermo con la gravissima accusa di aver ucciso la giovane moglie 29enne, Allou Suad, scomparsa misteriosamente da Brescia, il marocchino continua a negare di essere stato lui ad uccidere la donna e a respingere ogni responsabilità sulla vicenda. Come spiega la versione online de Il Giornale di Brescia, l’uomo si ritiene del tutto estraneo, posizione assunta anche nel corso del lungo interrogatorio davanti al pubblico ministero che si è svolto questa mattina. Si tratta dello stesso magistrato che lo scorso mercoledì aveva disposto il fermo per omicidio volontario e occultamento di cadavere della 29enne. L’allarme era scattato solo nei giorni scorsi grazie ai bambini della coppia che, non vedendo tornare la madre a casa dopo il lavoro ed avendo trascorso da soli un’intera giornata avevano chiesto aiuto alla vicina. Intanto, secondo le ultime indiscrezioni, pare che l’avvocato del 50enne, Gianfranco Abate, abbia deciso di rinunciare al mandato per incompatibilità con l’assistito. Lo ha comunicato ai giornalisti all’uscita del carcere di Brescia dove è detenuto il marocchino. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

L’ALLARME DELLA FIGLIA DI 9 ANNI

Souad Allou e il marito non andavano d’accordo da molto tempo, pare dalle prime indagini effettuate in questi giorni dagli inquirenti, dopo aver sentito amici e vicini della coppia: il 50enne ora è accusato di averla uccisa e fatta sparire, ma già da un paio d’anni i due vivevano separati proprio per le forti escandescenze del marito che voleva controllare ogni momento della vita della bellissima moglie 29enne. A rendere ancora più drammatica e ignobile la vicenda, il fatto che i due figli della coppia – di nove e tre anni – sono stati in casa da soli per oltre un giorno visto che la loro mamma non ritornava a casa dopo il turno di lavoro nella ditta di pulizia a Brescia. Solo lunedì sera, dopo che la madre mancava da tutto il giorno e la notte precedente, la bimba piccolissima si è rivolta ad alcuni vicini di casa spiegando che la sua mamma non c’era più e dando loro il numero di telefono del padre che in questi ultimi due anni abitava al confine tra le provincie di Brescia e Cremona. Più passa il tempo più si perdono speranze, già poche, di ritrovare viva la donna scomparsa da ormai una settimana: si è scoperto che l’uomo, proprio per il suo passato di maltrattamenti, poteva vedere i figli solo in contesti protetti. (agg. di Niccolò Magnani)

DONNA SCOMPARSA A BRESCIA: ARRESTATO L’EX MARITO

Sarebbe stato il marito ad uccidere la donna marocchina scomparsa negli scorsi giorni in quel di Brescia. Souad Allou, la vittima 29enne madre di due figli di 3 e 9 anni, sarebbe stata assassinata dall’ex marito, connazionale di 50 anni. Come riportato dall’edizione online del quotidiano Il Giorno, l’uomo è stato arrestato, e si trova attualmente presso il carcere cittadino di Canton Mombello, dove è giunto mercoledì sera. Dopo una breve indagine condotta dalla polizia locale bresciana, e dalla mobile della questura, il marocchino è stato incastrato grazie alle immagini di una telecamera posta nei pressi dello stabile dove la donna viveva: si nota infatti l’assassino che trasporta un pesante sacco nero, dove all’interno vi sarebbe appunto il cadavere della ragazza.

L’UOMO HA CERCATO DI DEPISTARE GLI INQUIRENTI

L’uomo, per depistare gli inquirenti, avrebbe denunciato di persona la scomparsa dell’ex moglie (i due si erano separati un paio di anni fa). «Mia moglie non c’è più da due giorni – raccontava alla polizia poche ore prima di finire in carcere – ha lasciato i nostri bambini da soli e se ne è andata». Peccato però che le forze dell’ordine non abbiano creduto alla versione dell’uomo, tra l’altro, già conosciuto per aver subito in passato una denuncia per maltrattamenti e percosse proprio nei confronti della donna poi uccisa. A quel punto sono iniziate le indagini, e la scintilla è scattata quando sono state visualizzate le immagini della famosa telecamera di cui sopra. L’uomo si trova attualmente in carcere, ed oggi ci sarà l’udienza per la convalida del fermo.