Emergono altri piccoli particolari circa quanto avvenuto all’inizio dello scorso mese a Casamassima, in provincia di Bari, dove un ragazzo è stato lanciato dalla finestra di casa sua, dagli spacciatori da cui si riforniva di cocaina quotidianamente. Il tossicodipendente non riusciva a pagare le dosi giornaliere e i tre pusher lo hanno quindi minacciato prima verbalmente, poi fisicamente. Sono arrivati a chiedere i soldi persino alla madre, ventilando un credito di 2000 euro che in realtà non corrispondeva a verità. Alla fine hanno spintonato il cliente dalla finestra di casa sua, con lo stesso che nella caduta, attutita da una pensilina sottostante, ha subito lesioni e fratture varie. Il 7 maggio è stato sottoposto ad un intervento chirurgico e la prognosi è di 40 giorni. I tre arrestati hanno 20, 32 e 53 anni, tutti già con precedenti e conosciuti alle forze dell’ordine. Due dei tre, al momento dell’applicazione della misura cautelare, si trovavano già in carcere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRE PUSHER ARRESTATI
Non pagava i debiti di droga, e i pusher hanno così deciso di lanciarlo dalla finestra. E’ accaduto a Casamassima, paese in provincia di Bari. Un tossicodipendente acquistava da tempo cocaina, senza però saldare il debito; l’ultima volta che il cliente si è visto con i pusher è stato minacciato, e poi lanciato dalla finestra, riportando delle ferite guaribili in più di 40 giorni. Come riferisce l’edizione online de Il Fatto Quotidiano, in tre sono stati arrestati dai carabinieri locali su ordine del gip, con accusa di spaccio, tentata estorsione e lesioni personali aggravate. L’indagine è scattata all’inizio dello scorso mese di maggio, dopo che il tossicodipendente è stato ricoverato presso l’ospedale di Acquaviva delle Fontidi.
I FATTI DEL PRIMO MAGGIO
Come è emerso, i tre pusher fornivano giornalmente dosi di cocaina al proprio cliente da circa un anno, ma lo stesso non poteva pagare con puntualità. Pare che il ragazzo dovesse ai tre spacciatori ben 2mila euro, una cifra superiore alle dose acquistate. I pusher hanno quindi iniziato a minacciarlo per poi passare dalle parole ai fatti. Il primo maggio scorso, due dei tre pusher, insieme ad una quarta persona ancora da identificare, si sono presentati a casa del giovane cliente, forzando la porta di ingresso, e aggredendolo fino a spingerlo fuori dalla finestra del primo piano. La caduta nel vuoto è stata fortunatamente attutita da una pensilina sotto la finestra, anche se le lesioni subite sono risultate comunque importanti.