Metà famiglia spazzata via in pochi giorni. Victor, di origini moldave, ha perso in meno di una settimana la moglie, Maia Croitoru, e il figlio, fatto nascere prematuramente. Tutta colpa di un boccone, finito di traverso alla giovane donna di 28 anni, che ha indotto i medici ad un cesareo d’urgenza per far venire alla luce il piccolo, nonostante fosse di appena 28 settimane. E’ morta ieri la mamma, e purtroppo non ce l’ha fatta neanche il bambino, che il padre aveva chiamato Christian. A svelarlo era stato pochi giorni fa il quotidiano L’Adige, che si è interessato alla vicenda visto che la famiglia è originaria di Trento. E proprio al nuovo nascituro, Maia aveva dedicato uno degli ultimi post su Facebook, davvero toccante alla luce della tragedia immane capitata: «A mio figlio: nessun altro saprà quanto sia grande il mio amore per te. Anche perché tu sei l’unico a conoscere il battito del mio cuore dall’interno». Il padre vivrà ora solo con l’altro figlio, di due anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I CIBI PIU’ PERICOLOSI
Ha lasciato sgomenti la storia di Maia, la mamma 28enne di origini moldave che ha perso la vita a causa di un episodio di soffocamento da cibo che l’ha vista sfortunata protagonista a Roncafort (Treviso). Oltre alla donna, deceduta per i gravi danni cerebrali riportati, è morto anche il bambino di 28 settimane che portava in grembo: il tentativo disperato dei medici del Santa Chiara di darlo alla luce con un parto cesareo ha infatti rimandato soltanto di qualche ora la sua morte. Ma per quanto possa meravigliare i casi di soffocamento da cibo sono molto numerosi. Il più delle volte a rimanerne coinvolti sono i bambini, che hanno difese “fisiche” meno sviluppate, ad esempio un diametro delle vie aeree ridotto rispetto a quello degli adulti. Ma quali sono gli alimenti più pericolosi? In termini di incidenza troviamo al primo posto le lische di pesce, seguite da noccioline e semi. A livello di pericolosità la carne e nello specifico i wurstel la fanno da padroni. (agg. di Dario D’Angelo)
LA MORTE PER DANNI CEREBRALI
Non ce l’ha fatta Maia, la mamma moldava di 28 anni che è morta dopo che un boccone di cibo le era andato di traverso in quella che sembrava una tranquilla cena in famiglia in compagnia della sorella. I medici dell’ospedale di Trento, gli stessi che in un ultimo disperato tentativo avevano tentato di salvare il bambino che portava in grembo da 28 settimane facendolo nascere con il parto cesareo, hanno dovuto arrendersi di fronte ad una situazione di indicibile gravità. Così come il suo piccolo, morto a causa delle sofferenze cerebrali, anche Maia è morta per lo stesso motivo: per colpa di quel maledetto boccone di cibo andatole di traverso è rimasta per troppo tempo senza respirare, e il suo cervello non si è più ripreso. La donna, oltre al marito Victor – suo connazionale – lascia un altro bambino di soli 2 anni. (agg. di Dario D’Angelo)
IL DRAMMA FAMILIARE
Due vite spezzate, per un semplice boccone di cibo. Sembrerebbe incredibile, ma è quanto accaduto nelle scorse ore vicino a Trento. Una 28enne moldava incinta, stava cenando in compagnia della sorella, quando non è riuscita a deglutire un boccone che non voleva andare ne’ su ne’ giù. Nell’abitazione di Roncafort scatta il panico: la sorella non sa fare la mossa di disostruzione e di conseguenza tenta in qualche modo di liberare la ragazza dalla sua sofferenza, invano. Bisogna fare in fretta perché la 28enne sta morendo soffocata, e insieme a lei rischia di morire anche il figlio che ha in grembo, un piccolo di 28 settimane. Forse sono passati troppi minuti dalla chiamata ai soccorsi, fatto sta che quando i medici giungono da Maia, (così si chiamava la donna morta oggi), risulta essere già in condizioni gravissime, fra la vita e la morte. Viene portata d’urgenza in ospedale, dove il bimbo viene fatto nascere con un parto cesareo, ma dopo qualche ora perde la vita. La madre rimane in condizioni gravissime per una settimana, prima di salutare il nostro mondo. Due vite spezzate, una appena iniziata e una di una giovane ragazza, solamente per un po’ di cibo… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA SCOMPARSA DELLA DONNA
E’ morta la donna che una settimana fa era stata ricoverata in ospedale, soffocata da un boccone di cibo. Maia Croitoru, 28enne moldava da nove anni in Italia, di professione badante, si trovava a casa della sorella presso la località di Roncafort (provincia di Trento), quando del cibo le è andato di traverso. Subito sono stati allertati i soccorsi, che all’arrivo presso l’abitazione della vittima hanno riscontrato che la donna fosse incinta. Dopo i primi interventi, la madre è stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato fatto nascere il piccolo anticipatamente con parto cesareo. Purtroppo non c’è stato nulla da fare per il neonato, morto due giorni fa dopo essere rimasto per troppo tempo senza ossigeno.
E’ MORTA OGGI LA MADRE
Nelle scorse ore si è spenta anche la donna, arrivata in ospedale in condizioni disperate. Una famiglia distrutta quindi, rimangono il marito Victor e un altro figlio di due anni, come sottolineato da Il Gazzettino. L’uomo, avvisato della scomparsa della moglie mentre era a lavoro, ha autorizzato la donazione degli organi. Una vera e propria tragedia, con due morti in pochi giorni per via di un semplice pezzo di cibo rimasto incastrato. Sarebbe utile in questi casi saper eseguire alla perfezione la manovra di disostruzione, detta di Heimlich, che permette appunto di disostruire le vie aree, qualora si verificasse la situazione in cui purtroppo è capitata la povera moldava. Una manovra che è possibile eseguire anche sulle donne in dolce attesa.