Erano un migliaio oggi a Milano per la manifestazione indetta in ricordo di Soumaila Sacko, il sindacalista e migrante ucciso in provincia di Vibo Valentia. Molti coloro che hanno alzato la voce per far valere i propri diritti, come ad esempio il migrante intervistato da Il Fatto Quotidiano, che ha spiegato: «C’è troppo razzismo! Non possiamo più vivere come delle persone loro ci prendono come animali e ci ammazzano noi siamo qui per dire basta». “Basta razzismo” è stato proprio lo slogan più ricorrente durante il corteo di oggi, ed erano molti gli striscioni sull’argomento, alcuni forse dai toni un po’ troppo accessi, come ad esempio quello dedicato al Ministro dell’Interno, con scritto: “Lega e Salvini assassini”. Gli organizzatori hanno poi diffuso il seguente comunicato: «Hanno ammazzato ancora, uno sparo contro un nero vorrebbero che ci abituassimo a questo macabro tiro a segno che fa da sfondo alla retorica razzista e ci ricorda che non si tratta solo di parole ma di fatti che fanno male: di ingiustizie». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“SALVINI, LA PACCHIA E’ FINITA”

Al corteo a Milano per Soumaila Sacko, il sindacalista dei braccianti ucciso a colpi di fucile a San Ferdinando (Reggio Calabria) hanno partecipato circa mille persone. Presenti, come riportato da Il Messaggero, decine di associazioni: da Naga a Coordinamento Arcobaleno, passando per Libera, I Sentinelli, Usb, e finendo ai collettivi studenteschi e al centro sociale Cantiere. Al corteo contro il razzismo, partito da via Palestro e conclusosi in Stazione Centrale, a farla da protagonisti sono stati cori e striscioni indirizzati in particolare contro il neo-ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il leader della Lega che per il momento non si è ancora recato nel paese dell’uccisione. Tra i tanti cartelli esposti contro il razzismo e a favore dei diritti degli immigrati, diversi erano diretti proprio al segretario del Carroccio, che nelle ultime giornate non si era reso protagonista di parole propriamente “distensive”: “Salvini, la pacchia è finita ma per voi”, uno degli striscioni.



BRUCIATA BANDIERA DELLA LEGA

Come detto il corteo svoltosi oggi tra le strade di Milano in memoria di Soumaila Sacko, il migrante del Mali assassinato lo scorso 2 giugno a colpi di fucile mentre tentava di impossessarsi di una lamiera in una fabbrica abbandonata di San Ferdinando (Reggio Calabria), ha assunto i contorni di una manifestazione anti-Salvini. Il neo-ministro degli Interni è stato il destinatario della gran parte degli slogan e degli striscioni che hanno caratterizzato la marcia anti-razzismo nel centro meneghino. Come riportato da Il Messaggero, l’azione probabilmente più forte, anche dal punto di vista simbolico, è stata messa in atto da alcuni esponenti dei centri sociali, che hanno dato fuoco a una bandiera della Lega. Il corteo si è svolto comunque pacificamente e non si sono registrati scontri.

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